11 Maggio 2019, 02:16:14 | Commento scritto da doge |
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La prima parte mi ha deluso, la parte finale anche, si salva qualcosa nel mezzo..e si che ne avevo sentito parlare molto bene! A parte che in molte cose è più fantasy che fantascienza (è del 1950 lo so, ma non di inizio secolo!), razzi che sembran facili da costruire come se fossero, non so, biciclette! E poi,le persone (anzi no, gli americani) descritti nel libro sono una caricatura del più stupido e ottuso modo di pensare 'americano' che ci possa essere..forse Bradbury lo faceva apposta..ma se è cosi ha veramente esagerato. - Attenzione spoiler ! - Ah, e dopo che l'umanità arriva su Marte, ognuno per i propri motivi, arriva la guerra atomica sulla Terra..e la Madre Terra dice a tutti ''Tornate!" (per proteggere il proprio Paese..) e tutti, in poche ore, mollano tutto e tornano!! (ovviamente per morire nell'olocausto nucleare per cos'altro sennò!?) . Alla faccia della salvezza dell'umanità! (che ovviamente è così stupida e cieca da non meritarsela si intende!). Questa parte l'ho trovata senza senso, non me la spiego! Se non fosse per qualche breve racconto interessante o comunque diverso dagli altri (moralmente più..elevato o culturalmente meno arretrato, ma non ci vuol molto) darei un 4. Non raggiunge la sufficienza per me: voto 5,5 | |||||||
30 Maggio 2011, 12:35:55 | Commento scritto da Arne Saknussemm |
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Vecchia lettura...riporto il voto che misi al libro dopo averlo letto. Una SF molto "Bradburyzzata". Un testo originalissimo e certamente da leggere almeno una volta. | |||||||
05 Aprile 2011, 22:46:01 | Commento scritto da PabloE |
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Bella serie di racconti collegati fra loro nella colonizzazione, decolonizzazione e ricolonizzazione (questa volta si spera migliore) di Marte, pianeta così tanto rassomigliante all'America scoperta da Colombo, con i suoi abitanti così tanto somiglianti ai nativi americani, con i suoi colonizzatori così tanto simili agli europei del '500. La "scienza" del libro è misera, ma poco importa, perchè questo libro è poeticamente bello, e tanto basta. Alcuni racconti servono giusto da contorno, un "di più" non strettamente necessario (come Usher II). Traduzione migliore rispetto a Fahrenheit ma pur sempre sotto la sufficienza di Monicelli che ostenta il suo italiano antiquato. | |||||||
12 Ottobre 2009, 08:54:39 | Commento scritto da nemesis |
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Probabilmente la problematica è troppo lontana dai nostri tempi, ma devo dire che non è riuscito a coinvolgermi, secondo me il collage delle singole strorie non è uscito proprio benissimo, e devo dire che arrivato a metà non vedevo l'ora di finire. Mi spiace perchè ero partito a leggere con grosse aspettative. | |||||||
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