17 Gennaio 2014, 12:15:21Commento scritto da wawawa
Voto: 7.50
bello ma un po' triste per chi come me tutti i giorni va in ufficio.
 
12 Giugno 2008, 06:10:00Commento scritto da Helena_Velena
Voto: 6.50
Genialata o stronzata netta.
Sharp.
Certo, la prima chiave di lettura volge sulla metanarrativa. I soggetti /oggetti reali /virtuali, che da personaggi di SF ne diventano lettori, citando tutti gli esempi che giustificherebbero la loro metaavventura….
Pohl, Sturgeon, Varley, pure Darwinia di Robert C Wilson…Brin che e’ un amico e la citazione si cortocircuita fuori dal virtuale, in quarta di copertina.. Gauloye, ma “furto ai banchi di memoria” e’ un bel titolo, come mai non ne ho prima senbtito parlare? E fuori di metaletteratura a metano, esistera’ davvero un Moravec che ha scritto “maiali nel cyberspazio” senza che sia il Kilgore Trout vingiano? Ma la trota sara’ poi uno storione, oppure Kilgore e’ un personaggio mitologico di una famosa saga Klingon?
Di sicuro c’e’ soltanto che il fuori e’ dentro e ragiona come se fosse vero anche se non esiste…
Forse toccherebbe leggere davvero l’ultimo episodio del Kywrack per capire se Vinge e’ un genio o ci prende, noi lettori, per il culo con un divertissment malfatto e scritto in tempo reale tolte le pause pisciata e caffe’ triplo bollente o forse qualche pista di coca perche’ vedermelo semplice bevitore di smart drinks taurini sarebbe una gran delusione, MA, se togliamo Dick la vita noiosa dei professori austriaci con una brioche infilata su per la narice sinistra, senza nessun riferimento alla polvere favorita di Freud questa volta,  risulta un tot noiosa.
Come quella di Kant.
Quel Kant li’. Che ha dato origine ad Hegel che ha prodotto il pensiero Marxiano che e’ stato rubato  da un omicida maniacale piccoloborghese ammalato di potere chiamato, Lenin che poi maestro di Berlusconi fu.
Anche.
Se tutt* lo negano, anche.

La metanarrazione come un esperdiente del cazzo.
Goccia di sperma non fecondativo immobilizzata nell’eterno.. ritorno.
Dei cicli.
All’infinito.
Sviluppati. Meglio.
Sviluppati meglio…
Sviluppati meglio da….
Sviluppati meglio da altri..
Aviluppati meglio da altri autori..
Anche in un film, e a mezzanotte si ritorna da zero, e la giornata successi9va ricomincia sempre uguale e…
Anche Vinger, mica scemo, lo ammette….
Pero’ lui pretede.
Il genio (eugenio, colonnello del genio, militare, che ha un’idea geniale) (ma non e’ quella di arruolare I vecchi…..) che quell’idea…
Quell’idea.. di Geoff Ryman. Genio. Frocio. Frocio rivendicato. Ma inascoltato, inespresso, non adorato, vinge/virgen/virginiato.. rinato, senza conchiglie Kilgoriane, senza spuma.. anzi no, proprio spuma, imitazione proletaria fatta sotto casa, in bulgaria, con ingredienti mediocri.. coloranti.. magari fossero OGM..
Materiale scarso, scadente.. idee brillanti pero’.. Io prendo, cito, riciclo, no, lo fa Vernor.. Pensa di farlo meglio.. ci fa credere che lo faccia meglio… Ma noi non stiamo leggendo.. Siamo lui simulati come leggenti.
E un’idea messa giu’ in tempo reale.
Scritta male. Malissimo. Da schifo. Caratterizzazione dei personaggi zero. Spessore nullo, carta velina.
Non serve, mi dico-mi dice me stess* ripetuta all’infinito.
Tanto anche se fa schifo, poi lo rileggo, domani mattina, e non mi ricordo, di averlo gia’ letto….
E che l’idea e’ inconsistente….
Diocevamo.. si riprende sempre… ma
Ma… “questa non e’ come le storie di fantascienza dove a ogni re-inizializzazione uno si sveglia pieno di presagi e conoscenze subconsce. Noi ripartiremo da zero”.. pag 125, l’ultima..
E il veleno sta sulla cosa e svela il suo non segreto, un tentativo troppo in ritardo per recuperare. Una situazione irrecuperabile.. un racconto banale.. scritto male. Peino di errori, vicoli ciechi mai sviluppati, false ragioni.piste dimenticate peggio di un Dick, ma senza angoscia. Sparanoicizzato. Un Heinlein non in vena di darsi da fare, geneticamente incrociato con una idea geniale MA NIENTE AFFATTO ORIGINALE di Sheckley… E il tutto si metarovescia su se stesso. Si rivolta nei suoi errori. Nei personaggi monodimensionali non perche’ VIRTUALI, cazzo, ma perche’ scritti male, oggettivamente SCRITTI MALE. Coi piedi, senza una motivazione, un obiettivo, procedendo a braccio, dimenticandosi passaggi precedenti.
Tentando di cortocircuitarsi coll’inizio.. lasciare indizi..
Ma ci sono falle.. machissene frega.. solo divertissment.. senza nulla da insegnare.. solo un gioco, per vincer eun premio.. per boccaloni che lo incensano.. perche’ nel loop delle ripetizioni tutto e’ stato gia’ fatto solo se non si ha creativita’. Se non ci si spinge.
In avanti….magari con 500 litri di concentrato Bose. Ma io penso solo alle casse.. E sono fantastiche, no medie, tanti tweeters, la ventolina laterale.
Ma Vinge non ci incanta. Anc he se ad un certo punto penso che forse.
Forse e’ talmente tutto tanto entropicamente geniale che sono io a non aver capito che….
No.. malscritto. Mal concepito, mal realizzato.
E vince l’Hugo.
E questi giochini anni 50 riciclati e rinverditi nel linguaggio, dovrebbero essere. LA BARRIERA.
Contro la fantasy.
Bah.
6, ma politicamente. Non li merita.

Ps: I “simulacri” dickiani? Cookie Monster era meglio.
Nessun cantante death metal. Ma piu’ ironico. Autoironico.
Letto cosi’ guadagna punti. Almeno.

in altri termini: autore sopravvalutatissimo.
buttare il resto.
Provare Universo Incostante.
e se no, buttare tutto e passare a Stross.
 
30 Aprile 2008, 14:56:15Commento scritto da luciana
Voto: 9.00
Molto bello. Questo libro è l'incubo del futuro di qualsiasi essere umano.
 
16 Maggio 2007, 15:42:24Commento scritto da metalupo
Voto: 8.00
Divertente, immaginativo, satirico e ironico.
Quello che spiazza il lettore - come anche in altre uscite della collana, ma qui font e spaziatura dilatano veramente oltremisura il numero delle pagine su cui è spalmato un testo tutto sommato breve - è il suo presentarsi come romanzo mentre invece è solo un racconto lungo (anche se sulle riviste USA è proprio questo il formato che etichetterebbero come "romanzo"). Sicchè uno legge prendendo una certa rincorsa, facendosi l'idea di certi tempi, mentre invece il respiro dell'opera è più limitato.

Un'altra cosa spiazzante è un certo senso di innaturalità asettica dell'atmosfera, giustificata dalla storia, che al principio può però allontanare il lettore.
 
15 Maggio 2007, 13:50:38Commento scritto da nickel
Voto: 8.00
d'accordo con combatrockit sul commento. Pensando che ha vinto il premio hugo 2004, due riflessioni: prima, è un romanzo breve, forse il prezzo di copertina è esagerato... Seconda, mi sarei aspettato di più: in alcuni passaggi la narrazione mi è parsa un po' macchinosa
 
04 Novembre 2005, 02:02:55Commento scritto da combatrockit
Voto: 8.00
Ho atteso un paio di giorni prima di dare un giudizio a questo libro... per fortuna. In effetti, se si da retta alla trama in terza di copertina (o seconda ?), si rimane un po' delusi: tanto per essere chiari, non mi sembra di aver trovato tutta la suspence annunciata, il colpo di scena viene svelato relativamente presto. Alla fine però mi sono fatto l'idea che la chiave di lettura del libro sia un'altra: un piccolo affresco, parossistico e pieno d'ironia, della precarietà del lavoro a cui sono soggette molte categorie, come quelle descritte nel libro. Di più non dico perché sennò vi rivelo troppo... ;D
Ah, ultimo commento: il formato e la grafica di questa collana, a giudicare dai primi due numeri, promettono benissimo, mi sembra.
 
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