15 Febbraio 2022, 18:42:17Commento scritto da Free Will
Voto: 8.00

Questo non è certo il miglior libro di Clarke, però è tassativo leggerlo almeno una volta, per due motivi: Clarke era e resta uno dei maggiori scrittori di FS di tutti i tempi (secondo forse solo ad Asimov, e comunque nella top 5); e poi si tratta del romanzo con cui Urania, la nostra amata (e purtroppo in declino verso la scomparsa inevitabile) collana, esordì nel lontano 1952 (prima che io cominciassi a camminare). C'è da dire che è molto corto e, forse vuol dire che è stato molto tagliato. Ma non importa perché, in effetti, accade ben poco in questa piccola avventura. Però il bello è che quel poco che accade è strepitoso, perché l'autore immagina il pianeta Marte, non esattamente come è realmente, ma andandoci vicinissimo. Bisogna pensare che altri scrittori che hanno descritto Marte prima e dopo di lui (perfino dopo un decennio, quando se ne sapeva molto di più) hanno scritto delle grandissime cavolate, mentre Clarke rimane sul più che verosimile e l'aspetto "scientifico" è il massimo che si potesse immaginare a quel tempo. Per certi versi è perfino profetico, un po' come accade ai grandi scrittori, come per esempio Heinlein.
L'unico aspetto un po' troppo fantasioso (almeno per ora) è stato immaginare la presenza della vita sul pianeta rosso. Però proprio qui c'è il colpo di scena che solo un grande maestro può escogitare: la vita è ridotta ai minimi termini, ossia pochissime unità di animali (intelligenti?) e rarissime piante che in qualche modo li sostentano, fornendo loro l'ossigeno non (più?) presente sul pianeta. Per questo motivo anche dopo anni dalla prima piccola colonizzazione umana sotto le cupole, nessuno si era accorto di tale presenza, ed è solo per caso e per la curiosità del personaggio principale che si arriva alla scoperta. E allora sorge spontanea la domanda: anche dopo anni che abbiamo mandato lassù delle sonde e dei veicoli robotizzati che hanno girato qua e la, abbiamo visto davvero tutto???
Peccato per aver lasciato la traduzione originale della pessima Maria Gallone. E' abbastanza interessante la biografia in coda al romanzo, anche se decisamente pleonastica per qualunque lettore di FS (a meno che questo non sia il primo libro in assoluto che legge).    
 
17 Ottobre 2017, 11:55:30Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.50
Una scorrevole lettura , semplice , leggera, la trama pur limitata e datata , il libro è del 1951, è ben rappresentata , le ambientazioni sono ancora scientificamente reali e plausibili, mi riferisco al viaggio Terra Marte, il ruolo dei satelliti marziani, le possibili soluzioni all' ambientamento dell' uomo su Marte , la vita quotidiana sotto le cupole dei "coloni" per lo piu' scienziati.
Avendo letto , del medesimo scrittore, altre opere, certamente non considero questo il miglior libro di Clarke , ma , l'autore riesce a tratteggiare con sobrietà e leggerezza  , ambienti, situazioni e personaggi anche nelle loro iterazioni sentimentali parliamo di Gibson , Jimmy , Irene e Hadfield e poi... Eclatante , anche se poco palusibile, l'entrata in scena di Quiicc , un vero piccolo simpatico "marziano" , generato a sostegno della trama , da un colpo di fantasia e di ironia dell' autore.
Ho maturato un grande interesse per Marte , sicuramente sotto influenza dei "media" e nel 2017 mi sono ripromesso di leggere , per quanto possibile, le opere di fantascienza a riguardo,  e "le sabbie di Marte" erano parte dell' elenco ancora incompleto di letture, sul tema.
E poi , in tanti anni , da appassionato di FS non ero riuscito a leggere il numero uno di Urania. Certo vista la continua evoluzione  è meglio , leggere  libri il piu' vicino possibile al periodo in cui sono pubblicati, ma anche racconti  di mezzo secolo fa nascondono piacevoli sorprese.
Da leggere , anche per il valore storico,  per gli appassionati del genere.
 
05 Febbraio 2016, 09:17:42Commento scritto da Rocheta
Voto: 7.00
Clarke riesce sempre ad essere plausibile quando svolge la trama di un romanzo e nonostante siano passati diversi anni dalla stesura, la storia risulta ancora sufficientemente interessante. Il mio giudizio riguarda solo il romanzo e non è influenzato dal significato che può avere, per ogni appassionato di fantascienza, questo mitico primo numero di urania che ho appena finito di leggere per la prima volta, in questa versione rombo per non rovinare l'originale.
 
21 Novembre 2015, 14:44:56Commento scritto da doge
Voto: 8.00
Bel libro,storia dell'inizio della colonizzazione di Marte come ai bei vecchi tempi..grossi cupoloni per trattenere l'atmosfera e l'inizio dei problemi di 'cooperazione' Terra/Marte;a questo si aggiunge la scoperta dei 'marziani',ben diversi da quel che di solito si vede però!Marte sopravviverà come nuovo pianeta/casa degli esseri umani o la sua storia di colonizzazione è destinata a fallire?..dipende..anche dai marziani!:-)Voto:8  
 
20 Novembre 2015, 10:45:21Commento scritto da everard
Voto: 7.50
Doge, stai sbagliando romanzo. Il tuo commento si riferisce a "Polvere di Luna" non a "Le sabbie di Marte". Se fosse stato ambientato nella cara vecchia luna il romanzo si sarebbe chiamato "Le sabbie della Luna"!!
 
23 Novembre 2014, 09:26:40Commento scritto da remotino
Voto: 8.00
Pur avendo il numero 1 della collana Urania non ho voluto aprire il primo volume della serie e per non rovinarlo, ho deciso quindi di leggere I Classici.

Bhe..ho riletto molto volentieri questo romanzo e lo ho assaporato ancora di più della prima volta.

Il romanzo si legge benissimo ha degli spunti tecnici molto realistici.

Provate per un attimo a ritornare nel '51 pensate ad un ipotetico lettore di quei tempi a leggere Le sabbie di Marte, io penso che ne sarebbe rimasto entusiata e fantasticando per le "improbabili" realizzazioni di città su pianeti a noi lontani, l'aviazione civile del '51 nel senso che lo conosciamo noi oggi era ancora una cosa per "ricchi" figuriamoci per i voli di civili fra i mondi.

La realizzazione di città sotto le bolle di plastica sostenute dalla pressione.....

Bello, veramente bello, merita di essere letto!
 
29 Settembre 2012, 20:12:45Commento scritto da chipmunk
Voto: 9.00
Nulla da aggiungere. A mio avviso, non il miglior Clarke (ma stiamo parlando sempre di livelli altissimi...), ma l'alone del "mitico" numero uno non può non avere il suo peso...
 
07 Maggio 2011, 10:21:03Commento scritto da PabloE
Voto: 10.00

Rappresenta il ben di Dio dell'amante sci-fi: viaggio interstellare (e con esso rapporti passeggero - equipaggio, prime esperienze del passeggero nello spazio ecc.), colonia marziana (e con essa i problemi relativi alla colonia stessa, conflitto politico Terra - Marte, ecc.) , alieni (ed è bello leggere anche la trattazione sulla possibile storia di questi), questioni più scientifiche (come rendere l'atmosfera di Marte adatta agli uomini, la "polvere dello spazio" ecc.), questioni più sociali (il rapporto di Gibson con gli altri, specialmente uno..., la partecipazione con cui i coloni vivono Marte ed in particolare il trasporto con cui Hadfield parla del futuro della colonia). C'è di tutto, ma non c'è alcun senso di smarrimento, tutto è perfettamente inquadrato. Clarke tesse le fila di un romanzo in maniera ordinata, al contrario di Asimov che crea una matassa e la sbroglia. Ma, nonostante io prediliga la logicità asimoviana, il risultato è ugualmente eccellente, direi perfetto, senza sbavature.
 
24 Maggio 2010, 14:58:49Commento scritto da brz57
Voto: 9.00
Ho letto per la prima volta il romanzo circa 25 anni fa, e devo dire che, nonostante il tempo trascorso la sua validita' non e' assolutamente diminuita. Anzi, leggerlo oggi ti fa ammirare ancora di piu' questo autore che, gia' nel 1952, vedeva molto lontano e sapeva descrivere emozioni che nessuno al mondo aveva ancora provato come se lui le avesse veramente vissute. Inoltre il "mestiere" non si discute, Clarke scrive veramente bene e certi autori attuali che ti instupidiscono con tonnellate di parole inutili dovrebbero andare a lezione da lui. Mezzo voto in piu' perche' l'emozione di leggre il primo romanzo di Urania e' sempre presente, qualunque  sia l'edizione che si ha tra le mani.
 
07 Aprile 2008, 09:01:10Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00
Premetto che non ho letto il volume in questione, ma il suo originale, il "sacerrimo" numero 1, e mi sto qui limitando a copiare la valutazione data all'altro libro.
Non tutti lo hanno fatto e così inspiegabilmente pare che il 402 sia meno bello del suo esimio collega... in realtà, vista la splendida copertina di Thole che ritrae una originale forma di vita marziana sarei tentato di alzare il voto ma sarebbe un fare un torto al grande Curt Caesar ed alla più famosa copertina di tutta la collezione così mi limito a confermare "in toto" il mio giudizio.

[ Commento del n. 1 ]
Ci sono alcuni dei temi che l'autore riprenderà con maggior successo in"2001 Odissea nello spazio", ma la cosa che colpisce di più è come ilracconto riesca a tenere desta l'attenzione pagina dopo pagina, senzamai scendere di tono e con un crescendo di colpi di scena.
A tratti si ha la sensazione è che il libro sia un po' troppo riccoperchè di rivelazione in rivelazione il rischio è quello di rendere latrama un po' banale, ma di fronte abbiamo uno dei massimi scrittori difantascienza mai esistiti e la catena di avvenimenti che si svolgedavanti ai nostri occhi è perfettamente plausibile e la nobiltà deisentimenti dei protagonisti, l'atmosfera "pionieristica" e ledescrizioni del paesaggio marziano contribuiscono a rendere questolibro un vero capolavoro.
Consigliato a tutti
 
28 Luglio 2005, 14:55:10Commento scritto da Lazarus
Voto: 7.50
Un straordinario riassunto di una mancata saga di 20-30-100 tomi. In poche pagine tocca praticamente tutti i temi possibili che saranno sviluppati successivamente dalla FS. Alcune idee sono ancora sorprendentemente attuali, altre ovviamente risentono dell'età del testo. Un piccolo tesoro.
 
16 Maggio 2005, 15:35:13Commento scritto da MANUEL
Voto: 7.50
Romando di fantascienza leggera.Certi momenti sono suggestivi.
 
16 Maggio 2005, 14:03:00Commento scritto da nemesis
Voto: 8.00
Molto bello sotto tutti i punti di vista, il tutto reso ancora più affascinante dal fatto che sia il primo rimanzo di sempre pubblicato da Urania.
 
12 Maggio 2005, 15:21:21Commento scritto da marsman60
Voto: 8.00
classico
 
21 Aprile 2005, 14:42:28Commento scritto da Stormbringer
Voto: 8.00
Storia affascinante , libro affascinante .
 
Utenti cui piace il libro
fieramosca, Vedi il profilo utente, Cosimo Pagliara
Utenti cui non piace il libro