23 Giugno 2017, 11:42:59Commento scritto da and
Voto: 7.50
Romanzo psichedelico che inizia in modo classico per poi deviare verso filosofia, teologia, delirio....
Pilastro di Fantascienza in stile Guida Galattica, Sheckley rimane un grande per le sue opere degli anni 50,60 e 70, da evitare come la peste quelle successive
 
03 Marzo 2012, 18:55:04Commento scritto da Imriel
Voto: 7.00
Anche io fan di Adams, anche se sono venuto a conoscenza di questa analogia solo dopo averlo letto, Che dire? Un libro divertente e il finale non mi ha deluso per quanto non sia spettacolare(trucchettino per attirare l'interesse,intendo la spettacolarità) ma molto adatto.
 
10 Gennaio 2012, 21:10:05Commento scritto da PabloE
Voto: 7.50

Antesignano della Guida Galattica (ne ispira alcune trovate, come i pianeti su ordinazione, e il plot narrativo generale) non ne riesce a raggiungere le vette pur attestandosi su livelli discreti. Soprattutto la trama risulta fin troppo lineare e semplice nelle avventure, o meglio negli incontri (perchè alla fine è a questo che si riduce) del protagonista, Carmody, sbalzato al centro della galassia in qualità di vincitore di un Premio strambo e a tratti logorroico che funge quasi da maestro. Ovviamente da qui in poi l'obiettivo è il ritorno a casuccia, che non è poi tanto unica nelle immensità dello spazio-tempo. Non può mancare un "nemico", il predatore, figura costruita su una teoria molto originale.

Gli incontri di Carmody con gli altri esseri senzienti dell'universo rivelano tutta la bravura di Sheckley nel costruire dialoghi filosofici mai banali e sempre intrisi di ironia d'alta classe con personaggi pazzeschi (non so in che altro modo definire una città che si comporta da fidanzata nei confronti del suo unico abitante).
 
28 Settembre 2011, 10:51:47Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00
Per chi come me ha già letto tutto il ciclo della Guida Galattica per autostoppisti, questo volume è una sorprendente rivelazione perchè è innegabile che vi siano alcune analogie tra alcune delle idee/trovate di Sheckley e di Adams.
Queste analogie si riferiscono principalmente all'immagine della "costruzione dei pianeti su ordinazione" ed al concetto di coordinate universali che Sheckley descrive con l'efficacissima tripletta "Dove, Quando, Quale" mentre Adams si affida all'altrettanto efficace immagine del GCG (Gran Casino Generale).
Ma non occorre essere fan di Adams (come me) per capire che le analogie si fermano qui e che se anche Adams dovesse aver preso spunto da Sheckley per alcune delle idee/trovate presenti nella sua guida, il suo sviluppo è stato tuttavia del tutto brillante ed originale.

Tornando al romanzo di Sheckley, va osservato che qui la consueta vena ironico satirica che caratterizza la gran parte della sua produzione lascia spesso spazio ad una serie di felicissime considerazioni e riflessioni sul concetto di realtà e di percezione, nonchè ad una serie di speculazioni divertenti ma dal fondo amaro sul rapporto tra l'uomo ed il cosmo: in questa ottica il periglioso e difficile "viaggio di ritorno" del signor Carmody può essere facilmente interpretato in senso metaforico come il viaggio che ognuno di noi deve compiere alla ricerca di se stesso e del suo scopo nella vita.

Le considerazioni finali del protagonista possono forse sembrare "filosofia spicciola", ma risultano talmente convincenti, pur nella loro semplicità, che fanno riguadagnare all'intera storia moltissimi punti, rendendo interessante un libro che altrimenti sarebbe stato assai facile da dimenticare.
Un buon romanzo con diversi spunti felici e cui sono lieto di attribuire il merito di aver forse ispirato uno dei cicli più divertenti ed innovativi di tutta la fantascienza: merita la lettura.
 
31 Gennaio 2010, 22:17:37Commento scritto da Leinster57
Voto: 6.50
Era uno di qui libri da rileggere di tanto in tanto per non dimenticarlo
 
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