17 Febbraio 2010, 14:26:56 | Commento scritto da iogy | | |
sono a metà e ancora non ho capito se mi piace oppure no...vediamo il finale...vi farò sapere! ..... ..... ....rieccomi qua!! FINITO! diciamo che mi è piaciuto anche se qualche riserva c'è... ma alla fine di che è fatto il fiume? che sostanza è?...io non sono riuscito a capirlo...(colpa mia?) gli do un giudizio superiore alla sufficienza solo per simpatia al coleottero dalla proboscide a cavatappi! |
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28 Settembre 2009, 19:05:51 | Commento scritto da mothra | | |
Dopo averlo letto non posso che considerarlo un qualcosa di assolutamente particolare ed atipico nel panorama fantascientifico.NOn un vero romanzo sociologico,ma neanche un vero romanzo di sf.A tratti semplicistico,a tratti quasi divulgativo-scolastico nel suo approccio al concetto di violenza ,a tratti splatter,a tratti ingenuo.Non so' ancora decidere se in realta' mi e' piaciuto oppure no.In alcuni momenti scorre molto bene,in altri arranca faticosamente.Vorrei confrontarmi con gli altri romanzi dell'autore per riuscire a dare un vero giudizio.Comunque a mio avviso da leggere. |
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09 Ottobre 2008, 22:45:44 | Commento scritto da caioiii | | |
interessante l'idea di una umanità non umana per essersi dissociata dal male e dalla violenza. Utopistica ma uno stile di vita che abbraccerei. Scaricare la violenza e l'odio con un ritulale ricorda Mr. Spock che ammalandosi fa riaffiorare la sua parte umana con l'irrazionalità e la violenza che la carratterizza. Ma comunque diciamocelo: senza guerre o paure di esse non ci saremmo mai sviluppati: le innovazioni tecnologiche nascono sempre per applicazioni militari e poi sono del popolo quando svengono soppiantate. La violenza è UMANA. Tornando al romanzo si fa leggere volentieri, anche se a tratti ingenuo e forzatamente umoristico. Vorrei leggere gli altri romanzi Morrow per valutare l'evoluzione visto che questo è il suo primo romanzo. |
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05 Luglio 2008, 11:12:20 | Commento scritto da cat | | |
Storia interessante e nei contenuti e nello svolgimento. La Grande Muraglia non difese la Cina dai barbari. La non violenza delle democrazie occidentali nel '38 non difese l'Europa dalla violenza nazista. Il sottotitolo del libro potrebbe essere "l'elogio della violenza". Istinto insopprimibile nella razza umana ? |
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31 Marzo 2008, 02:07:08 | Commento scritto da vipotto | | |
Alla lunga l'ho trovato semplicistico! Tipo arriva l'eroe che sconvolge l'equilibrio di un mondo intero!! Qualche bello spunto ma semplicistico! Poi non ho capito il titolo: quali sarebbero gli orrori? |
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26 Marzo 2008, 11:13:55 | Commento scritto da Moredhel82 | | |
Il romanzo descrive una società utopica di coloni terrestri atterrati su un pianeta sconosciuto. I superstiti del viaggio spaziale sono divisi in mangiacervello, umani ridotti allo stato primitivo, e uomini che rifiutano scienza e violenza, barricati all'interno di città fortificate da un muro impenetrabile per i primi. L'equilibrio verrà spezzato dall'arrivo di un gruppo di naufraghi terrestri, obbligati ad un atterraggio di fortuna sul pianeta appena scoperto. Queste le premesse su cui l'autore ha sviluppato il tema della violenza e della sua inevitabilità, in quanto istinto insito nella razza umana. |
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05 Marzo 2008, 17:26:43 | Commento scritto da Eremita | | |
bel libro, ma non eccezionale |
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08 Gennaio 2008, 20:58:42 | Commento scritto da legionario | | |
Bello, scorrevole nella lettura, a tratti splatter e utopistico, ma intrigante. Letto in una giornata. |
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27 Dicembre 2007, 15:32:49 | Commento scritto da marsman60 | | |
un finale molto crudo ma non male . |
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24 Dicembre 2007, 03:34:07 | Commento scritto da Akanith Wan | | |
La violenza, insegna questo libro, non si può cancellare poichè è una parte inscindibile dell'essere umano e della natura, ma si può controllare, quantomeno è così che la penso io dopo aver letto il romanzo. E' scritto bene tutto sommato, si fa leggere però ho trovato i personaggi poco carismatici, quasi noiosi, tra Francis il pacifico e Burne il guerriero preferivo quest'ultimo perchè essendo più incline alla violenza è anche più vero e quindi più umano. Il titolo è fuorviante, secondo me tradurre letteralmente il titolo originale sarebbe stata una mossa più intelligente. |
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17 Novembre 2007, 20:18:23 | Commento scritto da npano | | |
Romanzo a se stante , difficile per me trovare dei paragoni con altri romanzi. Mi ha comunque convinto , piacevole da leggere , interessanti gli spunti filosofico/morali che dà, storia coinvolgente. |
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09 Novembre 2007, 21:14:06 | Commento scritto da Darkyo | | |
Difficile commentare questo romanzo: a distanza di quasi un mese dal termine della lettura, mi scopro ancora senza parole. Stile impeccabile, ironia piacevole, intrigante e avventuroso ma anche riflessivo e meditato... insomma, come romanzo sembra un ottimo esemplare. Eppure, valutandolo come opera di fantascienza, l'unica cosa che riesco a dire è: atipico. Diverso dagli standard cui siamo abituati - molto più pretenzioso (leggendolo, ho avuto l'impressione di un romanzo mainstream scritto da un autore del futuro) -, utilizza la fantascienza come uno strumento per narrare una favola senza tempo con un pizzico di filosofia (se per filosofia intendiamo una parabola sull'umanità nei suoi connotati etico-morali) ma si discosta da quelli che sono i binari tipici del genere (la plausibilità soprattutto). Lettura interessante e per nulla molesta. Mi aspettavo qualcosa di più. |
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07 Novembre 2007, 15:15:49 | Commento scritto da attiliosfunel | | |
Mi dissocio dai commenti positivi... la satira a tutti i costi alla fine mi ha infastidito, e ho abbandonato la lettura dopo una quarantina di pagine. |
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18 Ottobre 2007, 22:47:29 | Commento scritto da ackseth2003 | | |
Mi ha fatto piacere leggerlo.
La tecnologia presentata è ingenua e fa un po' sorridere (il computer che sputazza schede perforate è proprio da anni '40, strano per un romazo degli '80), ma per fortuna è un problema di poche pagine.
Forse un po' troppo buonista in certi punti, l'idea comunque non è male e il libro è leggibile e godibilissimo... ma non un capolavoro. |
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14 Ottobre 2007, 00:40:21 | Commento scritto da Psycho | | |
Ottimo romanzo!Affascinate l'idea di questa società utopisticamente basata sulla non violenza che pagina dopo pagina viene lacerata internamente dalla idee e dalla morale dei due personaggi nuterrestri abituati a vivere in una società dove, al contrario, la violenza è una dote richiesta per sopravvivere! Bella anche l'evoluzione psicologica che porta il Dott. Lostwax a trasformarsi da nuterrestre a Quetzaliano onorario!
L'unica nota negativa è l'orrenda traduzione del titolo, secondo il mio modesto parere era decisamente meglio il titolo originale! |
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