21 Maggio 2020, 14:12:21Commento scritto da antosimov
Voto: 8.00
A 60 ANNI Simak decide di cimentarsi nel regno della Fantasy.
Per i maestri della fantascienza la classe non e' acqua.
Grazie alla sua prosa eccellente, la sua umanita' che trasferisce ai protagonisti, costruisce una trama coinvolgente.
Sicuramente pesca qualche idea da Tolkien, vedi ipellegrini, che pero' non hanno una missione contro il male, ma sono spinti alla conoscenza come Ulisse.
Nelle ultime pagine ritorna alla fantascienza per il finale..... Che ometto per rispetto dei futuri lettori.
Nel libro troverete gnomi, folletti, nani, streghe, orchi, incantesimi e uomini.
E' verrò potrebbe essere una favola, ma una bella favola.
Non e' al livello dei capolavori di Simak, ma rispetto alla media dei libri fantasy e'molto in alto. Da premiare la scelta di non fare una saga.
 
27 Giugno 2016, 11:14:43Commento scritto da astrologo
Voto: 5.00
Favola fantascientifica per adulti. C'è di tutto, si fa presto a dire quello che manca. Intanto o il romanzo originale è stato tagliato oppure si è fatta una specie di riassunto tipo Selezione del Readers, digest. Alcune parti sono assurde, personaggi che appaiono e scompaiono, robot figli (?) di non si sa cosa, Mondi paralleli che si intuiscono, collegati a razze ultragalattiche. Insomma una bella macedonia. Peccato, perché l'autore ha fatto dei capolavori come City e la Casa delle finestre nere.
 
22 Settembre 2014, 17:36:37Commento scritto da and
Voto: 6.50
Gnomi, elfi, arpie, folletti, streghe, orchi, abomini, bestie del caos e chi più ne ha più ne metta, questi sono i protagonisti di questo viaggio nel fantastico targato Simak, che mi ha ricordato in diversi punti il ciclo del Nuovo Mondo di James KAHN.
Sicuramente non il mio genere ma obiettivamente ben scritto.
 
08 Giugno 2009, 23:35:22Commento scritto da Eremita
Voto: 7.00
Molto carino facile e scorrevole questo romanzo di Fantasyscienza...
gli elementi fantasy ci sono: i personaggi: il guerriero con l'arma magica, anche se...; il ranger con l'arco e l'amico animale, il mago, gli gnomi fonditori, etc; le quest, le missioni da compiere, i nemici classici, demoni, ambientazioni, e molti altri elementi di contaminazione fantascientifica, come gli universi paralleli, gli alieni, i robot...
come dicevo, molto carino, ma poteva venirne fuori un lavoro molto più corposo ed accurato...
magari in originale lo era ed è stato poi tagliato, non lo so...
però a me è piaciuto!
 
18 Ottobre 2008, 11:50:51Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Questo è uno dei tanti libri di Simak che lessi da ragazzo sulla scia dell'entusiasmo per la lettura dell'ospite del sentore Horton e che non mi lasciarono nessuna impressione e nessun ricordo particolare. Dopo averlo riletto posso dire che non è affatto un brutto romanzo, anzi, ma che parimenti non posso annoverarlo tra le cose migliori di quello che è stato il mio autore giovanile preferito.
Gli elementi del fantasy ci sono tutti: innanzitutto l'ambientazione in quella che, inizialmente, appare una terra assolutamente fantastica, popolata tanto da esseri umani, quanto da creature dell'immaginario collettivo quali folletti, nani, orchi, fate, streghe e demoni. In secondo luogo c'è la missione: per scopi e motivazioni diverse una compagnia composita da creature con abitudini e caratteristiche differenti, che ricorda vagamente quella proposta da Tolkien nel Signore degli Anelli (ma che probabilmente è un clichè proprio del fantasy), dovrà intraprendere un viaggio fantastico in questa terra, affrontando pericoli ed inimmaginabili insidie.
Alla fine tuttavia verrà rivelata, anche se in termini ambigui e poco chiari, la genesi di questa terra fantastica e tutta la vicenda viene ad essere letta in una luce fantascientifica vera e propria.
Quello che non mi convince di questo libro è la sua "involutezza": nonostante sia un romanzo lunghissimo (quasi 200 pagine), molti episodi sono affrettati o poco sviluppati e molte "creature" rimangono appena accennate (ad esempio la strega o la bestia del caos) e diversi "misteri" rimangono tali o si perdono strada facendo (ad esempio: cosa rappresenta il robot liberato dalla bestia del caos?). La cosa che mi ha irritato di più è che molti personaggi, ancorchè misteriosi e ben congegnati, rimangono sullo sfondo e sembrano apparentemente dimenticati, come ad esempio il "Pifferaio Triste", messagero di sventure e destinato a scomparire senza spiegazioni nel corso del libro.
Altra ambiguità è rappresentata dal "target" del romanzo: nonostante l'ambientazione di fantasia e l'atmosfera da favola, alcune descrizioni macabre vengono descritte con eccessivo realismo, rendendo questo libro "adatto solo ad un pubblico adulto".
Non fosse per queste pecche, il romanzo risulterebbe molto buono e forse anche qualcosa in più.
Si può leggere.
 
18 Marzo 2007, 19:27:36Commento scritto da Darkyo
Voto: 7.00
Premettendo che detesto i fantasy (o meglio, non ho mai letto un romanzo fantasy che sia degno di essere letto), non posso però mettere un voto negativo a questo simpatico romanzetto di Simak che di fantascientifico ha soltanto il finale. In effetti, ci sono tutti gli elementi tipici del fantasy: i personaggi (orchi, demoni, folletti e creature fatate), l'ambientazione (paludi, foreste incantate, castelli diroccati), la trama (un viaggio, naturalmente, alla ricerca di "qualcosa")... eppure il tutto è raccontato con una semplicità e una ironia di fondo che rendono la lettura piacevole e gustosa anche a quanti non digeriscono questo genere. (A riprova che il problema non è del fantasy in sé, ma dei verbosi scrittori che oggi ne compongono il pantheon ;) )

[PS. non capisco perché il titolo è tradotto Pellegrinaggio vietato, quando in realtà dovrebbe essere Pellegrinaggio incantato... fantasyfobia?!? ::) ]
 
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