27 Luglio 2023, 09:13:42Commento scritto da Phoenix
Voto: 8.00
Ho finito di leggere l'ottimo Algoritmo bianco e in bocca m'è rimasto un sapore un po' dolce un po' piccante... ecco cioccolato al peperoncino! Dolce la sensazione di aver letto qualcosa di nuovo, stimolante e originale; piccante per l'emozione che mi ha dato, scenari metropolitani arrugginiti e maleodoranti che quando chiudevo il libro mi davano l'impressione di essermi sporcata a viaggiarci dentro. La Milano del futuro, un futuro più lontano di quello di Infect@ ma di questo continuazione ed evoluzione, è una città di cieli grigi, di neve avvelenata che si scioglie in gelida acqua sporca, di disperati alla ricerca di pezzi di carta scritta per curare la loro follia. Che bella la trovata di Dario! La pagina scritta antidoto al martellamento della insulsaggine delle pubblicità, delle parole dette a vuoto, del non dire nulla con immani costruzioni sintattiche. La parola... il verbo. In principio era il Verbo... E la pagina scritta, l'etichetta dell'acqua minerale, quella dei pelati, qualsiasi pezzo di carta scritto è un mantra e vale la sanità mentale di chi è colpito dai virus, basta leggere. È scoppiettante di idee questo algoritmo, ha ritmo e storia, un protagonista che non riesce ad essere cattivo come dovrebbe essere un killer... un po' pigro, un po' acciaccato... molto normale insomma. La scrittura di Tonani è cresciuta moltissimo da Infect@ a qui. Mi sono stupita di quanti modi trova per descrivere la sporcizia, il cattivo odore, il degrado.
 
07 Marzo 2016, 09:33:54Commento scritto da and
Voto: 8.00
Ottimo stile di scrittura, moderno e incisivo.
Belle anche le due storie e i protagonisti, ottime le idee decisamente ispirate.
Primo libro di Tonani che leggo, ne leggerò ancora.
 
30 Maggio 2010, 10:02:39Commento scritto da remotino
Voto: 8.00
Ancora una volta Dario, ci propone due racconti non certo banali o scontati, le due trame sono avvincenti e si leggono con una certa ansia per conoscere come va a finire. In particolare mi è piaciuto l'Algoritmo bianco, storia estremamente intrigante.

Bravo Dario! Aspettiamo altri romanzi del tuo fortunato genere letterario.
 
23 Febbraio 2010, 16:05:26Commento scritto da gasp63
Voto: 9.50
Lavorando nel campo dell'informatica il Cyberpunk in genere è sempre stato per me ostico da leggere.
Capita che racconti di questo genere descrivano mondi futuri, basandosi su presupposti che denotano la scarsa conoscenza dello scrittore dell'informatica com'è ad oggi, con inevitabili conseguenze di negative sul racconto.
Molti lettori forse non se ne accorgono oppure non lo ritengono rilevante, ma racconti così risultano per me illeggibili o peggio incomprensibili.

Tutta questa premessa per dire che i racconti di Dario Tonani di questo volume sono molto ben scritti.
Naturalmente non so dire se sia tutto merito suo o se sia anche merito di un eventuale consulente informatico (in ogni caso a Dario il merito di avere scelto una persona competente).
Sta di fatto che i racconti risultano perfettamente credibili.

Per il resto, l'Agoverso è una idea brillante e spero che in un futuro (reale) Dario produca altre storie.
Moffa e gli altri personaggi sono ben delineati ed i libri come medicinali sono un idea stupenda.

Il voto non è massimo per colpa di Infect@
 
21 Gennaio 2010, 22:22:44Commento scritto da razzomissile
Voto: 9.00
Bellissimo.

Nel futuro prossimo e pericolosamente possibile di una degradata e cupa periferia di Milano, l'Autore regala due storie che sono capolavori di ritmo, coinvolgimento e forza immaginativa : personalmente l'ambientazione mi ricorda Dick ed in particolare un suo racconto, Ubik.

Viva l'italica fantascienza.
 
23 Dicembre 2009, 23:42:00Commento scritto da rombetto
Voto: 8.00
Mi rammarico di non aver trovato ancora una copia di Infect@, sono davvero curiosa di sapere se è un libro altrettanto brillante e dinamico come questo.
La trovata dell'agoverso è semplicemente spettacolare, e tutti e due i racconti sono pervasi da una sottile vena di humor che solo un grande scrittore sa dare. L'ho trovato ottimo
 
06 Dicembre 2009, 12:39:45Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00
Questi due romanzi sono una miniera di spunti davvero felici e originali: è vero, infatti, che già Roberto Genovesi nel suo celebre "Inferi on net" aveva ipotizzato una evoluzione tecnologica umana verso innesti di silicio, immaginando un mondo dove la realtà fisica e quella virtuale si compenetrassero, ma l'agoverso immaginato da Dario Tonani rappresenta un mondo completamente nuovo, con le sue proprie leggi ed i suoi propri crimini e misfatti, nonchè un mondo virtuale perfettamente in grado di interagire con quello reale.
L'agoverso non è infatti solo è una rete di connessione peer-to-peer tra individui potenziati (i corticali), ma è una sorta di universo a se che è anche la cosa che più si avvicina all'idea stessa di immaginario collettivo: in questo universo gli uomini che ne fanno parte si scambiano file che sono la rappresentazione della vita vissuta, di ricordi e di sensazioni, attraverso una sorta di telepatia tecnologica.
Ma purtroppo, come in tutte le cose umane, anche nell'agoverso c'è anche il rovescio della medaglia: questa realtà parallela infatti diviene non solo il mezzo per una nuova forma di comunicazione e di vita, ma diviene anche il teatro di nuove forme di crimine, nonchè veicolo per la diffusione di nuove micidiali forme di contagio denominate blatte: virus informatici in grado di danneggiare seriamente le funzioni vitali dei corticali e di compromettere l'organismo della vittima.
Nella Milano invasa dai rifiuti e dallo smog, quasi paragonabile per ripugnanza alla Calcutta di Dan Simmons, i nuovi rappresentanti dell'evoluzione umana, i corticali, devono quindi difendersi non soltanto dai pericoli fisici, ma anche e soprattutto da quelli informatici, tenendo aggiornati i filtri ed i firewall dei propri innesti silicei.
Nonostante la ricchezza delle trovate e gli spunti felici, non ho potuto apprezzare in pieno i due scritti in parte perchè non sono amante del genere poliziesco ed in parte perchè ho avuto l'impressione che le ottime idee venissero "sciupate" per costruire una storia abbastanza banale di gangster e killer che si inseguono per le strade di Milano per rubarsi i virus da poter piazzare sul mercato: il grande difetto che ho riscontrato, cioè, è quello di aver lasciato che l'intero costrutto dell'agoverso, vero protagonista delle due storie, anzichè essere descritto e sviluppato come avrebbe dovuto, sia stato lasciato sullo sfondo, ed emerga solo qua e là dai dialoghi e le azioni che si susseguono con ritmo serrato.
Mi è rimasta l'impressione di un capolavoro incompiuto, di un lampo di genio che per ora è rimasto sullo sfondo, imprigionato nella trama di due storielle, ma che comunque, nel bene e nel male, potrà essere nuovamente sfruttato in futuro dall'autore per nuove storie ambientate in questa allucinante Milano del prossimo futuro.
 
26 Novembre 2009, 07:43:13Commento scritto da martina81
Voto: 8.00
Bello e pieno di azione, a tratti anche divertente e "leggero" come ogni buon libro dovrebbe essere.
 
21 Novembre 2009, 22:30:33Commento scritto da marcolino
Voto: 6.50
Un bel libro, grande azione e ottima ambientazione, pieno di spunti fantascientifici interessanti e originali.
Non ci risparmia un po' di violenza, ma l'autore riesce a mitigarla facendo sorridere.
Uno dei pochi Urania belli di quest'anno
 
27 Giugno 2009, 16:30:26Commento scritto da nollicus
Voto: 8.50
Letti in un batter d'occhi: complimenti a Tonani per essere riuscito a trasmetterci in maniera così avvincente e nitida le sue visioni apocalittiche. Grazie.

PS:
- nel "file 1.2.0" dovrebbe essere HNO3 al posto di NHO3
- e nel Prologo di "Picta muore" carbonio 13 al posto di 131.

nollicus
 
16 Giugno 2009, 19:11:14Commento scritto da Oldman
Voto: 2.00
Premetto che il primo mio Urania letto è stato i Proteiformi; pertanto questo tipo di SF mi è generazionalmente totalmente aliena da non riuscire a leggerla.
Oldman
 
08 Giugno 2009, 22:37:04Commento scritto da npano
Voto: 6.50
Di sicuro Dario non è banale e neanche scontato in questi 2 racconti molto particolari che lasciano il segno.
Non è il mio genere ma questa volta la lettura è stata più facile, specie per il primo racconto.
Ogni tanto la storia si complica e si fatica a seguirla con dei momenti di noia,  ma sparse quà e la ci sono delle scene descritte in maniera quasi magica per cui ti fanno sentire in modo efficace l'azione descritta.

Ogni tanto c'è un certo gusto "splatter" non sempre appropriato, nel senso che a volte ci stava ed altre mi è sembrato forzato.

Il secondo racconto ha dei momenti onirici eccezionali ma nel complesso un po troppo ingarbugliato.

Lavoro interessante, sono curioso di leggere il prossimo romanzo che sta sicuramente scrivendo.
 
22 Aprile 2009, 15:33:09Commento scritto da marsman60
Voto: 7.50
questo romanzo mi e' piaciuto molto di piu' di infecta pur avendo delle incongrueze  o azioni fuori da una mia logica (es. mandare a prendere-catturare il virus da uno "scazzabubbolo" qualunque da solo e senza scorta vista l'importanza, quando poi appare sulla scena quello che sembra un grandissimo pirata informatico sempre al soldo di mama).
Bello il personaggio che dicamo la verita' per essere un killer o e' un idiota o e' piu' sfigato (sfortunato)  di fantozzi.
Geniale l'idea che per combattere l'informazione binaria ed elettronica ci voglia come antidoto l'informazione scritta .
ottima idea sarebbe di aprire in quel tipo di futuro una libreria che vende dietro ricetta medica.
Nel caso mi tengo la mia collezione di urania.
 
15 Aprile 2009, 14:27:12Commento scritto da Alan Wolf
Voto: 8.00
Stesso voto che diedi già per l'altra opera di Dario Tonani: Infect@. Se da un lato infatti prediligo il più ampio respiro di un vero e proprio romanzo rispetto a due "romanzi brevi" o "racconti lunghi", che dir si voglia, dall'altro c'è da considerare una maggior qualità complessiva.
Ritrovo con piacere l'ambientazione Milano Dark, molto curata, e tutta una serie di cyber-chicche originali e simpatiche.
Punta di diamante di entrambe le storie, però, è e rimane il protagonista. Un personaggio davvero riuscito, secondo il mio modesto parere, dal carisma prorompente.
 
12 Aprile 2009, 11:46:37Commento scritto da cat
Voto: 6.00
Non è assolutamente il genere di SF che mi diverte.  2 storie che ho trovato incomprensibili. Forse sono per lettori più giovani di me, con un diverso tipo di cultura.
In effetti l'unica cosa che mi ha positivamente sorpreso è l'uso dell'articolo "gli" davanti a pneumatici.
Forma grammaticalmente corretta, che in  Italia non usa più nessuno
 
04 Aprile 2009, 20:26:39Commento scritto da Darkyo
Voto: 8.50
Le visioni postumane di Dario tornano a tormentarmi dopo la lettura sotto forma di autentici incubi: vernici intelligenti, blatte telefoniche, droghe scritte su vecchi libri, aghi impiantati nella carne e... quel maledetto laboratorio di Jena! Diavolo, mi ha strappato più di qualche brivido lungo la schiena,soprattutto quella inquietante farfalla azzurra...

Due romanzi brevi ma intensi. Storie aggrovigliate, sporche come le strade della Milano futura invasa dall'immondizia, vuote come i palazzi di Picta, la città abbandonata da Dio e dagli uomini e controllata dai bambini. Un protagonista - Gregorius Moffa - assolutamente sopra le righe, crudele, cattivo, terribilmente affascinante. Uno scenario futuro terrificante e (quasi) senza speranza - non esiste privacy nell'Agoverso, eppure tutti i personaggi vivono un cocente e insopportabile senso di solitudine -, una lettura difficile, a tratti ipnotica, una profezia che è come un prurito ai bordi della mente. Da leggere.
 
03 Aprile 2009, 23:12:13Commento scritto da caioiii
Voto: 7.50
ottimo, un cyberpunk non esasperato. Più maturo di infect@. E' un futuro descritto troppo nero ed alienante che spero non si avveri mai, preferisco leggerlo come monito. Il personaggio di Moffa è giusto nell'economia del romanzo come anche se a volte un pò forzato. Un grosso plauso alla italica sf.
Riguardo i racconti mi è piaciuto molto il primo di Bellomi: un nuovo sguardo ad un mistero mai risolto.
 
03 Aprile 2009, 12:45:54Commento scritto da Deep
Voto: 8.50
Grandissimo Dario Tonani! Due romanzi, due perle luminose e brillanti. Lo sfondo cyber-noir è quello che preferisco e le storie sono interessanti e adrenaliniche. Mi è piaciuta anche l'idea dello sfasamento nella sequanza dei capitoli del primo romanzo e del prequel come secondo romanzo. Devo dire che era da un po' di tempo che non leggevo un (doppio) romanzo con l'entusiasmo e la partecipazione che ho avuto con questo. Magari capitasse di leggere sempre romanzi così! Questi mi sono piaciuti di più del precedente Infect@ e conto sul fatto che il prossimo della serie sia ancora meglio! Complimenti davvero.
 
03 Aprile 2009, 11:22:31Commento scritto da Gundam70
Voto: 7.50
Sebbene non sia il mio genere di fantascienza, confermo il mio parere positivo per questo nuovo libro di Tonani.
Certo e' tutto molto dark e apocalittico, ma questo e' lo stile di Dario.
Il protagonista e' molto reale e non stereotipato. Bellissimi i giochi grafici regalati nel testo.
Mi ha invece un po' deluso il secondo racconto "Picta", sebbene non saprei puntare il dito e indicare cosa in particolare mi ha deluso.
 
01 Aprile 2009, 14:04:16Commento scritto da cynewulf
Voto: 7.00
Ho finito il primo racconto ma non mi sento troppo invogliato a leggere il secondo ...
Stilisticamente Tonani è impeccabile e ci sono parecchie idee, ma ho avuto qualche problema con la storia e i personaggi, nonchè l'ambientazione. Non sono riuscito a sviluppare un'empatia con il protagonista, non c'era una "risoluzione" verso cui la storia mira e che avrebbe invogliato a proseguire la lettura, è tutto talmente volutamente nero/lurido che finisce IMHO per essere grigio: la Milano del futuro è tutta così sporca e abbandonata? Dov'è la gente? Dov'è lo stato? L'argomento del cyberpunk non dovrebbe essere il degrado, ma la lotta di classe.
Leggerò volentieri altre ambientazioni di Tonani.
 
25 Marzo 2009, 17:04:42Commento scritto da AgenteD
Voto: 8.00
Assolutamente da leggere, affascinante per l'universo/ tecnologia nel quale è ambientato, ricco di invenzioni sorprendenti, per il personaggio principale e soprattutto (per i miei gusti) per la contaminazione (qui in forma particolarmente originale) tra FS e hard-boiled. Un solo difetto: dura poco...Un grande pregio: è di un autore italiano!
 
23 Marzo 2009, 19:25:40Commento scritto da gretana
Voto: 8.00
Caro Cletus,devo confessarti che sei stato una piacevole sorpresa. Il tuo genere non è proprio quello che leggo di solito, sono per " Fanteria dello spazio" ma l'averti letto mi ha fatto fare pace con gli autori italiani.
Avevo perso le speranze di riuscire a leggere un italiano che mi facesse voglia di continuare a leggere senza annoiarmi.
Hai creato un personaggio, anche se cinico e bastardo, che è quello che io intendo come eroe. Inconsapevole di esserlo e per questo da amare, mai noioso e piacevolmente sfigato.
Confido di incontrare ancora nel corso delle mie letture il tuo uomo.
 
18 Marzo 2009, 10:38:56Commento scritto da Han Solo Guerriero Stellare
Voto: 8.00
Terminato stamattina. Sebbene mal digerisca le ambientazioni cyber-punk, devo ammettere che i personaggi , le trame e le ingegnosità di questedue storie sono davvero affascinanti.
E' molto intrigante l'idea diquesto agoverso , una sorta di connessione wifi permanente con ilproprio cervello, che porta l'umanità ad un nuovo grado di evoluzione ,quasi un preambolo a temi già affrontati in altre science fiction, unasorta di anello mancante tra l'uomo e the Matrix , oppure tra l'uomo ela coscenza collettiva Borg.

Ho molto apprezzato soprattutto"Picta muore"  e tutte le sue descrizioni di luoghi e paesaggi che hogià conosciuto in passato e che mi sorprende leggere in contesti cosìdrammatici e soffocanti.

Vivissimi complimenti a Dario Tonani !!!
 
13 Marzo 2009, 19:17:42Commento scritto da Psycho
Voto: 8.00
Grandissimo personaggio Moffa!Cinico,sfortunato e arrogante al punto giusto, mi sembrava quasi di vedere Bruce Willis ne "L'ultimo boy scout"!Le storie sono belle e per nulla scontate, da leggere tutte d'un fiato. L'atmosfera è snervante, tossica, oscura. Il tutto descritto in maniera magistrale.
Libro da non perdere assolutamente, da gustare e perchè no, da rigustare in un futuro prossimo. Complimentoni a Dario per il lavoro.
 
12 Marzo 2009, 02:26:55Commento scritto da bibliotecario
Voto: 7.50
Gregorius Moffa si muove nella periferia di Milano del 2045 come Rick Deckard nella Los Angeles del 2019. In questo romanzo in due parti dal taglio cinematografico non difetta certo l'azione, l'atmosfera dark e i cattivi che più cattivi non si può, insomma una discesa agl' inferi che ci attendano nel prossimo futuro. Da leggersi dal tramonto all'alba.
 
11 Marzo 2009, 21:46:37Commento scritto da FrancoBrambilla
Voto: 9.50
Fantastico! Due racconti "alla Gibson" ma che si svolgono sulla soglia di casa e che nulla hanno da invidiare ai capisaldi del genere se non altro per la freschezza del linguaggio non appiattito dalle purtroppo spessissimo distratte traduzioni dall'inglese. Cinematico a dir poco, pieno di azione, di trovate interessanti e humor nerissimo. Il protagonista è un vero bastardo ma sa come rendersi simpatico, le sequenze si presterebbero ottimamente alla trasposizione cinematografica, alla graphic novel e forse ancor di più all'anime giapponese. Fantascienza e noir perfettamente mescolati per un cocktail al fulmicotone. Molto interessanti anche i due raccontini di Elisabetta Vernier e Antonio Bellomi. Bravo Dario!!
 
09 Marzo 2009, 13:38:39Commento scritto da Eremita
Voto: 8.00
letto, piaciuto!
bello il protagonista, né buono, né cattivo, ma molto reale... Direi, sfigato perchè finisce sempre nei guai o in situazioni ingarbugliate, ma riesce a venirne fuori...
bella l'ambientazione e i personaggi di contorno. la prima abbastanza allucinata e catastrofica, nonchè psichedelica e molto cyberpunk. I secondi anche loro devastati o comunque fuori, di testa, dagli schemi, dalla realtà reale (sarà possibile definirla con certezza questa realtà?)
buoni anche i raccontiin appendice e azzeccate anche le illustrazioni!
 
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