27 Agosto 2019, 12:10:52Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.50
Un romanzo che è un punto di riferimento , come le altre opere di Hamilton, nella interpretazione contemporanea SciFi del genere Space Opera.
Libro complesso da leggere , per i riferimenti ai personaggi e alle storie della precedente  Commonwealth Saga edita nel 2004-2005 e non ancora pubblicata da Mondadori , ma esaltante per il profluvio di idee e visioni del futuro , per le ipertecnologie , per le vivide e realistiche ambientazioni planetarie e galattiche coerenti con le trame  , per la rappresentazione di razze aliene sagge o bellicose , per le continue trasformazioni di armi, di navi ed abitazioni per adattarsi a qualunque situazione.
Romanzo che , tranne nel finale, sacrifica in parte il ritmo , la comprensione generale della trama e la profondità narrativa per introdurre numerosi personaggi , fra i quali spicca Edeard, ed avviare numerose sottotrame.
Pregiata ed interessante la rappresentazione , di taglio prevalentemente edonista, della nuova umanità che da tempo ha sconfitto tramite la tecnologia,  la solitudine , la vecchiaia e per evitare la morte fornisce scelte di accrescimento individuali , multiple , clonazioni o fusione in super organismi.
Giudizio ampiamente positivo che premia la fantasia dell' autore, con riserva di revisione al completamento della lettura del secondo  volume “Il tempo del Vuoto”.
 
21 Marzo 2019, 10:07:35Commento scritto da zecca_2000
Voto: 6.00
tipico romanzo fiume della nuova space opera inglese.
Un sacoc di personaggi e 3/4 storie principali, la piu' interessante e' quella secondo me del sogno di Inigo, una trama quasi fantasy soprattutto all'inizio.
Ovviamente in questi casi il punto di riferimento e' IL TRONO DI SPADE, con le varie trame, le varie psicologie gestite perfettamente, ogni personaggio caratterizzato in maniera univoca ecc.
Qui la gestione non e cosi perfetta, sfugge il senso generale del racconto.
Beh, stiamo a vedere come si evolve la trilogia!!
Forse e' un errore scrivere un giudizio al termine della lettura del primo romanzo, forse dovrei leggere tutta la trilogia, ma vista la mole della stessa.....
Voto 6+
 
30 Novembre 2015, 10:35:24Commento scritto da ciccio
Voto: 6.50
Scritto molto bene però da solo diventa una fonte di irritazione il finale anzi il non-finale lascia tutto in alto mare per un giudizio completo bisognerà che mi legga anche gli altri.
 
31 Agosto 2012, 11:03:47Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 6.00

Pressoché illeggibile senza avere letto la "bilogia" del Commonwealth. Grazie Lippi per la tua ennesima scelta di coerenza e rispetto verso i lettori (sarcasmo per "scelta fatta più o meno a casaccio"). Inoltre segnalo come nell'introduzione, in cui pateticamente si cerca con due paginette di introdurre i lettori a uno scenario complessissimo, i nomi tradotti siano differenti da quelli scelti da Piero Anselmi per il romanzo (tra l'altro, traduzione farraginosa e con molti refusi). Ma il curatore li legge i libri che pubblica? La faciloneria della redazione di Urania negli ultimi tempi è spaventosa. Voto: 2

Tornando al romanzo, di per sè è il tipico Hamilton: complesso, dottissimo, ipertecnologico, ipergalattico. L'impressione è tuttavia che, al contrario de L'alba della notte in cui si veniva immediatamente proiettati nell'azione, finendo per esservi inestricabilmente avvinti sin dall'inizio, qui 560 pagine sono sostanzialmente introduttive. La parte che mi è piaciuta di più è quella relativa a Makkathran. Aaron e la sua compagna sono meri e antipatici burattini, invece, non riscattati dall'azione, e il cui ruolo non è certo chiaro. La storia di Araminta è così così. Gran parte degli altri personaggi sono invece di sfondo, oppure (Gatta, Paul Myo, Kazimir, Marius, l'ANA) incomprensibili a causa della scelta editoriale. Insomma, siamo in trepidante attesa del prossimo migliaio di pagine. Voto: 7 di stima.

Voto complessivo: (Romanzo + Urania)/2 = 4.5.


REVISIONE DOPO AVERE LETTO IL CAPITOLO 2:

a parte la sciagurata scelta di saltare i prequels, dopo aver letto l'esaltante capitolo 2 si capisce come per Hamilton i 3 libri (meglio: volumoni) siano da considerare un unicum. Quindi il giudizio del presente non può prescindere dal successivo. Il voto della parte Hamilton sale pertanto a 8.5, in modo da potere arrotondare a un voto positivo che, al di là di tutto, questo libro merita.

Voto complessivo: (Romanzo + Urania)/2 = 6.  
 
30 Agosto 2012, 22:03:07Commento scritto da npano
Voto: 7.00

Appena finito.
Inizio con il voto e poi metto i commenti...
 
02 Settembre 2011, 10:18:36Commento scritto da marco.kapp
Voto: 7.00
Romanzo interessante, anche se un po' troppo ricco di sottotrame e intrecci.
Bella l'ipotesi di un'umanità futura collegata tramite reti neurali senza fili che condivide sogni, notizie ed emozioni.
La lettura è resa difficile però dalla mancanza dei capitoli precedenti riguardanti la saga. Si sarebbe potuto ovviare arricchendo l'introduzione di Lippi con qualche elemento in più.
 
21 Giugno 2010, 23:59:37Commento scritto da bibliotecario
Voto: 7.50
Classico Hamilton: bello quanto complicato, pieno di trovate ipertecnologiche, fantasioso e pieno di personaggi. Purtroppo la lettura risulta più complicata della saga "L'alba della notte" in quanto molti richiami e antefatti risultano oscuri al lettore per la mancata traduzione dei due volumi precedenti che anche se non strettamente legati a il "Sogno del vuoto" si svolgono nello stesso universo narrativo ed hanno in comune molti personaggi. Inoltre essendo anche il primo volume di una trilogia molto complessa anche il ritmo narattivo e l'azione risulta un pò lento e macchinoso per la necessità di presentare molti personaggi e le tantissime sotto trame.
 
20 Giugno 2010, 20:42:27Commento scritto da rarinantes
Voto: 8.50
Effettivamente la lettura è complicata dal fatto che mancano molti antefatti; tuttavia il romanzo è ottimo, le trame e sottotrame spaziano per molti generi classici della fs.
Attesa del seguito obbligata.
 
04 Giugno 2010, 22:05:20Commento scritto da Eremita
Voto: 6.50
complessivamente buono, però: un po' troppi personaggi e un po' troppe sottotrame che si tessono bene solo nel finale che diventa avvincente.
magari si poteva scorciare un po' alla fine ma comunque le vicende narrate sono funzionali sia alla trama generale che alla caratterizzazione dei personaggi.
molto buono il finale, libro a due marce...
 
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