19 Settembre 2019, 10:37:21Commento scritto da capricorno52
Voto: 6.50
Un buon romanzo di avventura venato da una discreta dose d’ironia , ambientato nello spazio ed su strani pianeti.
Un ingegnoso ufficiale bloccato a terra viene ingaggiato da una ricca nobildonna per svolgere il ruolo di comandante del suo yacht privato, alla ricerca di pianeti coloniali perduti.
Un esempio di fantascienza che per superare , in parte , l’invecchiamento nel tempo , si affida alla trama avventurosa ed ai colpi di scena , alle stupefacenti descrizioni , come ad esempio una astronave tutta d’oro, ed ad  ironici ed in parte maschilisti dialoghi per rendere avvincente il racconto.
I personaggi sono stereotipati nei ruoli , ma una certa ironia ed humor traspare dai dialoghi a tratti divertenti.
Libro che si legge volentieri perché è semplice e non astruso  e ci ricorda l’ingenua FS delle origini, anche se pecca di leggerezza e credibilità per i temi scientifici.  
 
16 Aprile 2018, 14:56:18Commento scritto da odisseo
Voto: 6.50
Stesso autore, stesso protagonista, stesse astronavi affusolate con le tre pinne sulla coda.
Simpatica mini odissea su mondi alieni seppur molto simili alla Terra.
Spassosi siparietti a seguito dell'esagerata visione maschilista data dall'autore, compreso il rapporto col computer/robot/i.a. dell'astronave con spiccata personalità femminile.
Piacevole il finale a sorpresa con morale.
 
31 Agosto 2014, 11:51:38Commento scritto da belvas
Voto: 4.00
Purtroppo in disaccordo con gli altri lettori, non capita spesso. Tentato di leggere almeno tre volte, basta!
 
08 Giugno 2014, 17:01:07Commento scritto da Han Tavers
Voto: 8.00
Molto bella ed avvincente questa avventura di piena space opera; a tratti risulta banale, ma è ben scritto; il finale dolceamaro rende ancora più interessante il romanzo
 
09 Febbraio 2014, 15:50:37Commento scritto da Rocheta
Voto: 8.00
Romanzo avvincente e pieno di spunti originali, vivacizzato dai dialoghi, dai pensieri e dagli atteggiamenti dei protagonisti. Gradevoli in particolare i battibecchi tra il comandante, la proprietaria e l'intelligenza artificiale che sovraintende ai comandi dell'astronave. Space opera ironica e divertente di alto livello.
 
06 Agosto 2010, 14:14:51Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00
Nonostante la bruttissima copertina di Thole, nonostante le false informazioni sul ciclo riportate nel retrocopertina e nonostante infine si avverta un certo "disagio" nel leggere una vicenda che si inserisce dopo un serie di capitoli mai pubblicati, questo romanzo, che nella saga del comandante Grimes si collocherebbe dopo "Le vie della frontiera" e dopo "I coloni di Morrow", ma senza dubbio prima di "Nuove vie della frontiera", riesce a divertire talmente tanto che mi sento proprio di dargli una ottima valutazione.
In apertura di romanzo apprendiamo che la carriera del Comandante Grimes nel Servizio di Sorveglianza della Federazione è finita: ci mancano i punti di riferimento (forniti dai capitoli precedenti) per poter capire come ciò sia successo, ma possiamo intuire che la cosa sia quasi certamente collegata all'incidente che ha reso inservibile la nave "Vega" e che rende molto impopolare la figura stessa di Grimes, oggetto di astio e di scherno da parte degli abitanti del pianeta Botany Bay, teatro della prima parte della storia.
Ma se all'inizio si fa un po' di fatica ad inquadrare la vicenda, i successivi sviluppi della storia ci fanno dimenticare quasi subito la sua "decontestualizzazione", perchè il fascino dell'astronave d'oro, quello della sua bellissima bisbetica proprietaria e quello della prodigiosa intelligenza artificiale che la governa, ci rapiscono inesorabilmente e non ci consentono di interrompere la lettura prima che l'ultima avventura di Grimes, comandante "de iure" anche se non "de facto", sia terminata.
Assieme a Grimes ed alla sua improbabile compagnia si fa prima tappa su una colonia perduta dove, solo attraverso una imbarazzante quanto geniale disavventura del capitano, si riuscirà a chiarire il mistero che si cela dietro la rivoltante degenerazione degli ultimi superstiti e successivamente ci si troverà di nuovo su Morrowia, giusto in tempo per sventare un nuovo "colpo" dell'eterno nemico Drongo Kane.
Le disavventure di Grimes avranno, infine, termine nello spazio profondo, ma solo dopo aver preso contatto con uno straordinario e pericolosissimo manufatto alieno che darà alla vicenda un epilogo toccante e drammatico allo stesso tempo.
Insomma: una serie scoppiettante di disavventure, trovate esilaranti, situazioni spesso grottesche e dialoghi al fulmicontone, rendono questo libro molto più divertente e gradevole di quanto non sia nelle attese e confermano l'ottima fattura di questa saga, aumentando il rammarico per i capitoli mancanti.
Ottimo
 
08 Aprile 2008, 18:12:28Commento scritto da Free Will
Voto: 6.00
Quarta puntata del ciclo del comandante John Grimes (dopo Urania 499, 527, 637).
Tanto per cambiare, mancano dei capitoli intermedi mai pubblicati da Urania; i riferimenti in quarta di copertina ai numeri 612 e 619 sono falsi perché non fanno parte del ciclo. Come buon peso, i tagli maldestri della Mondadori al romanzo, creano enormi buchi, slegature e salti.
Ma non importa: come per i romanzi precedenti, la storia raccomantata e così semplice e poco importante che si può arrivare alla fine tranquillamente.
Nonostante la leggerezza e la scarsa credibilità scientifica, il voto è positivo perché comunque ci si diverte e perché il racconto contiene alcune invenzioni originali e suggestive (come l'astronave tutta d'oro massiccio).
 
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