12 Aprile 2024, 20:25:45Commento scritto da Salsam
Voto: 8.00
Romanzo gradevole e molto scorrevole.
Mancano però dei colpi di scena veri e propri.
Un viaggio nel futuro rivela scenari catastrofici, esito di una serie di esperimenti atomici sotto il manto terrestre.
Terre abitate da una popolazione di post-umani soggetti a mutazioni genetiche, colonie di ripopolazione eugenetica si contrappongono a terre abitate da puri spiriti che manipolano la mente.
Sottotraccia la tensione tra il blocco Nato e quello sovietico, l'imminente guerra fredda e la bomba atomica.

Da sottolineare la gemma in appendice, invece: "Molly zero" un racconto di Keith Roberts suddiviso nei successivi due numeri, 836 e 837. A dire il vero ho cercato questo volume mancante dopo aver letto gli altri due proprio per questo racconto di appendice, incuriosito dalla strana coincidenza: la protagonista ha lo stesso nome della co-protagonista femminile dei capolavori di Gibson.
 
29 Dicembre 2020, 00:11:44Commento scritto da everard
Voto: 7.50
"Quì non ci sono piccini, brutto Muni!". Questo libro è una vera goduria. Consigliato assolutamente
 
09 Febbraio 2010, 13:58:01Commento scritto da grifone58
Voto: 7.50
Buon romanzo imperniato sui viaggi temporali con buone ambientazioni in un futuro prossimo del nostro pianeta
 
19 Giugno 2009, 14:36:47Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Romanzo quasi sempre in bilico tra il fantascientifico ed il filosofico: non si discute mai sulla possibilità di compiere un viaggio nel tempo, perchè l'esperienza ne dimostra ampiamente la fattibilità, ma si discute invece ampiamente sulla possibilità paradossale di modificare il futuro, anche quello che è già stato visualizzato.
Inviato nel futuro ad indagare sul mistero che si cela dietro le immagini di un cortometraggio che riprende una scena cento anni più avanti nel tempo, il protagonista, il maggiore Judgen, si troverà a dover affrontare una realtà assolutamente differente da quella cui è abituato e ad accorgersi che il futuro dell'umanità è assai peggiore di qualsiasi pessimistica previsione si riesca ad immaginare. Nonostante la sua dedizione alla missione e nonostante il rischio della sua stessa vita, il maggiore Judgen riuscirà a scoprire ben poco, anche se i pochissimi indizi raccolti basteranno per poter alimentare le speranze di un futuro diverso, magari migliore.
Molto simile a "Sarà un futuro d'Inferno", il romanzo di Rex Gordon se ne discosta perchè, mentre nel pessimistico libro di D.F. Jones all'uomo non è data alcuna facoltà di modificare la propria sorte, qui assistiamo al trionfo del libero arbitrio: l'uomo attraverso le sue decisioni può modificare gli eventi futuri e scongiurare eventuali catastrofi. Non si avrà mai alcuna garanzia che la scelta fatta sia quella giusta o quella migliore, ma l'autodeterminazione dell'umanità è salva.
Per lunghi tratti il libro appare leggermente noioso e ripetitivo, ma la descrizione delle desolatissime "Terre Straniere" in cui il protagonista entrerà in contatto con le entità telepatiche destinate a succere all'uomo risolleva di molto le sorti di questo romanzo e gli fa meritare un qualcosa in più della piena sufficienzia.
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