Scienza delirante, scoperte abominevoli e maldestri tentativi di dominare il mondo. Da sempre la narrativa fantastica ha nello scienziato pazzo uno dei suoi cattivi preferiti, specchio di una società sempre più dipendente dalla scienza e, forse proprio per questo, sempre più inquietata dai detentori del potere che deriva dalla conoscenza. Da Hawthorne a Lovecraft, da Verrill a Carl Jacobi queste pagine traboccano di scienza usata male e di scienziati fuori di testa. I risultati sono pirotecnici: zombi amorfi, dinosauri redivivi, scambi di cervello, dimensioni parallele, robaccia sparata nello spazio.
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