Oscar Wilde e la sua imperterrita ironia trapelano con fine comicità dalle pagine di alcuni dei racconti presentati in questa raccolta. I primi quattro racconti (fra cui il celeberrimo “Il fantasma di Canterville”) sono molto spigliati e umoristici, con una prosa agevole e molto bella. Wilde riesce a trasfondere in questi racconti tutto il suo humour e la sua lepida parlantina. Le fiabe de "Il Principe Felice" sono anch'esse molto interessanti, ma anche fortemente tristi e desolate, soprattutto "L'Usignolo e la Rosa" colpisce per la languida mestizia di tutta la narrazione. La prima parte della raccolta è decisamente meritoria, splendida per tono e stile, e tutti la possono apprezzare. La seconda, con le sue ricercatezze stilistiche, è sicuramente più pesante da digerire. Nel complesso, vale la pena per gli appassionati di letteratura ottocentesca.
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