05 Marzo 2024, 19:03:07Commento scritto da cat
Voto: 7.00
Un altro buon lavoro di Vastano. Non ottimo. L'odissea  dei naufraghi è ben descritta, ma piuttosto ripetitiva . Le isole si presentano tutto sommato molto simili. Manca  qualcosa in termine di suspense. Deludente il finale:" quando un uomo con un fucile automatico incontra un uomo con una lancia artigianale, l'uomo con il fucile è un uomo morto." Difficile da accettare.
 
26 Febbraio 2024, 10:04:08Commento scritto da DBDavis
Voto: 7.00
Libro ben scritto, una storia intrigante, soprattutto all'inizio. Viene ben reso il senso di disperazione, unito all'ansia di sopravvivere in un ambiente precario e pericoloso.

I personaggi sono ben delineati, e scoprono piano piano se stessi inseme al lettore, con la trovata dell'amnesia iniziale. C'è un forte uso (forse eccessivo?) ditermini scientifici, soprattuto in campo biologico, e la trama tende un po' a diventare ripetitiva, tappa dopo tappa, ma resta comunque un libro di piacevole lettura.

E' presente una nota amara, relativa a come le multinazionali sappiano a volte tutelare i propri interessi a scapito della vita umana, a costo di usare capri espiatori alla bisogna. Questa è la parte che mi piacerebbe fosse pura fantasia, ma temo che sia a volte fin troppo attuale.
 
22 Febbraio 2024, 22:42:37Commento scritto da bibliotecario
Voto: 7.00
Prima di entrare nello specifico del romanzo di Claudio, concedetemi una parentesi sulla Cover realizzata da Franco Brambilla, qui al suo meglio. Immagine evocativa che rispecchia fedelmente le atmosfere aliene e lo sconcerto dei protagonisti del romanzo catapultati in un ambiente sconosciuto e esiziale. Senza dubbio un valore aggiunto, che troppo spesso viene dato per scontato.
Ed ora eccoci a Scorpius, secondo romanzo della Trilogia delle Costellazioni che segue il primo romanzo Aquarius
Apparentemente i due romanzi paiono del tutto slegati e sono certamente godibili a se stanti. Solo verso la fine della storia narrata in Scorpius salta fuori la menzione di un micidiale evento astronomico che mette in contatto i due romanzi, le cui trame del tutto slegate, a detta dello stesso autore, convergeranno inaspettatamente nel terzo romanzo del ciclo, di cui già conosciamo il titolo: Sagittarius, atteso per il 2025.
In questo secondo capitolo l'autore abbandona gli scenari spaziali, ampiamenti usati in Aquarius, e si concentra su quelli terrestri, se pur alieni, costruendo ambienti estremamente plausibili e scientificamente verosimili al netto delle nostre conoscenze scientifiche attuali. Questa ambientazione è propedeutica ad una trama avventurosa incentrata sulla lotta per la sopravvivenza di un gruppo di naufraghi, abbandonato senza memoria del proprio passato in un luogo tanto sconosciuto quanto pericoloso.
Tassello dopo tassello la memoria riemergerà alla mente degli uomini e donne della "Missione Scorpius" che allora oltre a doversi confrontare con i pericoli insiti nel ambiente extraterrestre dovranno anche fare i conti col proprio passato e soprattutto decidere quale sarà il loro futuro.
La struttura del romanzo ha l'impronta di Vance, così come la scrittura, semplice e essenziale ma immaginifica nelle descrizione dell'ambiente naturale e nella fauna che lo popola, lo sviluppo della trama è buono, ricco di azione e di momenti carichi di tensione e drammaticità.
Se si vuol cercare a tutti i costi una qualche debolezza nel romanzo, la si può individuare nella caratterizzazione dei personaggi, che sono si coerenti e ben costruiti ma con i quali per il lettore resta comunque difficile entrare in empatia, questa freddezza dei personaggi può essere riscontrata anche in altri romanzi del Nostro che evidentemente predilige e si concentra maggiormente su altri aspetti in una storia.
Scorpius così come Aquarius ha un buon finale che chiude degnamente l'arco narrativo ma entrambi i finali restano comunque aperti.
Al lettore non resta che attendere l'uscita di Sagittarius, per conoscere come i naufraghi spaziali capitanati da Isaac Venter interagiranno con gli astronauti fuggiti della base Cassini su Europa per dare speranza a quello che resta dell'umanità intera.
 
22 Febbraio 2024, 14:22:46Commento scritto da belvas
Voto: 7.00
Un romanzo lungo che inevitabilmente prende a prestito idee da altre cose, ci ho visto molto cast away o robinson crusue su una base scientifica di ottima fattura e qualche interessante ipotesi futuribile, vista solo alla fine. Mi è sembrato un po ripetitivo lungo il viaggio dei "naufraghi" fino alla scoperta della scopo della loro presenza su quella grande luna. La fantascienza mi è sembrata più una parte minore rispetto alla parte scientifica.
 
22 Febbraio 2024, 13:23:50Commento scritto da capricorno52
Voto: 6.50
Vastano ci propone “Scorpius” un crudo racconto sui reciproci rapporti di un gruppo di uomini e donne, privati dei ricordi e della memoria naufragati su una luna acquatica senza mezzi od aiuti di sorta cercano di sopravvivere in balia di una natura sconosciuta e pericolosa, le persone diffidenti l’uno dell’baltro a causa dell’ incertezza dovuta alla perdita di memoria, sono costrette a restare uniti ed a collaborare .
Il gruppo si muove, in un lungo pellegrinaggio, in un ambiente formato da piccole isole tappezzate da lagune di acque basse e rigogliosa vegetazione, che sono sottoposte a un ciclo mareale piuttosto violento causato dalla vicinanza con un grande pianeta. Ad aumentare i pericoli le acque e le spiagge sono frequentate da una feroce e strana fauna che ricorda il periodo cambriano della Terra.
Durante la peregrinazione, scoprono di appartenere a in realtà a due gruppi diversi “carcerieri” ed “ergastolani”, che la luna ove sono naufragati chiamata Laguna è un pianeta coloniale con una piccola popolazione mista di ergastolani, carcerieri e scienziati, attualmente isolata dalle comunicazioni a causa di una esplosione cosmica e la relativa emanazione di raggi Gamma che hanno investito anche la Terra distruggendo i resti della civiltà tecnologica.  
Finale sorprendente, ove i protagonisti Ashley, Isac, Zepheniac s’impadroniscono di un flyer e fuggono per cercare di fondare una comunità libera per ricominciare nuovamente l’avventura umana.
Romanzo rigoroso dalla geologia alla biologia e nelle curate descrizioni degli ambienti, è tuttavia percorso da un ritmo lento ma ponderato, la trama pur avventurosa è a tratti ripetitiva, la scrittura è leggera scorrevole e senza fronzoli.
Personaggi ben definiti ma piuttosto freddi, non proprio all'altezza della drammaticità di parti del racconto, trasmettono poca empatia e sono molto finalizzati al ruolo.
In conclusione un buona lettura consigliata per chi ama una fantascienza immaginifica, d’azione, avventurosa e drammatica.
 
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