Ho aspettato qualche giorno per rispondere a questo post perché volevo vedere l'effetto che faceva, e l'interesse degli utenti di Uraniamania per l'argomento.
Posso tranquillamente dire che è pari a ZERO!, io l'ho letto 4 volte, il Bibliotecario, che lo ha scritto, magari altre 3, e quindi è stato letto 35 volte (e magari qualcuno lo ha letto due volte), e nessun commento.
Questo testimonia quanto questo argomento interessi ai lettori di fantascienza almeno su Uraniamania...
Molto meglio avevo fatto io con il mio post del 28 maggio 2021, un post di critica alla deriva, gratuita secondo me, delle tematiche LGBT (ed aggiungiamo anche Q), con più di 1400 visite e 30 commenti.
Anche su Fantascienza.com che ha pubblicato ben 3 articoli, tutti assieme, sulla questione, ho visto solo un commento (positivo); grande interesse davvero!
Tornando a Uraniamania: Bibliotecario, ma mi vuoi spiegare la ragione profonda del tuo interesse all'argomento? In quest'ultimo anno hai più volte richiamato l'attenzione sulla cosa, ma perché ti interessa tanto? E perché pensi dovrebbe interessare ad altri?
Approfitto del post per chiedere,
a qualche coraggioso , se mi fa la cortesia di dirmi se il proseguo del libro “I figli del tempo” di Adrian Tchaikovsky, (bellissimo romanzo, e totalmente privo di LGBT), e cioè “I figli della caduta”, ha protagonisti e tematiche di quel tipo. Gradirei saperlo, perché, anche se ho già comprato il volume, nel caso fosse sfiorato l'argomento, almeno non lo leggerei.
Lo chiedo in modo particolare perché questo autore mi piace, ma con il suo ultimo libro “Le porte dell'Eden” è partito a razzo dalle prime pagine con le esperienze lesbiche di due minorenni, e subito a ruota con un transgender; non so cosa ci sia oltre perché mi sono fermato subito...
Quindi per favore qualcuno mi dica de “I figli della caduta”
Così, en passant, voglio farvi fare due risate sul livello di ridicolaggine raggiunto adesso dagli scrittori contemporanei, con il top del top, e cioè con Gareth L. Powell e l'ultimo libro della trilogia “Navi in guerra”. Mi sono davvero divertito a leggere i primi due libri, ed il 97% del terzo.
Pensavo; ma guarda bellini questi romanzi, non certamente capolavori, ma comunque molto divertenti ed avvincenti, e poi, contrariamente al mainstream, nessun cenno a protagonisti ed argomenti di cui sopra. Poi a poche pagine dalla fine (dopo mille pagine scritte) mi fa ridere far finta di pensare che qualcuno abbia richiamato il buon Gareth sul fatto che non avesse inserito alcunché di progressista! Ed ecco che, voilà, proprio nel mezzo di una guerra stellare supergalattica con MIGLIAIA di navi in combattimento, l'astronave principale protagonista del romanzo trova il tempo (proprio in mezzo al conflitto) di operare un protagonista per fargli cambiare sesso!
Lo fa diventare un transgender, e l'autore si premura gentilmente di avvertire il lettore, mentre l'UNIVERSO sta per finire, che sì, in quei tempi futuri distanti centinaia di anni da oggi, la cosa è più che normale.
Non so se Powell tiri davvero acqua a quel mulino, o si diverta a prendersi/ci in giro, ma di sicuro non fa un buon gioco mainstream, se ancora fra 400/500 anni ci racconta che si parla ancora di questi argomenti...
Aspetto i coraggiosi , e che nostalgia i bei tempi del Trifide e di Maxnaldo, quando Uraniamania era tutt'altro che culla del politicamente corretto...