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Discussione: I Capolavori di Maxpullo (letto 166175 volte) |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #480 data: 14 Febbraio 2012, 19:06:09 » |
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100 - Contact - Carl SAGAN (1985)Arrivare al numero 100 è una grande soddisfazione, soprattutto per i numerosi interventi e l'interesse che questa iniziativa sta suscitando (abbondantemente testimoniata dal crescente numero di "contatti"). Innanzitutto volevo ringraziare tutti quelli che, pubblicamente nel forum o con messaggi privati, hanno contribuito alla scelta del titolo per questo importante numero: non disperatevi se le vostre proposte sono state scartate, terrò senz'altro in considerazione i vostri consigli per le uscite successive e per i prossimi numeri "importanti". Come ho già detto, la coda delle pubblicazioni è lunghissima e, Maya permettendo, probabilmente non si esaurirà nel corso del 2012 C'è da dire che, nel ballottaggio finale, il romanzo di Sagan è passato avanti ad altri libri altrettanto validi principalmente per il suo potenziale impatto sul pubblico, non solo per il realismo di una storia che riesce a colpire senza troppi effetti speciali, dimostrando che la SF "scientifica" alle volte può predominare su quella più "fantastica", ma anche e soprattutto per il grande successo cinematografico dell'omonimo film firmato da Robert Zemeckis che, proseguendo la grande tradizione inaugurata da film come " Il pianeta proibito", " 2001 odissea nello spazio" e " Jurassic Park" (solo per citarne alcuni), ha contribuito ad estendere ulteriormente i confini del genere, proponendo il lavoro di Sagan ad un vasto pubblico. Per la copertina di questo numero ho scelto una appropriatissima e suggestiva immagine firmata da John Picacio, una sorta di omaggio alla protagonista della storia, mentre per la trama ho rielaborato in parte la quarta di copertina dell'edizione Bompiani. | | Al centro della storia immaginata da Sagan c'è Eleanor Arroway (Ellie per gli amici), attraente donna-scienziato da cui dipende il progetto Argus per la ricerca di segnali extraterrestri. Il sogno di Ellie è sempre stato quello di ricevere un messaggio dal cosmo e per questo sogno ella ha rinunciato praticamente a tutto. E quando dalle profondità dello spazio giungerà inatteso un messaggio proveniente dalla lontanissima stella Vega, quest'evento non rappresenterà solo la realizzazione del sogno di Ellie: il contenuto del messaggio, infatti, andrà ben oltre quelle che erano le attese e le speranze della Terra per il primo contatto con gli extraterrestri. |
Ultimi volumi pubblicati 086 - Arthur C. CLARKE & Gentry LEE - Rama II 087 - R.A. LAFFERTY - Cantata spaziale 088 - Arthur C. CLARKE & Gentry LEE - Il giardino di Rama 089 - Arthur C. CLARKE & Gentry LEE - Rama rivelato 090 - Lester DEL REY - L'undicesimo comandamento 091 - Robert SILVERBERG - Ali della notte 092 - John SLADEK - Robot fuorilegge 093 - Robert SHECKLEY - Mai toccato da mani umane 094 - Robert TINE - La moglie dell'astronauta 095 - Charles L. HARNESS - Astronave senza tempo 096 - D.F. JONES - Sarà un futuro d'inferno 097 - Tom GODWIN - Ragnarok 098 - Clifford D. SIMAK - Infinito 099 - Max EHRLICH - L'occhio gigante 100 - Carl SAGAN - Contact E dopo i "contatti" con il pianeta Y di Ehrlich ed i messaggi extraterrestri di Sagan, preparatevi agli assai più pericolosi "contatti" con le spaventose divinità del mostruoso pantheon di Howard P. Lovecraft che tornerà presto su queste pagine con una imperdibile doppia raccolta.
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #481 data: 14 Febbraio 2012, 20:10:28 » |
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hmm, a me non mi convince OT C'hanno fatto pure un film con Fluke
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« Ultima modifica: 14 Febbraio 2012, 20:12:33 di Imriel » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #484 data: 15 Febbraio 2012, 09:11:32 » |
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...Ooooh!....Finalmente è uscito il numero 100, ormai non dormivo più dalla curiosità ! E la scelta mi è piaciuta, almeno per quanto può essere piacevole un qualcosa di totalmente inaspettato. Mi sembra che si sia lasciato spazio a qualcosa che può avvicinare i non-cultori alla FS, e non una scelta solo per intenditori (io almento l'ho vista così). Bravo max!
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« Ultima modifica: 15 Febbraio 2012, 09:22:57 di AgenteD » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #486 data: 15 Febbraio 2012, 09:32:41 » |
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Condivido anch'io i giudizi positivi. Ottima scelta!
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Sto leggendo "Salvation - La rovina dei mondi" di P. F. Hamilton - U. Jumbo n. 30
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #489 data: 15 Febbraio 2012, 18:25:23 » |
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101 - Chtulhu e altri dei - Howard P. LovecraftNella prima stesura del piano di pubblicazioni previste per la collana, poi riveduta, avevo pensato di dedicare il numero 100 a Lovecraft ed avevo deciso di fare un omaggio a Fruttero & Lucentini pubblicando il libro che più di ogni altro mi aveva fatto scoprire ed amare il grande visionario di Providence e cioè la raccolta cult " I mostri all'angolo della strada". Dell'antologia curata da F&L mi era piaciuto soprattutto quel voler costruire una sorta di trama "ideale" che raccordasse i vari racconti del ciclo di Chtulhu, tracciando al contempo un parallelo con la storia biografica di Lovecraft stesso, idea realizzata magnificamente nella divertente e ben riuscita introduzione al volume intitolata "Storia delle storie di Lovecraft". Con questa uscita, spostata al numero 101 come inizio ideale di una nuova tornata di pubblicazioni, non mi prefiggo nulla di altrettanto ambizioso ed originale, ma voglio solo che la mia collana ideale non si faccia sfuggire l'occasione di ospitare, in tutto il suo malsano fulgore, quel "lutulento pantheon" di divinità nate dalla fantasia di HPL, nessuno escluso. Questa straordinaria maxi-antologia che ho immaginato si suddivide in due volumi: il primo, che presentiamo oggi, è quello più prettamente "fantascientifico", quello cioè dedicato alle spaventose creature aliene che Lovecraft immaginò essere le nostre divinità del passato, divinità destinate un giorno (speriamo il più tardi possibile) a tornare sulla Terra per reclamare quello che è loro di diritto. Come copertina del volume ho scelto una impressionante immagine di Chtulhu, opera di Michael Kormarck, mentre per la quarta di copertina ho tentato di scrivere io stesso qualcosa di appropriato, parafrasando la celebre introduzione dei maestri Fruttero & Lucentini a " I mostri all'angolo della strada". | | Nel corso della sua breve (e frustrante) carriera letteraria, Lovecraft è riuscito a costruire, storia dopo storia, una sorta di terrificante Pantheon di mostruose divinità. Eterni ed incorruttibili perchè formati da una materia talmente corrotta da non permettere ulteriori putrefazioni, onnipotenti e ubiqui perchè appartenenti ad uno spazio pluridimensionale, spaventosamente alieni perchè provenienti dalle galassie più remote, gli dei lovecraftiani rappresentano la negazione assoluta del manicheismo perchè tutti indistintamente sono malvagi e crudeli. Il loro avvento (o ritorno) sarà accompagnato da spaventose visioni e solo alcuni uomini particolarmente sensibili (e particolarmente sfortunati) riusciranno a scorgere i segni di un loro imminente ritorno, anche se difficilmente potranno fare qualcosa per evitarlo. "Esseri mostruosi vegliano e sognano nelle profondità delle loro dimore", ci avverte Lovecraft, e prosegue: "E la rovina si sta infiltrando nelle ignare città degli uomini". Come dargli torto? In questa antologia sono presentati tutti i racconti di Lovecraft del celebre "Ciclo di Chtulhu" e tutti i suoi racconti a sfondo più "fantascientifico", inclusi quelli scritti in collaborazione con altri autori. |
E, naturalmente, visto che questa raccolta non esiste, eccovi l'indice del volume. Titolo | Titolo originale, anno | Dagon | Dagon, 1917 | Il richiamo di Chtulhu | The Call of Chtulhu, 1928 | La città senza nome | The Nameless City, 1928 | Colui che sussurrava nel buio | The Wisperer in Darkness, 1931 | La maschera di Innsmouth | The Shadow Over Innsmouth, 1931 | L'orrore di Dunwich | The Dunwich Horror, 1929 | Il colore venuto dallo spazio | The Colour Out of Space, 1927 | La maledizione di Yig | The Curse of Yig, 1928 (in collaborazione con Zealia Bishop Brown) | L'orrore sotto il tumulo | The Mound, 1929 (in collaborazione con Zealia Bishp Brown) | L'orrore nel museo | The Horror in the Museum, 1933 (in collaborazione con Hazel Heald) | Dall'abisso del tempo | Out of Aeons, 1933 (in collaborazione con Hazel Heald) | L'ombra calata dal tempo | The Shadow Out of Time, 1935 | Sotto le piramidi | Under the Pyramids, 1924 (per conto di Harry Houdini) | Nyarlathothep | Nyarlathotep, 1920 | L'abitatore del buio | The Haunter of the Dark, 1935 |
Ultimi volumi pubblicati 087 - R.A. LAFFERTY - Cantata spaziale 088 - Arthur C. CLARKE & Gentry LEE - Il giardino di Rama 089 - Arthur C. CLARKE & Gentry LEE - Rama rivelato 090 - Lester DEL REY - L'undicesimo comandamento 091 - Robert SILVERBERG - Ali della notte 092 - John SLADEK - Robot fuorilegge 093 - Robert SHECKLEY - Mai toccato da mani umane 094 - Robert TINE - La moglie dell'astronauta 095 - Charles L. HARNESS - Astronave senza tempo 096 - D.F. JONES - Sarà un futuro d'inferno 097 - Tom GODWIN - Ragnarok 098 - Clifford D. SIMAK - Infinito 099 - Max EHRLICH - L'occhio gigante 100 - Carl SAGAN - Contact 101 - Howard P. LOVECRAFT - Chtulhu e altri dei E nel supplemento trovate il naturale "complemento" al Lovecraft fantascientifico, con una collezione davvero imperdibile dei suoi racconti più spaventosi.
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #492 data: 15 Febbraio 2012, 19:11:43 » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #494 data: 15 Febbraio 2012, 21:44:37 » |
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Citazione da: Notman il 15 Febbraio 2012, 18:32:47
Ottima scelta di racconti, personalmente ho adorato "L'orrore sotto il tumulo" (nella mia edizione Newton & Compton tradotto semplicemetne come "il tumulo") e "L'orrore di Dunwich" , però non sono mai mai mai riuscito a collegare HPL alla fantascienza, mi da un altro sapore.. non so proprio spiegare!
| Il mio preferito da sempre è " Il colore venuto dallo spazio". Difficile trovare qualcosa di più alieno e fantascientifico di un colore che non appartiene allo spettro conosciuto e che semina il terrore nelle campagne agitandosi come uno spettro. Ti do atto che l'accostamento di Lovecraft alla fantascienza possa sembrare un po' una forzatura, ma se intendiamo la fantascienza in modo un po' più allargato e facciamo un po' di attenzione alle storie che lui ci racconta, ci accorgiamo che gli elementi fantascientifici ci sono tutti. Innanzitutto le creature aliene, mostri e divinità varie, titaniche, spietate, spesso in grado di assoggettare telepaticamente le loro vittime o addirittura di trasferirsi nei loro corpi muovendosi nel tempo e nello spazio. Poi c'è il concetto di spazio multidimensionale: non ci sono viaggi nell'iperspazio, ma le dimensioni in cui si muovono i vari Yog-Sothoth e Azathoth sono a noi (fortunatamente) sconosciute e certamente superiori alle tre in cui siamo abituati a muoverci. Al proposito è da tener presente che Lovecraft ha scritto la maggior parte dei suoi capolavori prima del 1935, quando ancora i vari Brown e Simak non avevano ancora scritto nulla di significativo e non mi sento di escludere del tutto una sua eventuale influenza su alcuni autori successivi (anche non dichiaratamente suoi epigoni come Leiber) L'impressione che ho io, in definitiva, è che il grande visionario di Providence abbia usato "ante-litteram" alcuni elementi di cui in seguito si sarebbe impossessata la fantascienza classica cui siamo abituati. E' vera fantascienza? Io, come curatore, la risposta già l'ho data: se ho accolto i romanzi di Verne senza troppi problemi non posso che fare altrettanto per gli scritti di Lovecraft.
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