Leggendo l'ultimo splendido romanzo di Tullio Avoledo,
Come navi nella notte, un noir ambientato in un Italia postpandemica del prossimo futuro, mi sono felicemente imbattuto, nel sesto capitolo, in una citazione a Urania.
Queste le parole che Avoledo mette in bocca al protagonista, un ex poliziotto ora romanziere, Marco Ferrari:
"...la seconda è un vecchio racconto di Urania, dove la Terra viene colpita da un terribile carestia e a un certo punto c'è questo posto che dicono sia un centro di raccolta e soccorso, e per arrivare all'infermeria devi percorrere un corridoio costeggiato da una recinzione; solo che alla fine, invece di un ospedale, c'è una fossa comune, e un uomo armato di mazza che ti aspetta sul bordo..."

Inutile dire qui quanto la cosa mi abbia fatto piacere, (e quanto mi piacerebbe leggere un romanzo di fantascienza del nostro sulle pagine di Urania o su un bel Jumbo )
ma qui oltre a far presente la cosa, vorrei porre la fatidica domanda: A quale racconto e su quale Urania, Marco Ferrari si riferisce?
Ansible questo è pane per i tuoi denti

Tramite l'impagabile Dario Tonani, che qui ringrazio pubblicamente, siamo riusciti a chiedere direttamente a Tullio Avoledo.
Avremo presto risposta certa.
Di sicuro è una citazione reale, che quando sarà confermata, e qui svelata, in molti si domanderanno come hanno fatto a non arrivarci

Boh

Citazione da: zecca_2000 il 01 Novembre 2021, 20:43:53

Citazione da: ciccio il 01 Novembre 2021, 20:23:24 Io ci provo   La morte dell'erba Quoto ciccio

Aggiornamento,
Tullio Avoledo dice di ricordarsi di aver citato un brano di Morte dell'erba.
E ha promesso di controllare.
Ma al momento da una verifica incrociata da parte di Ansible e mia, il brano citato non è saltato fuori dal romanzo di  John Christopher, Urania 476.
La caccia continua