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Discussione: vado controcorrente... (letto 3553 volte) |
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Re:vado controcorrente... « Rispondi #1 data: 07 Giugno 2013, 22:42:58 » |
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Citazione da: Dexter Ward il 07 Giugno 2013, 19:57:33
Ho appena finito di leggere il tanto decantato "La porta sull'estate" di Heinlein (che tra l'altro è uno dei miei autori preferiti) ma, sinceramente, non mi ha acchiappato un gran che... si parla di viaggi nel tempo solo a partire da pag. 75 e le trovate "speciali" sono veramente poche... mah!
| Concordo. La porta sull'estate è un mezzo juvenile, scritto appunto nel cosiddetto "middle period" di RAH, quando cioè produceva opere più impegnate ma stava ancora scrivendo per i ragazzi. Il romanzo fu scritto in parallelo con Stella Doppia (IMHO di gran lunga migliore, più duro e teso, un'opera molto più matura), ambedue furono serializzati nel 1956 e apparvero in forma completa nel 1957. Un saluto da ansible
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Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo (G.Rodari) |
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Re:vado controcorrente... « Rispondi #3 data: 08 Giugno 2013, 10:27:27 » |
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Citazione da: Lupo dei Cieli (VinMar)alias Proff. Sassaroli il 08 Giugno 2013, 09:17:05 De gustibus... mi spiace per voi.
| Vin, attendevo il tuo commento...! Capisco e rispetto i commenti un pò disillusi (effetto forse anche dei molti post positivi) o più distaccati: io l'ho letto e pprezzato con occhi "ingenui", nella sua accezione più pura, accettando la prima parte preparatoria (concordo, più debole e meno affascianante), quasi una biografia che non preannuncia molto di quanto accadrà. e godendomi lo svolgersi della trama sempre più affascinante verso il finale. Da un punto di vista critico, credo che occorra considerare l'età che ha il romanzo e i tempi in cui è stato scritto, per apprezzarlo meglio: il confronto con opere più moderne potrebbe altrimenti non reggere, anche se l'interccio temporale, proprio perchè non pre-annunciato, risulta alla fine sorprendente e perfetto! Ma da un punto di vista emozionale, mi ha dato ancora di più: mentre vivevo un senso di ingiustizia, di astio e di panico nei confronti delle vicissitudini che travolgono il protagonista, rimasto senza nulla prima e ancor di più dopo il suo risveglio, la sua pacatezza nell'approccio alla vita, in qualche modo certo di trovare la "sua porta nell'estate" mi ha affascinato moltissimo e mi ha trasferito una serenità che spesso sembra mancarci nello stress della vita quotidiana. Insomma, al di là del gatto Pete (per tutti i "felinofili"), col peso degli anni, ci ho trovato tutti gli elementi della narrativa (di evasione) che appassionano molti di noi.
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Re:vado controcorrente... « Rispondi #5 data: 08 Giugno 2013, 10:54:29 » |
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Io non definirei "La porta sull'estate" come un capolavoro. E certamente ci sono lavori di Heinlein ben più importanti, maturi, impegnati...solidi !
Eppure personalmente ho dato 8 su 10 a "La porta sull'estate"; perchè?
Intanto c'è il piacere della lettura: lo stile di Heinlein è superiore, come ho gia detto altrove questo romanzo è davvero gradevole, soddisfacente, tutto "rotondo" ... come una gran bella bevuta di acqua fresca e liscia da una bottiglia di vetro, quando sei assetato. E poi ci sono i viaggi nel tempo, la possibilità di universi paralleli (e come diceva Den Heb, siamo nel 1956) ed il "thriller". Il tutto è condito di poesia. Come poetico è il finale. "La porta sull'estate" mi fa sempre pensare ad un romanzo di Bradbury ( "L'estate incantata", che è superiore al romanzo di Heinlein e che è uscito nel '57...stesso anno) col quale ha molti punti di contatto.
Non un capolavoro, ma un bellissimo romanzo ...
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Re:vado controcorrente... « Rispondi #11 data: 08 Giugno 2013, 23:01:41 » |
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Citazione da: Dexter Ward il 08 Giugno 2013, 20:28:09 scusate, cari amici, ma "premettere" che il valore di un romanzo dipenda anche e soprattutto da "quando" è stato scritto e "a che età si è letto" pregiudichi e metta in dubbio di per sè il valore dello stesso... in più mi verrebbe da dire: i romanzi di fantascienza dovrebbero riportare una data di scadenza???
| Dexter, Miles, lungi da me le polemiche su queste tematiche delle età dei libri e dei lettori, ma non esagererei: personalmente intendevo solo che contestualizzare un minimo, con buon senso, forse aiuta a inquadrare meglio un autore ed una lettura, potendoli farli apprezzare in maniera più consapevole, anche dopo i 12 anni. E' lo stesso approccio con cui leggiamo Verne, ascoltiamo musica classica o guardiamo un film muto di Chaplin - se ci piacciono. Quello che (sonno permettendo), userò per gauradrmi il capolavoro di Méliés domenica notte, senza paragonarlo con Star Wars III o criticarlo per gli effetti speciali non degni di Lucas. Ben diverso è il discorso dei gusti, e infatti non tutti apprezziamo Verne, musica barocca o Chaplin: si possono assaggiare, poi se non piacciono si passa ad altro. Non criticherò mai chi preferisce letteratura moderna o all'avanguardia, anche se ovviamente anche oggi ci sono bei libri e robaccia: insomma, non ne farei un problema di età. Comunque, al di là dell'approccio storico e delle classifiche ufficiali o personali, un libro deve coinvolgerci e lasciarci qualcosa: quel libro con me lo ha fatto e oltre a riconoscergli un valore storicamente importante, continuerei a consigliarlo emotivamente per il bel ricordo che mi ha lasciato.
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Re:vado controcorrente... « Rispondi #12 data: 09 Giugno 2013, 09:53:00 » |
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Un "Capolavoro" che andrebbe letto entro i 12 anni sarebbe un ben misero capolavoro, anzi un NON-capolavoro. Tranne che non si parli di libri scritti appositamente per ragazzi, la letteratura è una , dalle mille facce ma una: se è un capolavoro "Ubik" allora deve poter stare sul piano di tutti gli altri capolavori: deve stare sullostesso piano di "Mattatoio 5", de "I fratelli karamazov", de "Le anime morte", de "Il lungo addio", de "Il fu Mattia Pascal" e de "I nostri antenati", di "Moby Dick" e "Le avventure di Huckelberry Finn", di "Alice nel paese delle meraviglie" ed "I viaggi di Gulliver" ... e cosi via.
Se per apprezzarlo devi leggerlo da ragazzino allora è un libro per ragazzini...MOLTO diverso dal capolavoro.
Io "La porta sull'estate" l'ho letto un anno fa circa (e sono un padre di famiglia) e questo non mi ha tolto il gusto della lettura...anzi: valutarlo con un 8 vuol dire che, seppure non lo ritenga un capolavoro, sta tra le cose più belle lette nella mia vita.
Dire che Verne va letto da ragazzini, scusate ma.... è una stupidaggine mostruosa! Il piacere di leggere un romanzo di Verne non è descrivibile se non con aggettivi approssimativi, gli stessi che ho usato per descrivere questo romanzo di Heinlein: il piacere della lettura....Verne rientra tra quelli autori che ti riconciliano con la lettura e col mondo. Ed Heinlein può tenergli certo compagnia. Certo un romanzo va contestualizzato e visto in ottica storica, non si piò non tenere conto di quando e perchè/come è stato scritto. Provate a dire alla generazione dei nostri nonni e bisnonni che Verne è letteratura da ragazzini... provate !
Che poi un romanzo può non piacere, e può non piacere Verne o "La porta sull'estate" è SACROSANTO. I gusti sono gusti, per carità! A me viene l'orticaria a sentir dire che quel simpatico libretto, "Guida" con asciugamano e 42, è un capolavoro...come dire che Banfi è un attore geniale.... ma ripeto, i gusti sono gusti e no si discutono..... ci si confronta, perchè CI SI DEVE CONFRONTARE, ma ognuno ha il sacrosanto diritto di avere la sua idea ed esporla.
Qualcuno dice ed ha detto che certi romanzi darebbero più piacere se letti da ragazzini...lo si diceva anche per Van Vogt. Io dico: amo Van Vogt, uno dei miei preferiti, ed il mio primo Van Vogt l'ho letto a 31 anni....l'ultimo 10 giorni fa. E se in Francia Van Vogt è quello che è qui in Italia Asimov...allora nella precedente asserzione ci deve essere qualcosa che non va, oppure andrebbe presa per quella che è: la visione delle cose di una singola persona, sacrosanta ma non generalizzabile, condivisibile ma che non deve diventare LO STANDARD.
Quindi direi: per apprezzare certi romanzi bisogna sapersi staccare dalla razionalità (ed a volte dal grigiore) della vita adulta, dalla implacabile freddezza delle nostre menti deduttive ed intrasigenti... ritrovare un pò della spensieratezza e della credulità, della voglia di volare tipica dei bambini. Saper trascendere come fanno i bambini, senza l'uso di droghe (scorciatoia dei grandi). Ma questo è profondamente diverso dal fatto di dire "va letto da piccoli".
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« Ultima modifica: 09 Giugno 2013, 09:53:44 di Arne Saknussemm » |
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Re:vado controcorrente... « Rispondi #13 data: 09 Giugno 2013, 10:58:28 » |
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Citazione da: Arne Saknussemm il 09 Giugno 2013, 09:53:00 Un "Capolavoro" che andrebbe letto entro i 12 anni sarebbe un ben misero capolavoro, anzi un NON-capolavoro. Tranne che non si parli di libri scritti appositamente per ragazzi, la letteratura è una , dalle mille facce ma una: se è un capolavoro "Ubik" allora deve poter stare sul piano di tutti gli altri capolavori: deve stare sullostesso piano di "Mattatoio 5", de "I fratelli karamazov", de "Le anime morte", de "Il lungo addio", de "Il fu Mattia Pascal" e de "I nostri antenati", di "Moby Dick" e "Le avventure di Huckelberry Finn", di "Alice nel paese delle meraviglie" ed "I viaggi di Gulliver" ... e cosi via.
Se per apprezzarlo devi leggerlo da ragazzino allora è un libro per ragazzini...MOLTO diverso dal capolavoro.
Io "La porta sull'estate" l'ho letto un anno fa circa (e sono un padre di famiglia) e questo non mi ha tolto il gusto della lettura...anzi: valutarlo con un 8 vuol dire che, seppure non lo ritenga un capolavoro, sta tra le cose più belle lette nella mia vita.
Dire che Verne va letto da ragazzini, scusate ma.... è una stupidaggine mostruosa! Il piacere di leggere un romanzo di Verne non è descrivibile se non con aggettivi approssimativi, gli stessi che ho usato per descrivere questo romanzo di Heinlein: il piacere della lettura....Verne rientra tra quelli autori che ti riconciliano con la lettura e col mondo. Ed Heinlein può tenergli certo compagnia. Certo un romanzo va contestualizzato e visto in ottica storica, non si piò non tenere conto di quando e perchè/come è stato scritto. Provate a dire alla generazione dei nostri nonni e bisnonni che Verne è letteratura da ragazzini... provate !
Che poi un romanzo può non piacere, e può non piacere Verne o "La porta sull'estate" è SACROSANTO. I gusti sono gusti, per carità! A me viene l'orticaria a sentir dire che quel simpatico libretto, "Guida" con asciugamano e 42, è un capolavoro...come dire che Banfi è un attore geniale.... ma ripeto, i gusti sono gusti e no si discutono..... ci si confronta, perchè CI SI DEVE CONFRONTARE, ma ognuno ha il sacrosanto diritto di avere la sua idea ed esporla.
Qualcuno dice ed ha detto che certi romanzi darebbero più piacere se letti da ragazzini...lo si diceva anche per Van Vogt. Io dico: amo Van Vogt, uno dei miei preferiti, ed il mio primo Van Vogt l'ho letto a 31 anni....l'ultimo 10 giorni fa. E se in Francia Van Vogt è quello che è qui in Italia Asimov...allora nella precedente asserzione ci deve essere qualcosa che non va, oppure andrebbe presa per quella che è: la visione delle cose di una singola persona, sacrosanta ma non generalizzabile, condivisibile ma che non deve diventare LO STANDARD.
Quindi direi: per apprezzare certi romanzi bisogna sapersi staccare dalla razionalità (ed a volte dal grigiore) della vita adulta, dalla implacabile freddezza delle nostre menti deduttive ed intrasigenti... ritrovare un pò della spensieratezza e della credulità, della voglia di volare tipica dei bambini. Saper trascendere come fanno i bambini, senza l'uso di droghe (scorciatoia dei grandi). Ma questo è profondamente diverso dal fatto di dire "va letto da piccoli".
| STRA - QUOTO TUTTO!!! La passione per questa "Letteratura di evasione" a volte vuole anche dire distaccarsi da quel tono si seriosità imperturbabile e austerità formale da cui oggi siamo circondati: senza per questo distaccarsi da un approccio maturo, intelligente e consapevole,a me piace molto tornare a fare qualche piccolo viaggio in mondi/tempi un pò più "puri" e "ingenui" (ripeto, in senso naturale e positivo), guardando anche con occhi e sentimenti di bambino e lasciandosi trasportare dal piacere della lettura che imprimono un segno ed un ricordo di valore. Poi restano da una parte i giudizi critici, magari anche più freddi e razionali, e i giudizi di gusto personale: importanti sia i primi, che lasio agli esperti, sia gli ultimi che rappresentano ogni persona e la sua imprescindibile libertà di giudizio ed espressione. Dexter, non è un accanimento contro un tuo parere "contro-corrente" nei confronti del libro o, peggio, di un approccio alla lettura. Anzi mi fa sempre piacere leggere pareri e interpretazioni diverse rispetto alla mia o a quelle che vanno per la maggiore: arricchiscono, offrono chiavi di lettura costruttive e spesso aiutano a valutare le cose in modo più oggettivo. Per questo ti ringrazio di aver espresso la tua opinione anche "fuori dal coro", beccandoti anche qualche risposta a difesa di un libro amato da molti. Sapessi quanta fatica faccio io, l'ho già confessato, con autori come Ballard o Watson, spesso osannati per un valore artistico e di contenuto profondo (?) che sicuramente c'è anche, ma che talvolta proprio non digerisco o semplicemente non è quello che cerco in un libro di fs!!! Per fortuna siamo diversi, ed ognuno può trovare nello sterminato universo di questo genere ciò che più lo convince e affascina, condividendo e discutendo con gli altri le proprie sensazioni: questo credo che resti una delle opportunità e del valore anche di questo forum. Quindi grazie per i tuoi commenti e, visto che forse abbiamo gusti diversi, cercerò di seguire qualche tuo commento a libri/autori che ti piacciono, per magari arricchire il mio orizzonte con nuove prospettive di lettura. A presto!
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Re:vado controcorrente... « Rispondi #14 data: 09 Giugno 2013, 13:07:42 » |
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Citazione da: waferdi il 08 Giugno 2013, 12:51:59 Averlo letto un paio d'anni dopo l'uscita, all'epoca dei primi amori (reali e fantascientifici), era veramente un'altra cosa: un capolavoro. Oggi, smaliziati e disillusi, non porta alle stesse considerazioni dell'epoca che fu. Immergetevi nei ricordi dei vostri 16 anni e pensate a come erano le cose a quei tempi, e se li ricordate con nostalgia questo è il libro che fa per voi. w.
| E' tutti qui! Per apprezzare alcune opere è necessario ritrovare il candore dell'adolescenza, riattivare la capacità di stupirsi, di sgranare gli occhi, e la mente. Come in "Mondi Senza Fine"...
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"abbiamo tutti la nostra macchina del tempo. per andare nel passato: i ricordi. e nel futuro: i sogni" (The Time Machine) |
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