|
ATTENDERE...Ricerca Collane in corso...
Pagine: [1] 2
|
|
|
Autore |
Discussione: L'Horror e l'Unità d'Italia (letto 4573 volte) |
| |
dhr
|
|
L'Horror e l'Unità d'Italia « data: 09 Settembre 2010, 22:12:33 » |
|
Ci si prepara ai solenni festeggiamenti del 2011 per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Oggi per la verità c'è nell'aria un certo "revisionismo", che dipinge il Risorgimento in modo molto diverso dai libri di scuola. Beh, il "revisionismo" è cominciato molto presto: il giorno dopo l'Unità! Ad attaccare ferocemente l'Italia Unita, sonnolenta, imborghesita, ingiusta, maneggiona, bancarizzata e ipocrita, furono i poeti del primo movimento letterario di avanguardia nato sul nostro suolo: la Scapigliatura. Oltre agli "orrori" della società, gli Scapigliati - molti dei quali erano alcolizzati o drogati; vari di loro si suicidarono - descrissero tutto ciò che suscitava disgusto nella mentalità perbenista: le dissezioni anatomiche, i cadaveri, gli incubi, la pazzia...
In pratica, è l'unico caso di POESIA HORROR in Italia. O meglio, molti singoli poeti hanno affrontato (vedi Torquato Tasso) e affrontano ancora oggi questi temi, ma gli Scapigliati sono stati gli unici a farlo in modo sistematico, come "scuola". Come si vedrà negli esempi riportati. I loro modelli erano i "poeti maledetti" francesi e Edgar Allan Poe. Esaltavano la scienza moderna, e allo stesso tempo ne avevano paura. Nei loro versi ancora un po' ottocenteschi, ma già guarniti di parole modernissime, si affacciano vampiri, fate, ghoul, dinosauri, spettri, mostri.
Il testo di riferimento è: La poesia scapigliata, a cura di Roberto Carnero, BUR.
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
dhr
|
|
Re:L'Horror e l'Unità d'Italia « Rispondi #1 data: 09 Settembre 2010, 22:23:50 » |
|
EMILIO PRAGA A un feto
Là nel Museo, fra i poveri avanzi imbalsamati che, all'ospedal dal medico a lungo corteggiati, e agli abbietti cadaveri rapiti ed alla croce, la scienza feroce ai posteri serbò;
fra il torso di un ginnastico e una mesta vetrina dove la mano infusero [ = collocarono] di un'etica [ = tisica] bambina, vidi una cosa orribile, vidi di un uomo il feto; quella tomba d'aceto un canto mi cercò.
[...]
Questo, ironia satanica, due cuori ha chiusi in petto, e accanto a lui, crisalide di non terreno affetto, un corpicin di femmina, stipato di mammelle, perde la lunga pelle che l'acido succhiò.
[...]
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
| |
dhr
|
|
Re:L'Horror e l'Unità d'Italia « Rispondi #3 data: 10 Settembre 2010, 13:02:03 » |
|
EMILIO PRAGA Un frateChe fantasima d'abate ho scontrato stamattina, sul sentier della collina! [...] Tra una pelle liscia, gialla, scintillavan, come faci [ = fiaccole], occhi ceruli e rapaci, segno questo che non falla; ed il naso uscia schiacciato monco, nero, raggrinzato [...] Avignone, maggio 1858
Manco a farlo apposta, al Palazzo dei Papi di Avignone è attualmente visibile un allestimento molto "scapigliato". Sembra di stare a Innsmouth. [clicca]
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
| |
| |
dhr
|
|
Re:L'Horror e l'Unità d'Italia « Rispondi #6 data: 10 Settembre 2010, 22:37:56 » |
|
Autobiografia in chiave fantasy, ma tragica (Praga morirà di lì a poco, a 36 anni).
EMILIO PRAGA A mia madre
Madre, narrartela vorrei la storia, ma è fumo, è nebbia nella memoria.
Storia di grandini e di vendemmie, storia di lagrime e di bestemmie:
frutto vermiglio, succo letale, cloaca, empireo di branche [ = artigli] e d'ale;
è piena d'angeli, piena di streghe, di geroglifici, d'alfe e di omeghe.
[...]
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
dhr
|
|
Re:L'Horror e l'Unità d'Italia « Rispondi #7 data: 11 Settembre 2010, 18:10:44 » |
|
Contro gli scempi urbanistici. E mica si riferisce al solito Meridione...
ARRIGO BOITO Case nuove
Zappe, scuri, scarpelli, arieti, martelli, istrumenti di strage e di ruina, l'impero è vostro! O tempi irrequieti! L'umanità cammina ratta così che par sovra una china. Sorge ogni giorno qualche casa bianca grave di fregi vieti. [ = decorazioni orribili] Scure, zappe, arieti, smantellate, abbattete, e gaia e franca suoni l'ode alla calce e al rettifilo! Piangan pure i poeti. [...]
1866, Milano
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
dhr
|
|
Re:L'Horror e l'Unità d'Italia « Rispondi #8 data: 11 Settembre 2010, 20:13:13 » |
|
ARRIGO BOITO A una mummia
[...]
Tu, nata al sole, al fulgido sole del tuo deserto, al soffio ardente e libero d'un orizzonte aperto, tu non pensavi, un giorno, nel gel d'un aer piorno [ = umido], d'esser messa in vetrina da una gente latina.
[...]
Oggi, depositario di tanta erudizione, pianta bottega e cattedra un lurco [ = avido] cicerone che ti narra all'inglese (pur ch'e' paghi le spese) storpiando i nomi (o scherno!) del tuo parlar materno.
[...]
Ma un dì verrà, novissimo, che in una cupa valle cadrem, tremanti, pallidi, coi nostri errori a spalle, e sentirem la tromba che spezzerà ogni tomba. Mummia, quella mattina romperai la vetrina.
Torino, Museo Egizio, 1862
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
dhr
|
|
Re:L'Horror e l'Unità d'Italia « Rispondi #9 data: 12 Settembre 2010, 09:41:18 » |
|
ARRIGO BOITO Georg Pfecher
[...]
Forse una ragna pendula fra due cippi romani ti rivelò il miracolo dei ponti americani, forse per l'aura bruna vedendo errar la luna divinasti l'incauta magia dell'aeronauta.
[...]
In giro per Ratisbona (Regensburg), il poeta nota il sepolcro di uno sconosciuto frate del XVI secolo, e comincia a chiedersi: chissà che tipo era? un umile scribacchino o un genio incompreso? Forse era un Leonardo da Vinci in erba: gli bastava guardare il cielo per già immaginare l'"aeronauta", la mongolfiera. Oppure, osservando una ragnatela, comprendeva il principio ingegneristico dei ponti ultramoderni... E qui a essere profetico è Boito, perché anticipa la stupenda scienza attuale della Bionica (lo studio delle strutture naturali per farne applicazioni tecnologiche).
Da qualche parte, a Ratisbona, sarà ancora visibile la tomba del "famoso ignoto" Georg Pfecher...
|
|
Loggato |
|
|
|
|
| |
| |
| |
| |
| |
|
|
|
| |