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Discussione: 70° di Urania. Settanta anni di Critici invidiosi e rancorosi (letto 922 volte) |
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70° di Urania. Settanta anni di Critici invidiosi e rancorosi « data: 05 Febbraio 2022, 14:20:34 » |
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Cari critici, ve lo dico forte e senza possibili fraintendimenti: basta, ci avete stancato! Rassegnatevi, Urania compie 70 anni di pubblicazioni ininterrotte, gode di ottima salute, pubblica ottima fantascienza, vende bene e sarà ancora in vendita in edicola o in libreria ancora per molti anni. Fatevene una ragione e vivete la vostra vita con meno frustrazione e rancore. Ormai siamo arrivati al 70° Anniversario della storica testata Urania. Un amico stamani mi ha invitato a leggere l'ennesimo pezzo critico nei confronti di tutto quello che è, e gravita intorno al mondo "Urania". Urania con Corriere e Gazzetta: ne vale la pena? di tal Antonio Dini sulla rivista online Fumettologica. Dopo la lettura di questo pezzo, mi son detto basta. Ma chi è questo Solone, gran esperto, Antonio Dini? Sa minimamente di cosa parla per permettersi di giudicare? di pontificare su cosa e come? "... Nessuno che io sappia ha contato quante sono le pubblicazioni di Urania in tutto, ma sono decisamente tante, se contiamo che la serie principale è arrivata a quota 1698 numeri questo gennaio, mentre Urania Collezione è 228, Urania Millemondi (nuova serie) a 91 e la neonata Urania Jumbo (evoluzione di Urania numeri speciali) a 27 "...Che io sappia... ecco partiamo subito male, se non si sanno certe cose meglio stare zitti ed informarsi. Le pubblicazioni di Urania e di tutte le testate ad essa legate sono alla data di oggi 2759. Ecco fatto, un dato oggettivo e preciso Sig. Dini, ci vogliono due minuti a fare i conti, e cinque per reperire i dati. "...Tutta questa abbondanza di volumi in realtà rappresenta un numero minore di storie (romanzi e racconti), perché Mondadori da sempre ha l’abitudine di ristampare storie vecchie, che peraltro spesso erano tagliate per adattarsi al formato da rivista da edicola della pubblicazione. Un po’ come il doppiaggio nei film e nelle serie americane, che nel tempo abbiamo visto essere ben fatto ma manipolatorio nei confronti del testo. Qui, negli ultimi anni, c’è stata anche un’abbondante polemica..."Ma davvero? Che gran scoperta! incredibile Sig.Dini mi complimento. Ora però mi può gentilmente chiarire quali sono le case editrici italiane, comprese quelle di fumetti, dalla lunga storia editoriale come quella di Mondadori che nelle proprie collane non abbiano ristampato i titoli di maggior successo? "... Abbondante polemica...", vada a vedere quali sono state le politiche editoriali in Italia nel famoso periodo dei "Tagli". Se non fosse stato per Urania, quale e quanta Fantascienza sarebbe arrivata nel nostro Paese e a che prezzi, con quale copertura nazionale. Facile a posteriori creare " un'abbondante polemica", certamente quelli come lei, e tutti i creatori di polemica, avrebbero fatto meglio, ed è da questo presupposto, immagino, che si genera tutto questa invidia che traspare dalle vostre parole. "...Urania però ha anche la particolarità di non essere una serie monografica scritta da un singolo autore, ma è di per sé una rivista, cioè una serie di compilation di opere varie..."Meglio sorvolare su certe banalità che offendono l'intelligenza dei lettori. "...Franco Forte questa scelta l’ha fatta, coerente con il veicolo e l’obiettivo della pubblicazione, ma che solleverà molte critiche (e già qualcosa si sta muovendo in rete, infatti)..."Ma critiche da chi? quelli come lei? Questa scelta è per far conoscere Urania a nuovi lettori, ad invogliarli e incuriosirli, non è rivolta a chi già abitualmente già acquista e legge Urania. "...Era anche impossibile concentrarsi su un filone fortemente autoriale, e la fantascienza in edicola è da sempre piagata dal fatto che i romanzi da decenni vengono prodotti in trilogie, serie e cicli, rendendone difficile la serializzazione (per pubblicare un ciclo di dieci romanzi bisogna “bloccare” dieci mesi di collana, ad esempio). Ma scegliere qualcosa di meno schizofrenico e probabilmente legato principalmente alla disponibilità dei diritti di ristampa (cioè quelli più a buon mercato per l’editore) forse era possibile..."...continuiamo a leggere sciocchezze tanto per allungare l'articolo. Ma lei rilegge quello che scrive? si rende conto di cosa sta dicendo? Si rende conto che dall'esempio che esplicita, si evince che non ha la minima idea di che cosa sta parlando? "...Ci sono pezzi monchi di trilogie e serie, mancano autori famosi e invece ne sono inseriti altri minori, incluso un po’ di fantasy. Nel complesso la selezione fatta presenta una serie di cui è difficile immaginare il senso per un appassionato che abbia intenzione di leggere qualcosa di organico e organizzato in modo coerente..."Come sarebbe potuto essere diverso potendo scegliere solo 25 titoli su un paio di migliaia a disposizione? Si è scelto titoli col più ampio spettro possibile di declinazioni, per venire incontro al più vasto possibile numero di potenziali lettori. Le dovrebbe essere un concetto semplice da capire. Non è nell'intenzione del curatore di questa operazione venire incontro all'appassionato che vuol leggere un qualcosa di organico e organizzato. Quanto lei afferma è fazioso, non veritiero e detto al solo scopo polemico. "...per mettere in casa un metro lineare di carta... Per i romanzi in quanto tali, poca roba. Se l’obiettivo è il piacere della lettura, quel che c’è di nuovo non ha quasi mai una collocazione organica e ha poco senso..."Ecco anche qui parla per parlare, la matematica e la geometria non devono essere proprio il suo forte. Per il resto, almeno il buon gusto di tacere sui suoi gusti personali. Lei definisce poca roba Clarke, Asimov, Bradbury, Simmons, Gibson, Mathenson, Simak, offendendo così tutti i lettori di Fantascienza. Spero veramente per lei che le sia stato affidato la scrittura di questo pezzo senza verificare se lei ne avesse avuto la competenza per scriverlo. Se così non fosse ci sarebbe da preoccuparsi. "...La scelta di organizzare così la collana è stata netta e chi l’ha fatta sapeva di provocare dibattito e passioni contrastanti oltre a critiche serrate fra gli appassionati. È a mio avviso anche una scelta debole, cioè poco coraggiosa e retroguardista. Senza contare che la minoranza più rumorosa in rete è quella degli appassionati, che da sempre hanno gusti terribili ma che alla fine sono rimasti i lettori di Urania e che questo tipo di piatto non lo gradiscono...."E siamo arrivati ai giudizi del Signor so tutto io e alle offese gratuite rivolte ai bistrattati lettori di Urania ed ai loro gusti. Ormai sono stanco anche di ribattere. Le dico solo: "ma mi faccia il piacere di andare... " "...Mondadori lo sa, e prova a compensare con i Draghi da libreria e i Jumbo da edicola che propongono adesso mensilmente i libri contemporanei in formato mammut. Ma anche qui, dopo un certo coraggio, si sta segnando il passo con scelte di retroguardia e un generale e preoccupante calo di qualità delle edizioni. Il problema è la mancanza di risorse, con tutta probabilità...."Mi faccia capire bene. La pubblicazione in Urania Jumbo di Connie Willis, Lois McMaster Bujold, Alastair Reynolds, Peter F. Hamilton, Claudio Vastano, Cory Doctorow e Ian McDonals e in Urania Draghi di Harlan Ellison e Ian M. Banks, giusto per stare sulle ultime cose uscite, sono scelte di retroguardia che mostrano un preoccupante calo di qualità? Giusto per abbassarci al suo livello, ci sta mica, per caso, prendendo per il culo? Sta scherzando o è serio quanto afferma certe assurdità? "...È un problema con il quale tutti i curatori di Urania prima o poi hanno dovuto fare i conti. La risposta alla domanda più immediata, però, cioè se comprare questi 25 numeri di Urania: 70 anni di futuro o no, è invece facile. Noi appassionati vogliamo da sempre farci del male e siamo condannati a comprarli. Punto. Aggiungo che è meglio farlo oggi, mentre i 25 volumi escono in edicola, che cercarli su eBay e le bancarelle tra qualche anno, con qualcuno che proverà a farci pure qualche soldo sopra facendoceli pagare di più."Guardi per cortesia, non scriva Noi appassionati, offendendo così chi veramente lo è. Noi non ci facciamo del male, casomai e lei che scrivendo simili sciocchezze fa del male alla sua e alla altrui intelligenza. Gian Osvaldo Orlandi. Alias BibliotecarioCollezionista e appassionato lettore di Urania e della Fantascienza tutta.
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« Ultima modifica: 06 Febbraio 2022, 14:40:20 di maxnaldo » |
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Anagramma di BIBLIOTECARIO: beato coi libri
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Re:70° di Urania. Settanta anni di Critici invidiosi e rancorosi « Rispondi #1 data: 05 Febbraio 2022, 15:24:15 » |
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Bravo Osvaldo, condivido. E' da sempre cosi, facile criticare Urania ma se non ci fosse stata ci sarebbe Fantascienza in Italia? Noi tutti abbiamo iniziato con Lei poi abbiamo letto altre collane, ognuno di noi ricorda e possiede Galaxy, Galassia, Cosmo Ponzoni, Cosmo Oro ed Argento entrambi della Nord, i Fanucci ma ora dove sono? Pochi sono sopravvissuti. Oggi stanno comparendo nuove case che stanno aprendo nuovi orizzonti e presentando nuovi autori, bene ma se Urania non ci fosse stata con i suoi tagli, le sue ristampe la sua caparbietà a pubblicare "sempre gli stessi autori" con i suoi lettori affezionati, critici ,a volte anche un po incazzati verso certe scelte editoriali, ci sarebbero? Urania è rimasta presente per 70 anni compagna fedele dei nostri sogni. E io ringrazio la Mondadori per avercela fatta anche in anni non facili, non ho amato certe scelte ma ancora grazie per aver tenuto duro come abbiamo fatto tutti noi. Sono stati begli anni andiamo avanti. Sono curioso di ciò che avverrà. E dei critici e della loro acredine ce ne faremo una ragione. Ah giusto cosi per dire Urania non è solo la più longeva collana di Fantascienza in Italia ma del mondo Vincenzo Marmo Collezionista e appassionato lettore di Urania e della Fantascienza tutta. | |
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« Ultima modifica: 05 Febbraio 2022, 15:30:45 di Lupo dei Cieli (VinMar)alias Proff. Sassaroli » |
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Fatti non fummo per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza. |
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Re:70° di Urania. Settanta anni di Critici invidiosi e rancorosi « Rispondi #14 data: 06 Febbraio 2022, 09:39:43 » |
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Ricordo anni lontani in cui mi pascevo di Urania, Galassia e tutto quello su cui riuscivo a mettere mano, poco in realtà perché a Salerno non giungeva null'altro e perché non potevo permettermi edizioni da libreria, ricordo dicevo una lettera al curatore di Galassia dell'epoca e la sua risposta che trovai anche allora deludente e triste. Era una feroce critica alla, sin d'allora, amata collana, in cui si criticavano le scelte editoriali, curatori Fruttero & Lucentini, confrontandole con quelle coraggiose fatte da Galassia. Urania veniva etichettata come difensore dello status quo politico dell'epoca. Un attacco duro che non mi piacque allora e mi da lo stesso disagio che ha provato nel leggere il signor Dini, ma cosa vogliono da Urania cosa non amano di questa collana? Perché ci attribuiscono sensazioni di sconforto verso le ristampe?. Urania ci ha regalato molto tanto e negli anni ci ha permesso di conoscere autori altrimenti non fruibili per il fallimento di tante case editrici. Le ristampe sono in Urania Collezione basta non comprarla, come purtroppo ho scelto di fare per una semplice necessità di spazio, ma anch'essa ha un suo razionale permette di poter rileggere romanzi altrimenti introvabili, e a volte riedita, con mia disperazione compensata solo in parte dalla lettura in e-book, alcuni titoli della Nord. Ora quest'omaggio ai 70 anni non solo di Urania ma della Fantascienza in Italia è un omaggio che è composto di opere uniche nel loro genere, impreziosite dal nuove copertine, da una veste tipografica migliore e (l'appassionato signor Dini non se ne è accorto) da alcuni titoli mai presentati su Urania. Quindi non si spacci per un collezionista preso alla gola dalla bieca industria tipografica ma analizzi bene ciò che gli viene proposto e scelga senza inutili critiche e pensieri verso un eventuale valore economico futuro. I libri hanno un solo valore quello che il cuore di chi li ha letti ed amati attribuisce loro.
Vin
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