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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania «prec succ»
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  Autore  Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania  (letto 109834 volte)
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #105 data: 10 Luglio 2021, 17:53:29 »
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Ed eccoci alla terza antologia annuale che quel vero e proprio Deus ex machina di Franco Forte, ha ideato e lanciato, ottenendo sin dal primo volume, Strani Mondi, un successo che va ben al di là di quello che era lecito aspettarsi.

  .... Aggiornamento, pomeriggio del secondo giorno di lettura
  • "L'ultima lettera" di Fabio Aloisio
  • Commento: Si parte subito col botto. Dal titolo avevo creduto che si sarebbe trattato di un racconto dalla trama abbastanza classica per il sotto genere, senza spoilerare, in parte è anche vero, ma la trovata iniziale è folgorante e del tutto inaspettata. Il racconto è accattivante si parla di amore, odio e vendetta, in un clima presente e futuro che lascia poche speranze. Bravo Aloisio. Voto 7
  • "L'impronta del passato presente" di Franci Conforti
  • Commento: Dopo romanzi come Stormachine, e Eden, o racconti del tipo Come concime, le aspettative che mi ero fatto per la brava Franci erano forse un poco troppo alte. Purtroppo questo racconto non mi ha colpito, troppo complicato, troppo lasciato in sospeso, poco empatico, nel breve tempo a disposizione di un racconto, non sono entrato in sintonia con i personaggi. Voto 5
  • "Corvi" di Davide De Boni
  • Commento: De Boni, altro autore portato alla ribalta dal nuovo corso impostato da Franco Forte per le collane Mondadori da edicola. Questo Corvi è un ottimo racconto che ti tiene incollato alle pagine sino all'ultima parola, un intreccio spazio temporale classico ma ben sviluppato e dal finale non scontato, sapientemente preparato che colpisce a segno. Voto 7
  • "La crononauta di Hawking" di Luigi De Pascalis
  • Commento: E' per racconti come questo che amo le storie di viaggi nel tempo. Immaginifico, potente, emozionante, struggente. Voto 7,5
  • "Il giorno in cui vinsi la guerra del passato" di Davide Del Popolo Riolo
  • Commento: Davide è Davide, la storia è la sua casa di elezione, se poi può pure giocare col tempo, ne può uscire di tutto: lo scienziato pazzo, Hitler, Žukov, una AI cocciuta e l'immancabile caparbia eroina... meglio del Cappellaio Matto. Voto 7
  • "Saluti e baci da Amboise" di Lanfranco Fabriani
  • Commento: UCCI, Ufficio Centrale Cronotemporale Italiano, serve altro?...  non siete mai contenti, allora aggiungeteci il famoso Codice di Aquitania, la segretaria più tosta di tutti i piani temporali, Marina Savoldi e vedete cosa ne viene fuori. Voto 7
  • "Le parole" di Clelia Farris
  • Commento: Non può mancare in una antologia come questa, un racconto che si ispiri a: e se... e se Anna Frank non avesse conosciuto l'orrore dei campi di concentramento e fosse sopravvissuta sino a giorni nostri, come sarebbe vissuta? avrebbe fatto la scrittrice?. Racconto coraggioso fosse altro per la scelta dei personaggi, e bella la sorpresa finale. Voto 7,5
  • "Mangia tempo" di Andrea Franco
  • Commento: In Reading...
  • "La creatrice di tempi" di Lukha B. Kremo
  • Commento:
  • "Chronology" di Flavia Imperi
  • Commento:
  • "Caccia al tesoro" di Leonardo Patrignani
  • Commento:
  • "Corpi paralleli" di Giovanna Repetto
  • Commento:
  • "Tectiti" di Dario Tonani
  • Commento:
  • "L'orizzonte degli eventi" di Claudio Vastano
  • Commento:
  
« Ultima modifica: 11 Luglio 2021, 15:03:15 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #106 data: 11 Luglio 2021, 14:57:35 »
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Ed eccoci alla terza antologia annuale che quel vero e proprio Deus ex machina di Franco Forte, ha ideato e lanciato, ottenendo sin dal primo volume, Strani Mondi, un successo che va ben al di là di quello che era lecito aspettarsi.

  .... Aggiornamento, mezzo dì del terzo giorno di lettura
  • "L'ultima lettera" di Fabio Aloisio
  • Commento: Si parte subito col botto. Dal titolo avevo creduto che si sarebbe trattato di un racconto dalla trama abbastanza classica per il sotto genere, senza spoilerare, in parte è anche vero, ma la trovata iniziale è folgorante e del tutto inaspettata. Il racconto è accattivante si parla di amore, odio e vendetta, in un clima presente e futuro che lascia poche speranze. Bravo Aloisio. Voto 7
  • "L'impronta del passato presente" di Franci Conforti
  • Commento: Dopo romanzi come Stormachine, e Eden, o racconti del tipo Come concime, le aspettative che mi ero fatto per la brava Franci erano forse un poco troppo alte. Purtroppo questo racconto non mi ha colpito, troppo complicato, troppo lasciato in sospeso, poco empatico, nel breve tempo a disposizione di un racconto, non sono entrato in sintonia con i personaggi. Voto 5
  • "Corvi" di Davide De Boni
  • Commento: De Boni, altro autore portato alla ribalta dal nuovo corso impostato da Franco Forte per le collane Mondadori da edicola. Questo Corvi è un ottimo racconto che ti tiene incollato alle pagine sino all'ultima parola, un intreccio spazio temporale classico ma ben sviluppato e dal finale non scontato, sapientemente preparato che colpisce a segno. Voto 7
  • "La crononauta di Hawking" di Luigi De Pascalis
  • Commento: E' per racconti come questo che amo le storie di viaggi nel tempo. Immaginifico, potente, emozionante, struggente. Voto 7,5
  • "Il giorno in cui vinsi la guerra del passato" di Davide Del Popolo Riolo
  • Commento: Davide è Davide, la storia è la sua casa di elezione, se poi può pure giocare col tempo, ne può uscire di tutto: lo scienziato pazzo, Hitler, Žukov, una AI cocciuta e l'immancabile caparbia eroina... meglio del Cappellaio Matto. Voto 7
  • "Saluti e baci da Amboise" di Lanfranco Fabriani
  • Commento: UCCI, Ufficio Centrale Cronotemporale Italiano, serve altro?...  non siete mai contenti, allora aggiungeteci il famoso Codice di Aquitania, la segretaria più tosta di tutti i piani temporali, Marina Savoldi e vedete cosa ne viene fuori. Voto 7
  • "Le parole" di Clelia Farris
  • Commento: Non può mancare in una antologia come questa, un racconto che si ispiri a: e se... e se Anna Frank non avesse conosciuto l'orrore dei campi di concentramento e fosse sopravvissuta sino a giorni nostri, come sarebbe vissuta? avrebbe fatto la scrittrice?. Racconto coraggioso fosse altro per la scelta dei personaggi, e bella la sorpresa finale. Voto 7,5
  • "Mangia tempo" di Andrea Franco
  • Commento: Racconto bello solido, si nota nel tema e nell'impostazione la provenienza di Andrea dal Giallo Mondadori e da Segretissimo. Devo dire che se la cava benissimo anche nel campo della fantascienza, se poi è pure cattiva e contaminata, il gioco è fatto. Voto 6,5
  • "La creatrice di tempi" di Lukha B. Kremo
  • Commento: Qui si che si gioca col tempo, avanti, indietro e pure di lato, non ci facciamo mancare niente. Aggiungiamo sul tavolo del Risiko: Giulio Cesare, Napoleone, Hitler e a scompaginare il tavolo pure la mummia di Ramesse II. Ma in fondo Kremo è un toscanaccio dal cuore tenero e il lieto fine che piace tanto al Biblio non manca. Voto 7
  • "Chronology" di Flavia Imperi
  • Commento: Bello tosto questo racconto, magari un poco scontato, ma ben costruito. Una volta ancora se ce ne fosse bisogno vale la massima: Non svegliar il can che dorme. Voto 6
  • "Caccia al tesoro" di Leonardo Patrignani
  • Commento: In Reading...
  • "Corpi paralleli" di Giovanna Repetto
  • Commento:
  • "Tectiti" di Dario Tonani
  • Commento:
  • "L'orizzonte degli eventi" di Claudio Vastano
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #107 data: 12 Luglio 2021, 15:58:11 »
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Temponauti Urania Millemondi  nro 90  AA.VV. Italiani Luglio 2021

Recensione il larga parte complementare a quella di Bibliotecario, continua ………….
Annunciata da piu’ parti come conferma del positivo momento creativo per la FS italiana , in questa antologia ben curata da Francesco Forete , continuano le positive conferme e le nuove scoperte di ottimi scrittori che nella raccolta , tutta italiana sia per gli autori che per le ambientazioni delle trame si cimentano con un classico della FS : “ i viaggi nel tempo” .
Questa bella antologia monotematica per il genere , e molto diversificata nelle storie e negli stili di scrittura  è rappresentativa dello stato dell’ arte del racconto di fantascienza made Italy .
Il libro in sé  e’ un ottimo prodotto confezionato dal brand Mondadori in Urania Millemondi : bella copertina , ogni racconto è preceduto da un commento sull’ autore e le opere , da parte del curatore Franco Forte, in appendice una breve istantanea degli scrittori e delle  loro principali opere, in conclusione un saggio di Salvatore Proietti sulla storia romanzata dei i viaggi nel tempo.
Si comincia fortissimo , L’ultima lettera  di Fabio Aloisio,  dopo le prime due pagine l’angoscia ti prende e non ti lascia piu’ fino alla fine perché non c’ è salvezza , un promemoria per i nostri sindaci Voto 8
L’impronta del passato presente di Franci Conforti racconto forte nei toni e nel colore  ben scritto ma con il quale non sono entrato in sintonia , voto 6.

Corvi , di Davide De Boni , sopravvivere alla malattia con la crioconservazione del corpo ed ingannare il tempo anche ai margini di un buco nero non è mai una scelta ma solo sottostare alla circolarità degli stessi eventi necessari alla guarigione al prezzo della duplicazione di se stessi , voto 6,5

La crononauta di Hawking di Luigi De Pascalis
, un racconto  indirizzato a valorizzare i rapporti fra gli umani molto diversi nella fisicità  ma anche molto simili  nei sentimenti , che pur distanti nel tempo sublimano un atto d’amore , fantascienza sentimentale  , voto 7.
In lettura


"Il giorno in cui vinsi la guerra del passato" di Davide Del Popolo Riolo.........
"Saluti e baci da Amboise" di Lanfranco Fabriani……………………………………………..
"Le parole" di Clelia Farris……………………………………………………………………………..
"Mangia tempo" di Andrea Franco…………………………………………………………………………………
"La creatrice di tempi" di Lukha B. Kremo-------------------------------------------------------------
“Chronology" di Flavia Imperi………………………………………………………………………………………….


Caccia al tesoro di Leonardo Patrignani , un magnate vecchissimo morto da poco ? 7 personaggi che per un motivo o per l’altro : amore , relazioni familiari o lavoro erano in stretta relazione con lui,  un notaio,  si ritrovano  ad interagire virtualmente sulla base dei ricordi di ciascuno per indovinare una chiave che li renderà ricchi al di fuori di qualunque immaginazione , Patrignani con uno stile forbito e leggero organizza la trama come giallo di Agata Christie , 10 piccoli indiani o le investigazioni di Poirot , ovviamente con sorpresa finale , forse il miglior racconto per stile , scrittura ed idea voto 8.

Corpi paralleli, Giovanna Repetto
, Genova è da sfondo ad un modo singolare di viaggiare nel tempo non per propria scelta , racconto che pur ben scritto è poco avvincente ,  non mi ha convinto voto 6.

Tectiti , di Dario Tonani
oltrepassare il debole confine fra passato e presente , durante una guerra puo’ costare la vita voto 6,5.

L’orizzonte degli eventi di Claudio Vastano
:  Per sbrogliare un caso che ha comportato la distruzione tramite esplosivi di una fabbrica e numerose morti Vastano  ricorre alla fisica dei buchi neri , un thriller Hard SciFi, voto 7
Continua …………………………..
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #108 data: 12 Luglio 2021, 22:32:04 »
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Ed eccoci alla terza antologia annuale che quel vero e proprio Deus ex machina di Franco Forte, ha ideato e lanciato, ottenendo sin dal primo volume, Strani Mondi, un successo che va ben al di là di quello che era lecito aspettarsi.

  .... Aggiornamento, sera del quarto giorno di lettura
  • "L'ultima lettera" di Fabio Aloisio
  • Commento: Si parte subito col botto. Dal titolo avevo creduto che si sarebbe trattato di un racconto dalla trama abbastanza classica per il sotto genere, senza spoilerare, in parte è anche vero, ma la trovata iniziale è folgorante e del tutto inaspettata. Il racconto è accattivante si parla di amore, odio e vendetta, in un clima presente e futuro che lascia poche speranze. Bravo Aloisio. Voto 7
  • "L'impronta del passato presente" di Franci Conforti
  • Commento: Dopo romanzi come Stormachine, e Eden, o racconti del tipo Come concime, le aspettative che mi ero fatto per la brava Franci erano forse un poco troppo alte. Purtroppo questo racconto non mi ha colpito, troppo complicato, troppo lasciato in sospeso, poco empatico, nel breve tempo a disposizione di un racconto, non sono entrato in sintonia con i personaggi. Voto 5
  • "Corvi" di Davide De Boni
  • Commento: De Boni, altro autore portato alla ribalta dal nuovo corso impostato da Franco Forte per le collane Mondadori da edicola. Questo Corvi è un ottimo racconto che ti tiene incollato alle pagine sino all'ultima parola, un intreccio spazio temporale classico ma ben sviluppato e dal finale non scontato, sapientemente preparato che colpisce a segno. Voto 7
  • "La crononauta di Hawking" di Luigi De Pascalis
  • Commento: E' per racconti come questo che amo le storie di viaggi nel tempo. Immaginifico, potente, emozionante, struggente. Voto 7,5
  • "Il giorno in cui vinsi la guerra del passato" di Davide Del Popolo Riolo
  • Commento: Davide è Davide, la storia è la sua casa di elezione, se poi può pure giocare col tempo, ne può uscire di tutto: lo scienziato pazzo, Hitler, Žukov, una AI cocciuta e l'immancabile caparbia eroina... meglio del Cappellaio Matto. Voto 7
  • "Saluti e baci da Amboise" di Lanfranco Fabriani
  • Commento: UCCI, Ufficio Centrale Cronotemporale Italiano, serve altro?...  non siete mai contenti, allora aggiungeteci il famoso Codice di Aquitania, la segretaria più tosta di tutti i piani temporali, Marina Savoldi e vedete cosa ne viene fuori. Voto 7
  • "Le parole" di Clelia Farris
  • Commento: Non può mancare in una antologia come questa, un racconto che si ispiri a: e se... e se Anna Frank non avesse conosciuto l'orrore dei campi di concentramento e fosse sopravvissuta sino a giorni nostri, come sarebbe vissuta? avrebbe fatto la scrittrice?. Racconto coraggioso fosse altro per la scelta dei personaggi, e bella la sorpresa finale. Voto 7,5
  • "Mangia tempo" di Andrea Franco
  • Commento: Racconto bello solido, si nota nel tema e nell'impostazione la provenienza di Andrea dal Giallo Mondadori e da Segretissimo. Devo dire che se la cava benissimo anche nel campo della fantascienza, se poi è pure cattiva e contaminata, il gioco è fatto. Voto 6,5
  • "La creatrice di tempi" di Lukha B. Kremo
  • Commento: Qui si che si gioca col tempo, avanti, indietro e pure di lato, non ci facciamo mancare niente. Aggiungiamo sul tavolo del Risiko: Giulio Cesare, Napoleone, Hitler e a scompaginare il tavolo pure la mummia di Ramesse II. Ma in fondo Kremo è un toscanaccio dal cuore tenero e il lieto fine che piace tanto al Biblio non manca. Voto 7
  • "Chronology" di Flavia Imperi
  • Commento: Bello tosto questo racconto, magari un poco scontato, ma ben costruito. Una volta ancora se ce ne fosse bisogno vale la massima: Non svegliar il can che dorme. Voto 6
  • "Caccia al tesoro" di Leonardo Patrignani
  • Commento: Patrignani sa scrivere molto, molto bene, ne è riprova questo racconto, credo il più lungo dell'antologia, nel quale l'autore imbastisce una trama ricca di personaggi e sentimenti, all'apparenza semplice e lineare ma carico di phatos, ottimo. Voto 7,5
  • "Corpi paralleli" di Giovanna Repetto
  • Commento: Diciamolo subito, ho un debole per i racconti che vanno ad intrecciare le trame nella storia italiana. Questo però in apparenza può lasciare alcuni lettori interdetti, un poco spaesati, mentre per coloro come me che hanno letto Il nastro di Sanchez, sarà... Coming Home (sembra vada di moda) ma meglio ancora Coming Tequiero. Voto 6,5
  • "Tectiti" di Dario Tonani
  • Commento: ... lacerazione del tessuto spaziotemporale ... la struttura quadridimensionale dell'Universo ed il Biblio lettore è già conquistato, se poi aggiungiamo il senso di alienamento e solitudine del deserto, che in un racconto di Tonani non può mancare, la guerra aerea sulla fredda Manica tra Spitfire MK1 e Messerschmitt Bf 109. Piloti che non possono essere, azione e reazione, cosa ne esce?... Un racconto del Capitano. Si riscontra un solo difetto, finisce troppo presto. Voto 7
  • "L'orizzonte degli eventi" di Claudio Vastano
  • Commento: Impostazione classica del sottogenere, di interazione tra passato e futuro, con l'ignaro detective impegnato a sbrogliare la matassa, già di per se gradevole, ma non sufficiente per Vastano, che ci aggiunge una solida base scientifica Hard SF, d'altronde insieme ad Arosio sono la coppia più "scientifica" tra gli autori di FS italiani. Voto 7
Questo è quanto, con la speranza, nel caso vi fossero ancora appassionati dubbiosi sul leggere queste splendida antologia monotematica, a farlo senza indugio.
La qualità dei racconti merita senza ombra dubbio.
La cura di quest'antologia, come delle due precedenti, traspare da ogni dettaglio, non solo dalla cura dei racconti ma anche da tutto il resto, dalla scelta dell'immagine per la Cover, dove sono stati coinvolti i lettori, alla piccola introduzione ad ogni racconto, in cui traspare tutto l'amore e la passione per il genere del Curatore Franco Forte, alla dettagliata disamina del Sottogenere di Salvatore Proietti a chiusura del volume.
Queste antologie sono ormai divenute l'appuntamento clou delle annate di MilleMondi, e non vedo l'ora di arrivare ad incontrare Franco a StraniMondi o magari al Loving the Alien Fest, nella speranza di strappargli qualche indizio sul tema della prossima
« Ultima modifica: 12 Luglio 2021, 23:19:36 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #109 data: 18 Luglio 2021, 16:50:39 »
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Aggiungo qui in questo bel angolino di Sentinel,
il mio pensiero a quello così ben scritto dall'amico di letture Capricorno 52 su L'ultima Imperatrice e in definitiva su tutta la Trilogia
The Interdepenency, come sapete, composta dai romanzi:

  

Si chiude con questo volume, come espressamente scritto da Scalzi nei ringraziamenti,
il primo Ciclo da lui pensato sin dall'inizio come un progetto unico in tre atti, e non un susseguirsi di Romanzi autoconclusivi ambientati nello stesso universo, in base al riscontro dei lettori, come nella saga di Old Man's War.
Questo si percepisce chiaramente, almeno per coloro che hanno già letto le altre opere di Scalzi.
Come vedremo questo nuovo modo di approcciare e scrivere storie di Scalzi non apporta solo ovvi vantaggi nello sviluppo complessivo della trama ma anche inaspettati difetti.
Certamente stiamo parlando qui del L'ultima Imperatrice, buon romanzo conclusivo di una ottima e divertente trilogia.
I pregi dei romanzi di Scalzi, e questo non fa eccezione, sono un testo senza inutili orpelli, diretto, con un uso sapiente dei dialoghi ed un linguaggio assolutamente moderno, che lo rende vero e adatto a trame che non lasciano un momento di tregua ai personaggi perfettamente delineati ed accattivanti e al lettore stesso.
Ma questo passaggio da libri Stand Alone con stessa ambientazione e magari personaggi a trilogie vere e proprie non mi è parso congeniale all'autore. Se nel primo romanzo il Collasso dell'Impero, tutto era perfettamente bilanciato, a mio modo di vedere, già in Lo Stallo dell'Impero si nota a tratti una difficoltà nel tener alta la tensione del lettore ed alcune incertezze nel gestire trama e colpi di scena, da parte di Scalzi.
In questo ultimo capitolo gran parte del romanzo se ne va in capitoli riassuntivi necessari per ricordare al lettore il contesto in cui operano i personaggi, di azione se ne vede ben poca ed il colpo di scena finale non risolleva le sorti del romanzo.
In definitiva, non fraintendetemi, si tratta sempre di una trittico di romanzi che altri si sognerebbero di scrivere, la cui qualità assoluta è più che buona, e ne consiglio caldamente la lettura, ma resto dell'idea che Scalzi dia il meglio di se in romanzi auto conclusivi.

  
« Ultima modifica: 18 Luglio 2021, 16:51:42 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #110 data: 20 Luglio 2021, 19:03:34 »
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Citazione da: capricorno52 il 09 Luglio 2021, 23:29:49

Proiettili lenti, Urania Collana nro 1692 , Alastair Reynolds 2015

Alastair Reynolds, autore cult, della serie Revelation Space si cimenta tramite un racconto lungo con una storia nata da un atto di violenza durante una guerra, ma che spazia sui temi della coscienza e dell’ identità di se stessi per scoprire chi siamo veramente, chi vogliamo divenire, e come riuscirci.
  
...
Come fan di Reynolds mi aspetto più robustezza e varietà nella trama, una scrittura appropriata, con ricchezza di termini, che supporti al meglio l’immaginazione del lettore.
Sufficiente.
Voto 6,5





Fatto!
Mi sono messo in pari con le letture di Capricorno52
Anche questa volta mi trovo a dovergli dare ragione, anzi, è stato anche troppo generoso nel giudizio e nel voto.

Proiettili Lenti.
Romanzo breve, ma pur sempre un romanzo di Reynolds, quindi non mi aspettavo un capolavoro assoluto dal respiro di Il prefetto, ma certamente molto di più di quello che mi sono trovato a leggere.
Per carità avessi letto il libro senza sapere chi fosse l'autore avrei dato la sufficienza piena, e per onesta intellettuale la darò lo stesso. Ma chi si aspetta da questo libro di ritrovare il Reynolds del ciclo Rivelation Space rimarrà fortemente deluso.
Magari voglio credere che ciò sia dovuto alla traduzione ma non sembra neanche di leggere lo stesso autore.
Fatte queste premesse la storia in se è interessante, un gruppo di ex militari molti dei quali dei criminali di guerra e l'equipaggio dell'astronave che li trasporta, la Caprice, tutti in ibernazione si risvegliano dove dovevano arrivare ma con un ritardo di più di mille anni; in una situazione drammatica dovuta sia allo stato di precaria funzionalità della astronave stessa, sia ai conflitti che si innescano tra le varie fazioni in cui si dividono i risvegliati, sia per la situazione del pianeta di destinazione del loro viaggio.
Oltre a questo Reynolds dipana il tema che da il titolo al romanzo, i Proiettili lenti, che gli serve per rendere più drammatica la vicenda dei sopravvissuti dell'astronave Caprice. Il tutto raccontato dal punto di vista di un Ex militare imbarcata per errore come criminale di guerra.
Il romanzo per alcuni avrà il pregio della brevità e della semplicità ma per me manca del tutto del Backgroud abituale nei romanzi di Reynolds, manca del Sense of Wonder dell'approfondimento e della sfaccettatura dei personaggi.
In conclusione un romanzo in assoluto magari anche sufficiente ma certamente il peggior romanzo di Reynolds tradotto in Italia.
Ed ovviamente ho letto tutto quello arrivato da noi.
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« Rispondi #111 data: 23 Luglio 2021, 19:22:56 »
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Dalla regina del genere , un dittico sui viaggi nel tempo.
In attesa di leggere All Clear di seguito la mia impressione post lettura di Blackout  primo volume del dittico.  
  
Recensione di Blackout All Clear Urania Jumbo Nro 21 Connie Willis, 2010
Dopo “L’anno del contagio” un’ altro libro della serie Oxford Time Travel vincitore con merito dei premi Hugo , Locus e Nebula  nel 2011.  
Connie Willis conferma il suo talento , sfrutta  l’idea su cui poggia la trama che è già stata messa in pratica ne “L’ anno del contagio”-
Il libro è scritto in modo impeccabile :  per stile , per riferimenti storici e per i dettagli utilizzati per descrivere la vita dei londinesi durante il  “blitz” del 1940, non c’ è dubbio che la Willis sia un riferimento della fantascienza per il genere ‘ viaggi nel tempo’.
Il racconto inizia nella Oxford del futuro , che nel 2060 è un luogo caotico, con decine di storici che viaggiano nel tempo inviati nel passato. Michael Davies si sta preparando per andare a Pearl Harbor. Merope Ward sta affrontando un gruppo di sfollati monelli del 1940 e sta cercando di convincere il suo consulente di tesi a lasciarla andare al VE-Day. Il prossimo incarico di Polly Churchill sarà come commessa nel bel mezzo del Blitz di Londra. Ma il laboratorio sui viaggi è sovraccarico di lavoro , annulla gli incarichi e cambia i programmi di tutti. E così  quando i protagonisti la storia , Michael, Merope e Polly arrivano finalmente alla seconda guerra mondiale, le cose peggiorano, non solo per gli effetti della guerra in corso :  incursioni aeree, morti o ferimenti di persone con cui sono in contatto  , distruzioni, ansia e paura , ma anche perchè improvvisamente i meccanismi del viaggio nel tempo, un tempo affidabili, stanno mostrando difetti significativi, e i protagonisti stanno iniziando a mettere in dubbio la loro convinzione più ferma: che nessuno storico può cambiare il passato.
All’ inizio nel descrivere la preparazione dei viaggi nel tempo da parte dell’ università di Oxford , il libro è abbastanza noioso non solo per verbosità , difetto, che si trascinerà con alterni impatti per tutto il racconto ma anche per la messa in scena di tanti personaggi , alcuni dei quali si perderanno rapidamente per strada, poi praticamente dopo un centinaio di pagine dall’ inizio le diverse trame ognuna dedicata a ciascun protagonista Michael, Merope e Polly prende vita e via via si fa piu’ interessante man mano che ciascun protagonista prende coscienza che qualcosa è andato storto nella gestione del viaggio nel tempo e che forse resteranno per sempre bloccati nel 1940.
Il maggior pregio del libro risiede certamente nell’ autenticità e credibilità dei  personaggi principali: Polly, Merope/Eileen, Mike e nell’ empatia che essi stessi creano  e nella capacità della Willis dopo una partenza lenta , nel costruire gradualmente ma inesorabilmente la tensione e l'intensità della storia, spaziando  dall'umorismo banale fino alla tragedia anche se questa non raggiunge mai l’intensità percepita nel libro ‘Il giorno del giudizio’.
Per contro , un giudizio complessivo sarà possibile sono dopo la lettura di All Clear dove penso che l’ autrice scioglierà i nodi rimasti in sospeso e sostanzialmente ci farà sapere se i protagonisti saranno ritornati alla Oxford del 2060 che hanno lasciato e se questa ed in definitiva il mondo sia anche impercettibilmente cambiato per effetto delle azioni dei tre.
Ottimo romanzo anche  se a mio avviso alcune parti potevano essere trattate piu’ sinteticamente senza incidere sulla trama complessiva e guastare l’ atmosfera creata dall’ immersione in un altro tempo l’ Inghilterra del 1940.
In attesa di leggere All Clear , il voto per ora è
Voto 7,5  


Leo  alias Capricorno52

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #112 data: 23 Luglio 2021, 19:38:57 »
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Citazione da: capricorno52 il 23 Luglio 2021, 19:22:56



Dalla regina del genere , un dittico sui viaggi nel tempo.
In attesa di leggere All Clear di seguito la mia impressione post lettura di Blackout  primo volume del dittico.  
  
Recensione di Blackout All Clear Urania Jumbo Nro 21 Connie Willis, 2010
Dopo “L’anno del contagio” un’ altro libro della serie Oxford Time Travel vincitore con merito dei premi Hugo , Locus e Nebula  nel 2011.  
Connie Willis conferma il suo talento , sfrutta  l’idea su cui poggia la trama che è già stata messa in pratica ne “L’ anno del contagio”-
Il libro è scritto in modo impeccabile :  per stile , per riferimenti storici e per i dettagli utilizzati per descrivere la vita dei londinesi durante il  “blitz” del 1940, non c’ è dubbio che la Willis sia un riferimento della fantascienza per il genere ‘ viaggi nel tempo’.
Il racconto inizia nella Oxford del futuro , che nel 2060 è un luogo caotico, con decine di storici che viaggiano nel tempo inviati nel passato. Michael Davies si sta preparando per andare a Pearl Harbor. Merope Ward sta affrontando un gruppo di sfollati monelli del 1940 e sta cercando di convincere il suo consulente di tesi a lasciarla andare al VE-Day. Il prossimo incarico di Polly Churchill sarà come commessa nel bel mezzo del Blitz di Londra. Ma il laboratorio sui viaggi è sovraccarico di lavoro , annulla gli incarichi e cambia i programmi di tutti. E così  quando i protagonisti la storia , Michael, Merope e Polly arrivano finalmente alla seconda guerra mondiale, le cose peggiorano, non solo per gli effetti della guerra in corso :  incursioni aeree, morti o ferimenti di persone con cui sono in contatto  , distruzioni, ansia e paura , ma anche perchè improvvisamente i meccanismi del viaggio nel tempo, un tempo affidabili, stanno mostrando difetti significativi, e i protagonisti stanno iniziando a mettere in dubbio la loro convinzione più ferma: che nessuno storico può cambiare il passato.
All’ inizio nel descrivere la preparazione dei viaggi nel tempo da parte dell’ università di Oxford , il libro è abbastanza noioso non solo per verbosità , difetto, che si trascinerà con alterni impatti per tutto il racconto ma anche per la messa in scena di tanti personaggi , alcuni dei quali si perderanno rapidamente per strada, poi praticamente dopo un centinaio di pagine dall’ inizio le diverse trame ognuna dedicata a ciascun protagonista Michael, Merope e Polly prende vita e via via si fa piu’ interessante man mano che ciascun protagonista prende coscienza che qualcosa è andato storto nella gestione del viaggio nel tempo e che forse resteranno per sempre bloccati nel 1940.
Il maggior pregio del libro risiede certamente nell’ autenticità e credibilità dei  personaggi principali: Polly, Merope/Eileen, Mike e nell’ empatia che essi stessi creano  e nella capacità della Willis dopo una partenza lenta , nel costruire gradualmente ma inesorabilmente la tensione e l'intensità della storia, spaziando  dall'umorismo banale fino alla tragedia anche se questa non raggiunge mai l’intensità percepita nel libro ‘Il giorno del giudizio’.
Per contro , un giudizio complessivo sarà possibile sono dopo la lettura di All Clear dove penso che l’ autrice scioglierà i nodi rimasti in sospeso e sostanzialmente ci farà sapere se i protagonisti saranno ritornati alla Oxford del 2060 che hanno lasciato e se questa ed in definitiva il mondo sia anche impercettibilmente cambiato per effetto delle azioni dei tre.
Ottimo romanzo anche  se a mio avviso alcune parti potevano essere trattate piu’ sinteticamente senza incidere sulla trama complessiva e guastare l’ atmosfera creata dall’ immersione in un altro tempo l’ Inghilterra del 1940.
In attesa di leggere All Clear , il voto per ora è
Voto 7,5  


Leo  alias Capricorno52




Connie Willis, è una grandissima narratrice, ma si prende il suo tempo per narrare le sue storie.
Il lettore viene introdotto nelle atmosfere delle sue ambientazioni storiche (che sono precisissime) un passo per volta, con calma. Così come nelle vicende dei suoi protagonisti, che come noi nella vita reale, sono caoticamente immersi e interagiscono con una moltitudine di comprimari.
I suoi romanzi non sono letture da dieci pagine prima di dormire, o da autobus mentre si va a lavoro, necessitano di un certo impegno da parte del lettore, ma se uno persevera, sono romanzi che ti lasciano qualcosa dentro, anche dopo anni dalla lettura.
Sicuramente leggerò Blackout, e me lo gusterò, ma al momento adatto, magari il mese prossimo durante le ferie.
« Ultima modifica: 23 Luglio 2021, 19:39:16 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #113 data: 27 Luglio 2021, 15:04:00 »
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Un mondo di donne, di Lauren Beukes
Collana Narrativa ed. Fanucci

Mi incuriosiva molto questo libro,
scritto in piena pandemia, che racconta in modo forte e coraggioso di una pandemia, anzi di un mondo post pandemia,
ma da una angolazione particolare e non comune.
Nei romanzi post apocalittici genericamente i protagonisti sono quasi sempre uomini, in questo, come solo un altra volta mi è successo, con Selezione Naturale di Tricia Sullivan, il mondo è rimasto senza uomini, e la quasi totalità dei soggetti del romanzo è di genere femminile.
Per arrivare a questa condizione di partenza la Beukes parte dall'assunto che un virus, scientificamente plausibile, sia in grado di provocare il cancro della prostata, e di conseguenza la morte di quasi la totalità del genere maschile che sia venuto a contatto col virus stesso, questo comporta il collasso ospedaliero e successivamente quello socio economico dell'intero pianeta.
Tutto ciò e descritto servendosi dei Flash Back dei protagonisti del romanzo che sono due sorelle e il figlio undicenne di una delle due, uno dei pochi maschi immune al virus.
Tramite gli occhi dei tre protagonisti vediamo scorrere un America devastata in cui si cerca di tenere in piedi una precaria stabilità, cosa impossibile da fare con settori lavorativi strategici a gestione prevalentemente maschile in profonda crisi per mancanza di personale qualificato.
La Beukes inscena una storia On the Road di amore, odio e vendetta che gli permette di descrivere un presente stravolto e alla deriva tra la nascita di nuovi culti, comuni anarchiche, e profonda disperazione. Il romanzo scorre veloce e senza cali di tensione, tra i ricordi dei protagonisti che descrivono e ricostruiscono l'avvento della pandemia con i suoi lutti e l'azione presente attraverso un America spopolata e spietata.
L'unica nota dolente è il finale, piuttosto frettoloso e che lascia aperti più di un interrogativo, interrogativi che probabilmente anche noi ci poniamo in questo particolare momento storico. Cosa ci attende domani? come sarà il mondo in cui vivranno i nostri figli?
Voto: 7
« Ultima modifica: 27 Luglio 2021, 15:07:54 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #114 data: 28 Luglio 2021, 12:09:27 »
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Citazione da: bibliotecario il 24 Giugno 2021, 16:03:44

Ed eccoci a concludere una delle trilogie, come andremo a vedere, più discusse da quasi un decennio.
stiamo ovviamente parlando della trilogia Imperial Radch di Ann Lekie.

Qui mostrata in quella che è la miglior edizione italiana,
quella della Mondadori, collana Oscar Fantastica Titan che raccogli tutti e tre i titoli che compongono la trilogia, più tre racconti collegati.


La prima comparsa in Italia di questa importante Trilogia di Fantascienza avviene grazie alla Fanucci.
Di fatti nel novembre 2014, a brevissima distanza dall'uscita della prima edizione in lingua, del ottobre 2013, la Fanucci pubblica Ancillary Justice, che solo citando i premi più importanti porta a casa il BSFA, l'Hugo, il Nebula, il Locus e l'Arthur Clarke.

  

Parliamo di Space Opera a tutto tondo, con un World Bulding dettagliato, innovativo ed interessantissimo. in questo primo volume c'è tutto quello che un appassionato del genere si può aspettare: I.A., estensioni duplicate e moltiplicate della stessa intelligenza artificiale in unità di combattimento, corpi umani clonati, imperi galattici e razze aliene potentissime e misteriose.
Grande attesa e successo sicuro è lecito aspettarsi anche da noi, grazie a Fanucci...
...ed invece no.
Il romanzo tradotto in italiano risulta quasi incomprensibile.
Ann Leckie non fa distinzione di genere maschile o femminile, purtroppo in inglese questa scelta è di facile attuazione.
In italiano no, e la traduzione della Fanucci aggiunge in peggio del suo, cambiando a caso di volta in volta i pronomi ai personaggi, rendendo la lettura se non incomprensibile, decisamente frustrante.
Le polemiche in rete sono state feroci, anche se a scusante per la Fanucci si può affermare che questo Ancillary Justice sia stato a memoria, il primo romanzo in cui si è presentato in traduzione il problema del genere di appartenenza sessuale e percepito dei personaggi.

L'anno dopo è la volta di Ancillary Sword.
Qui sotto nella versione di prima edizione italiana sempre per Fanucci, e la successiva edizione in Urania Jumbo che riprende l'ottima traduzione Mondadori dell'edizione Oscar Fantastica di Francesca Mastruzzo.

  

Anche questo secondo volume vince il BSFA, il Locus e arriva terzo al Hugo.
Dopo tutte le polemiche sul primo romanzo, sarebbe stato logico aspettarsi che in Fanucci fossero corsi a rimediare una traduzione decente.
Niente di più falso, non solo permangono i problemi di traduzione, ma si aggiunge un altro difetto, molto grave per i collezionisti.
Ad Ancillary Sword viene cambiato rispetto a Justice, sia la collana di appartenenza che il tipo di rilegatura, che passa da rilegato a brossurato.
Conosco collezionisti che hanno giurato di non acquistare più da Fanucci dopo questo libro.

A peggiorare, se possibile, quanto sopra, c'è da aggiungere che anche il romanzo non è all'altezza del precedente.
la storia non decolla, anzi c'è un involuzione. Il ritmo è soporifero. Non succede praticamente niente, 300 e passa pagine a parlare di serviti di te in porcellana, preziosi quanto antichi.
Insomma una gran delusione, che si rispecchia nelle vendite, tanto che Fanucci non pubblicherà mai il successivo e conclusivo romanzo, Ancillary Mercy.

A questo punto viene in soccorso, di noi poveri e bistrattati lettori di FS, mamma Mondadori.
Nel 2019 viene prima annunciato e poi pubblicato in Oscar Fantastica un volume in edizione Titan che raccogli tutta la trilogia Imperial Radch in una nuova e corretta traduzione.
Finalmente i più coraggiosi potranno leggere come Ann Leckie ha pensato di portare a termine le avventure dell'Ancella Breq, in Ancillary Mercy edito in prima edizione in lingua nel 2015.

Qui in edizione Urania Jumbo, in edicola questo mese, grazie alla sinergia combinata tra edizioni da libreria e edizioni da edicola della Mondadori.



Diciamo subito, che grazie alle nuova traduzione di tutti e tre i romanzi, attenta alle appartenenze di genere, fatta dalla brava  Francesca  Mastruzzo, aiutata nel compito anche dalla maggior sensibilità sull'argomento che negli anni è maturata in Italia, si rende finalmente merito alla bellezza e complessità del ciclo scritto dalla Leckie.
Anche quest'ultimo volume porta all'autrice un premio Locus e un terzo posto all'Hugo, più la vittoria in altri premi minori.
Mercy si giova oltre che di una buona traduzione anche di una buona storia che rialza le quotazioni dell'intera trilogia.
Il cerchio si chiude abbastanza bene, anche se la Leckie si lascia uno spiraglio aperto per eventuali seguiti.
L'ancella o unità ausiliaria Breq; tutto quello che rimane dell'astronave Justice of Toren, ha finalmente le sue rivincite a lungo inseguite sull'impero Radchaai.
Le I.A. delle stazioni o delle navi dell'impero sono adesso in grado di affrancarsi, resta inalterato il mistero dei potentissimi Alieni Preseger.
Come restano purtroppo alcune pesantezze nelle descrizioni delle varie cerimonie de Tè.

Tutto sommato, una lettura che ogni appassionato di Fantascienza dovrebbe portare a termine.
Per l'importanza dell'epopea e della vastità dell'universo in cui si muovono i personaggi.
Per le innovazioni linguistiche e sulle tematiche affrontate nello svolgimento del racconto.
Per la storia editoriale, così travagliata che ha perseguitato in quasi un decennio, le edizioni italiane.  

mi accodo al commento dell'amico Biblio :
Nel complesso mi è piaciuto, ambientazione molto particolare, una sorta di impero giapponese (medioevale) proiettato nello  spazio, a tratti narrazione un pò lenta ma si adatta allo scenario, devo confessare che le parti che ho apprezzato di più, sono i due racconti conclusivi. Voto complessivo 7
Scusate ma tendo ad essere sempre piuttosto sintetico
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #115 data: 01 Agosto 2021, 18:10:11 »
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Dono
di Alessandro Baoli, ed. Zona42



Le mie personali aspettative, ad ogni uscita della Zona sono sempre molto alte, cosi come spesso è la sorpresa nel leggere i romanzi da loro proposti.
La lettura di questo romanzo è stata una piccola grande delusione, per mille motivi.

Per una piccola, magnifica casa editrice come Zona42 sopravvivere in libreria tra i colossi dell'editoria è difficilissimo, dover sempre essere sul filo del rasoio, per cercare di rimanere un passo avanti a tutti.
Impossibile competere per i nomi già affermati e dal successo sicuro, deve ogni volta cercare qualcosa di diverso, rischiare nella ricerca del romanzo sconosciuto, nella scoperta del nuovo talento.
Tutte le volte è una scommessa, un giocare d'anticipo. Fanno un grandissimo lavoro, con passione indiscussa.

Per questo, quando un loro progetto, un loro romanzo, non è nelle mie corde, è un gran dispiacere dare un giudizio negativo.
Purtroppo questo Dono è per me troppo sperimentale, dalla prosa troppo barocca e ridondante. Ho sofferto l'assenza quasi assoluta dei dialoghi, non ho capito di cosa sono espressione i personaggi, non ho capito il rapporto sadomasochistico tra schiavo e padrone, non ho capito la figura del travestito, per non parlare degli astronauti marziani o delle bestie. Non ho capito il messaggio dell'autore.
Tutto troppo onirico, straniante, oscuro.
Sicuramente  una lettura da provare ma non per tutti, certo, per un mio limite, non adattabile a i miei archetipi di fantascienza.
A malincuore,
Voto: 4  
« Ultima modifica: 01 Agosto 2021, 18:11:38 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #116 data: 06 Agosto 2021, 11:03:30 »
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"Grande Giove...scappa Marty i terroristi, i libici".
Era da i tempi di ritorno al futuro che non mi immergevo così profondamente nel contesto dei Viaggi nel Tempo, argomento che da sempre mi ha appassionato e tuttora mi appassiona.



L'antologia proposta da Millemondi in questo numero devo dire che mi ha messo molto in discussione. Ho percepito sentimenti contrastanti durante la lettura dei 14 racconti presenti dai quali mi aspettavo molto visto l'argomento, ma che in alcuni casi mi hanno lasciato l'amaro in bocca.

Fabio Aloisio ha aperto magistralmente l'antologia proponendo una storia avvincente che ha molto di realistico e sociale.

Franci Conforti ha deluso un po le aspettative riposte, troppa carne al fuoco che non mi ha permesso di sincronizzare il poco tempo a disposizione con la trama e i personaggi.

I "Corvi" di Davide Boni mi hanno coinvolto tantissimo, l'intreccio spazio temporale è tutto quello che ne è venuto fuori è stato gestito a meraviglia.

Luigi De Pascalis  ha osato molto facendo intervenire un personaggio come Hawking in una storia tra scienza e fantascienza, ma devo dire che l'esperimento è pienamente riuscito. Convincere uno scienziato a cambiare il futuro con poche certezze empiriche non è da tutti.

Amo tantissimo il giocare con la storia d parte di Davide Del Popolo Riolo, riesce sempre a tirar fuori da cilindro qualcosa che non ti aspetti.

Che dire di Lanfranco Fabriani, che con Marina Sivoldi mi ha fatto sorridere tutto il tempo facendomi tornare la voglia di rileggere le sue avventure.

Clelia Farris con la storia su Anna Frank mi ha riportato alla mente le ambientazioni dei lager nazisti e le relative atrocità con la particolarità di aprire una breccia risolutiva che si legge raramente.

I mangia tempo di Andrea Franco non mi hanno detto tanto, forse la trama doveva essere gestita meglio visto l'argomento.

La creatrice di tempi di Lukha B. Kremo è un bel tentativo riuscito di rimescolare le carte temporali. Mancavano solo Topolino e Paperino è sarebbe venuto fuori un crossover bellissimo.

Flavia Imperi a mio avviso poteva osare di più, racconto lineare e carino ma troppo scontato nella conduzione.

La cacci al tesoro di Leonardo Patrignani mi ha divertito tantissimo, concentrare tutto sull'emotività caratteriale di ogni personaggio è stato molto azzeccato, finale un po prevedibile ma perfetto.

Giovanna Repetto è riuscita a trasportarmi emotivamente nel suo mondo, i transfer di questo genere mi attirano molto e sono ricchi di suspence e azione.

Dario Tonani questa volta mi ha lasciato un po così, devo essere sincero mi aspettavo qualcosa di diverso. Bellissimo racconto ma a mio avviso manca quel quid che lo caratterizza come scrittore, e che ho imparato ad amare.

Il racconto di Claudio Vastano mi è piaciuto molto, a mio avviso poteva essere anche l'inizio di un romanzo che parte dalla fine per gestire un bel intreccio spazio temporale.

Salvatore Proietti che ho avuto il piacere di conoscere a Eurocon 2021 ha fatto una bella e succosa disamina dei viaggi nel tempo e chiude in maniera esemplare questa antologia.

Carissimi, dopo questa filippica se amate viaggiare nel tempo credo che questo volume meriti una lettura.
"Ma Doc qui non c'è abbastanza strada per raggiungere 88 miglia all'ora..."
"Marty dove dobbiamo andare non c'è bisogno di strade..."

SENTINEL passo e chiudo...  
« Ultima modifica: 06 Agosto 2021, 11:38:04 di Sentinel » Loggato
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« Rispondi #117 data: 12 Agosto 2021, 15:15:03 »
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Carissimi , ho appena finito di leggere “Le porte dell’ Eden ” un lavoro di Adrian Tchaickovsky  pubblicato da Fanucci nella collana Narrativa . Dopo la saga Children of Time , Tchaikovsky torna con nuovo romanzo, Le porte dell’Eden, e si focalizza su alcune questioni che gli stanno a cuore e che possono essere argomenti da approfondire post lettura  :  il significato ed i perché dell’ evoluzione, quando e come si prende coscienza del proprio essere, comprendere e tollerare la diversità tra gli esseri viventi.
Da leggere sgombrando la mente da pregiudizi scientifici ed etico-morali


Le porte dell’ Eden

Dopo la saga Children of Time ,  I figli del tempo e I figli della caduta, fantascienza contemporanea che tratta di colonizzazione, viaggi interstellari e incontri / scontri con specie divenute senzienti grazie ad interventi umani di biogenetica. Tchaikovsky torna con nuovo romanzo, Le porte dell’Eden, ed affronta le questioni che gli stanno a cuore :  il significato ed i perché dell’ evoluzione, e, la presa di coscienza del proprio essere tramite stimoli , circostanze e meccanismi naturali.
Questa volta l’ ambientazione è un  palcoscenico grandioso , le innumerevoli Terre appartenenti ad altrettanti universi paralleli . All’ inizio del libro nel preludio per stimolare l’ attenzione usa come chiave un piccolo manuale sulla scienza evoluzionistica che descrive le ere geologiche dal punto di vista della formazione dei primi elementi costitutivi la vita collegati al ciclo evolutivo e geologico attuale della Terra. Una volta poste le basi di una ipotesi evolutiva pseudoscientifica ,avvolge il tutto con un'eccellente sensibilità in un moderno tecnothriller inframmezzato dagli intermezzi scritti con un linguaggio scientifico divulgativo dalla fittizia professoressa Ruth Emerson.

Nella brughiera di Bodmin , Lee e Mal ricercatrici di scoop sensazionali da diffondere sulla rete , sono attaccate nei pressi di un sito neolitico e Mal scompare ,  quattro anni dopo in una Inghilterra ove i movimenti razzisti e fascisti prendono sempre piu’ piede,  un assalto di una squadra di picchiatori a scopo di rapimento alla scienziata Kay  Amal Khan nota trasgrender e matematica teorica di spicco sulle ricerche extradimensionali viene sventato nel sangue da individui misteriosi , ma fatti strani cominciano ad accadere sempre piu’ spesso e l’ MI5 deve intervenire perchè è in gioco il futuro della Terra ed i passaggi fra gli universi paralleli sono sempre piu’ frequenti e pericolosi.

Le porte dell’ Eden è un libro stimolante per la fantasia e l’immaginazione del lettore , ma usa la scienza reale con speculazioni creative su come le specie della Terra potrebbero cambiare forma ed evolvere. I personaggi umani e non sono ben caratterizzati ed il romanzo ne illustra bene il carattere e la psicologia ma  anche le motivazioni ed i cambiamenti indotti nel loro viaggio attraverso le Terre parallele, alcuni posseggono un certo grado di carisma che li rende simpatici o odiosamente antipatici .

La prosa è ben strutturata agile e svelta con un ritmo nell’ accadimento degli avvenimenti mozzafiato , tranne in qualche punto al centro del libro quando l’autore un poco eccede in digressioni filosofiche e storiche che sono la base per l’ uso delle porte di comunicazione fra gli universi e di come queste siano i punti focali da rafforzare per evitare il crollo e la dissoluzione dell’ intera struttura extradimensionale da salvare.
Nel complesso, Le porte dell'Eden è in parte un romanzo di fantascienza in parte un mistero in parte un bio- thriller eccezionale ,  divertente ed intelligente , il tutto mescolato per creare una storia epica con personaggi fuori dai comuni standard etico-morali.
"Siamo qui perché si fidano di noi." Mal ridacchiò. "È una possibilità da un milione a uno, e solo queste due lesbiche disperate possono salvare il mondo. Materiale perfetto per un film d'azione".  
« Ultima modifica: 12 Agosto 2021, 15:20:51 di capricorno52 » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #118 data: 12 Agosto 2021, 16:07:50 »
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Citazione da: capricorno52 il 12 Agosto 2021, 15:15:03

Carissimi , ho appena finito di leggere “Le porte dell’ Eden ” un lavoro di Adrian Tchaickovsky  pubblicato da Fanucci nella collana Narrativa . Dopo la saga Children of Time , Tchaikovsky torna con nuovo romanzo, Le porte dell’Eden, e si focalizza su alcune questioni che gli stanno a cuore e che possono essere argomenti da approfondire post lettura  :  il significato ed i perché dell’ evoluzione, quando e come si prende coscienza del proprio essere, comprendere e tollerare la diversità tra gli esseri viventi.
Da leggere sgombrando la mente da pregiudizi scientifici ed etico-morali


Le porte dell’ Eden

....


Ennesima dimostrazione dell'utilità di questa rubrica.
Di questo autore ho letto solo I figli del tempo
Tematiche interessanti ma ritmo lento, tanto da non invogliarmi a leggere il seguito e tantomeno Le porte dell'Eden.
Poi arriva Capricorno52 e mi convince del contrario.
Messo in coda di lettura.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #119 data: 13 Agosto 2021, 20:41:07 »
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Biblio Grazie per l'apprezzamento !!


Approfitto  per contribuire allo sviluppo dell' angolo delle letture con qualche sintetica considerazione da parte mia.


La rubrica per essere viva  agile ed usabile  ha la necessità di essere alimentata dagli Umini almeno sulle nuove pubblicazioni,  fornendo per quanto possibile impressioni di lettura ed aspetti che possano valorizzare l' opera tipo, nuove idee , qualità della trama , qualità della scrittura (ricchezza di termini , uso della metafora, semplificazione etc..) e poi un flash sui personaggi , se attraversano le pagine e riescono ad emozionarci è quasi sempre un sintomo di una buona opera, ma vanno bene anche quelli che utilmente sostengono la trama o l'ambientazione e poi c' è il la propria cultura e formazione che incide sul "gusto" ma l'importante è fornire un giudizio sereno e per quanto possibile oggettivo e magari scambiare un pacifico confronto con chi la pensa diversamente.

La produzione letteraria odierna di genere FS  è vasta le opere si distanziano moltissimo per qualità e molto appare come un copia incolla, un angolo delle letture interno è un ottimo metodo per tenere alta l'attenzione e sviluppare un giudizio autonomo.

Spero che il numero dei contributori aumenti sensibilmente .

A ritrovarci insieme in nuove letture

Saluti

Leo alias Capricorno52  
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