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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania «prec succ»
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  Autore  Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania  (letto 108074 volte)
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #810 data: 09 Gennaio 2024, 09:12:27 »
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Citazione da: Sentinel il 09 Gennaio 2024, 05:35:26

Buongiorno compagni di lettura, non posso esimermi da dover leggere anche io il romanzo per completare l'asse critica del TRIO MEDUSA

...

Voto: 7,5

Ed io, a mia volta, sarò costretto a leggere Il viaggio della Electra Persei per riequilibrare, con qualche critica, almeno un pochetto il tuo come al solito entusiastico commento.  
Non credo mi sarà difficile visto che il romanzo di cui parliamo è ambientato nello stesso universo narrativo del Il sigillo del serpente piumato, a mio modesto avviso uno dei Premi Urania più deludenti in assoluto e a cui ho dato un quattro di stima.
Ma visto che in questo nuovo anno ho già letto due romanzi che ho giudicano negativamente, prima di avventurarmi nei "Mondi fantastici" di Piero Schiavo Campo, aspetto un poco.    
« Ultima modifica: 09 Gennaio 2024, 09:21:39 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #811 data: 09 Gennaio 2024, 15:36:48 »
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Ciao, sto leggendo l' ultimo Urania " Un Salmo per il Robot" della Becky Chambers e devo dire che condivido le impressioni del bibliotecario espresse nei giudizi sulla pagina del libro. Temo - e mi fa male anche  il solo pensarlo- che il romanzo abbia vinto lo Hugo e sia arrivato in finale al Nebula solo in quanto esponente di quella tendenza (chiamiamola woke o politically correct ad ogni costo) che va di moda nel mondo anglosassone. Niente di male come concetto, la fantascienza è sempre stata portatrice di ideali. Ma prima degli ideali dovrebbero venire le idee e la storia. Qui mancano le une e le altre. E quando il sottotesto diventa l' unico testo quello che ne esce fuori è sempre una lettura noiosa
O peggio inutile.
Parere personale.
Un grande abbraccio
Nick
« Ultima modifica: 09 Gennaio 2024, 15:39:02 di Nick Parisi » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #812 data: 11 Gennaio 2024, 09:21:26 »
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ERA OSCURA, di Luigi Naviglio

Dietro lo pseudnomio di L.Navire si nasconde un italiano, Luigi Naviglio, prolifico scrittore pubblicato soprattutto da Ponzoni e attivo sceneggiatore di Lanciostory e Skorpio.
E in effetti lo stile è quello di molti liberi dell'Eura primo periodo...
Tra l'altro, il romanzo è l'espansione di un racconto apparso du I romanzi del Cosmo N. 172, apparso col vero nome di Luigi Naviglio.
Si tratta di un romanzo sociologico, molto pessimista e critico nei confronti di alcune filosofie politiche , soprattutto la sinistra radical chic. Da notare come il commento precedente, scritto nel 2012, trovava molti dei comportamenti descritti come assurdi e poco credibili, mentre oggi quegli stessi comportamenti li possiamo osservare semplicemente guardandoci attorno.
Se la partenza del romanzo è pessimista, lo sviluppo è anche peggiore.
Addirittura (spoiler!!) la coprotagonista muore in maniera quasi casuale.
Il degrado della società è inarrestabile e presto sfocia in una guerra totale, atomica.
Solo allora l'autore mette nel romanzo un debole messaggio di speranza e la possibilità di ricostruire la società, anche se sinceramente mi sembra poco realizzabile.
Interessante notare come l'autore si focalizzi sulle necessità meramente produttive, in altre parole non viene sfiorato da dubbi quale l'ambiente o il riscaldamento globale. Nello stesso tempo però identifica nella sovrappopolazione (già allora!!) la causa principale della rovina dell'umanità.
Insomma un romanzo che fa riflettere.
Voto 7
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #813 data: 11 Gennaio 2024, 11:35:44 »
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Pianeta in via di sviluppo:
Philips Josè Farmer


Romanzo del 1956 quindi di una fantascienza lontana da quella che oggi leggiamo ed amiamo. Romanzo di un autore all'inizio, anche se aveva già scritto : "Un amore a Siddo", è un classico di avventura con personaggi ben descritti.
Come dicevo è un avventura senza sosta su un pianeta una volta colonizzato ma oggi ricaduto in un medioevo all'americana. Gradevole da rileggere o da leggere certo non un capolavoro. La prosa è un po buttata lì ma l'inventiva c'è tutta. Il sens of wonder è quella dell'epoca d'oro. Mi sento di consigliarlo a chi vuol passare un pò di tempo lontano da libri angoscianti sul nostro futuro. E' la storia di un naufrago spaziale in un mondo involuto in cui non esiste scienza ma religioni che che cercano di spiegare i tanti perchè di quel pianeta, e la sua odissea per poter ritornare a casa. Gradevole

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #814 data: 14 Gennaio 2024, 05:59:44 »
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Ebbene sì, con mio sommo rammarico, nonostante sia notoriamente a favore degli autori nelle opere se non altro per lo sforzo che fanno nello scrivere, devo constatare che gli amici di lettura hanno ragione, questo romanzo mi ha lasciato troppo l'amaro in bocca.

“Salmo per un robot” si presenta come un presunto capolavoro utopico, ma delude gravemente le aspettative. La trama scontata incentrata sul monaco Sibling Dex e il robot Mosscap offre poco più di cliché filosofici. La narrazione tenta di essere profonda, ma il risultato è un mix confuso tra le leggende antiche e una presunta ricerca spirituale. Il premio Hugo 2022 per il miglior romanzo breve sembra un’affermazione discutibile, considerando l’assenza di innovazione e la mancanza di una trama avvincente (non metto in dubbio i gusti di coloro che hanno fatto parte della giuria del premio, credo solo che potrebbe aver trascurato opere più meritevoli in favore di una storia che si perde nelle sue stesse ambizioni senza offrire una vera connessione emotiva o intellettuale al lettore.).
Il personaggio di Mosscap, pur presentato come un misterioso ritorno dalle antiche leggende, non è riuscito a suscitarmi interesse e la sua ricerca filosofica sulla necessità umana appare più una forzatura che un approfondimento significativo. La rivelazione della risposta alla sua domanda centrale risulta scontata e poco convincente.
Inoltre, la descrizione del mondo utopico e dell’abbandono delle macchine in favore della natura risulta eccessivamente idealizzata, priva di sfumature realistiche. La costruzione del continente Panga e la divisione del 50% delle terre emerse sembrano più una trovata banale che un elemento di una storia ben articolata.
In conclusione, “Salmo per un robot” sembra più una opera forzatamente ambiziosa che un autentico capolavoro del genere cosypunk.

Voto: 4,5
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #815 data: 15 Gennaio 2024, 17:37:11 »
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Eccomi arrivato alla fine del terzo libro, letto in questo mese.
Ci sono arrivato dopo due letture deludenti ed ero preoccupato di incappare in un altro passo falso.
Avete presente il detto non c'è due senza tre?


Il lungo tramonto, 01/2024
di Jack McDevitt
Collana Urania Jumbo, n.51
Mondadori

Il lungo tramonto è il terzo volume pubblicato in Italia del Ciclo: Academy/Priscilla (Hutch) Hutchins, al momento l'ottavo e ultimo della serie, scritto nel 2018 dall'autore jack McDevitt. Precedentemente erano stati pubblicati su Urania, il primo romanzo del ciclo: Il sonno degli Dei, nel 1998 seguito poi nel 2011 dal sesto della serie: Cauldron, fornace di stelle.
Fortunatamente, visto modo con cui sono stati proposti da noi i romanzi del Ciclo, questo ultimo, così come Cauldron, fornace di stelle, nonostante i moltissimi riferimenti ed accenni ai romanzi precedenti, sono comunque godibilissimi come letture a se stanti, certo qualcosa del contesto generale si perde ma pazienza.
La vera nota dolente per chi affronta la lettura non è tanto la tenuta della coerenza narrativa all'interno del ciclo, quanto il doversi approcciare alla storia con la totale sospensione dell'incredulità. Le baggianate in ambito astrofisico, scientifico, ed ingegneristico, sono presenti ad ogni piè di pagina, sin dalle primissime, dove un radiotelescopio viene senza apparente motivo puntato a casaccio e riesce a captare comunque una trasmissione video di una "scena di paesaggio alieno" immediatamente visualizzata a schermo con tanto di colonna sonora. Messaggio inviato da 7000 anni luce di distanza, senza essere stato specificatamente indirizzato, che comunque ha la potenza necessaria e la codifica giusta, dopo aver impiegato migliaia di anni per arrivare a noi, per essere casualmente intercettato, visto e capito all'istante.
Si prosegue con l'allestimento e l'invio di un astronave che a discapito di un governo che non lo vuol far partire, grazie ad un motore FTL nel giro di giorni arriva a destinazione, con una astronauta pilota, La pilota più esperta, che deve farsi spiegare il significato del concetto di parallasse.
E vogliamo parlare della dilatazione temporale gravitazionale dei viaggi descritti da McDevitt? problema semplicemente ignorato, così come di pura fantasia è il numero spropositato di pianeti adatti alla vita, trovati in cinque minuti in un ammasso globulare, quando già oggi sappiamo che in tali ammassi che popolano l'alone sferico delle galassie, questi ultimi sono estremamente rari se non inesistenti.
Ed infine gli alieni incontrati. Passi che per esigenze narrative quest'ultimi debbano essere simili a noi per poter interagire, vivere su pianeti con la medesima nostra gravità e in cui anche noi si possa respirare, ma che abbiamo pure i jeans, i costumi da bagno e le mollette mi sembra un poco esagerato.
Mi fermo qui con gli esempi, ma credetemi, la lista da cui andarli a pescare è assai lunga.
Per godersi questa storia è quindi necessario da parte del lettore una sospensione dalla realtà di grado assoluto ma se riuscirà ad attuarla si ritroverà per le mani una storia scritta con mestiere e abilità che anche senza descrizioni di battaglie spaziali, violenza, senza la presenza di un "cattivo" di un antagonista, senza che ogni personaggio vada a letto con tutti gli altri a causa della sola presenza sulla medesima astronave, crea uno sviluppo avvincente e affascinante, con personaggi ben caratterizzati e simpatici e con un sotto testo critico verso l'attuale politica e il mondo dei media occidentali e più nello specifico di quelli statunitensi.

Per cui arrivato alla fine, al netto dei pregi e dei difetti, non posso affermare in tutta onesta che questo terzo libro sia stato la conferma al detto inizialmente citato.
E quindi con spirito sollevato posso dare almeno la sufficienza.
Voto: 6    
« Ultima modifica: 15 Gennaio 2024, 17:54:45 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #816 data: 15 Gennaio 2024, 20:49:03 »
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AA. VV. COLONI DELL'UNIVERSO



Quinto fascicolo Millemondi che il curatore di Urania Franco Forte riserva alla narrativa breve di autrici ed autori italiani e che è dedicato al tema della colonizzazione di altri mondi.
Va da sé che un tema siffatto porti con sé un immaginario di partenza per forza di cose catastrofico dove la colonizzazione è imposta da una Terra morente per i motivi più diversi, dalla crisi climatica, alle guerre, agli impatti con corpi celesti  vaganti, alle conseguenze di un capitalismo senza più freni.
Ma la varietà degli scenari proposti  è assicurata dalla risposta e dalla qualità che ancora una volta scrittrici e scrittori nostrani sono in grado di restituirci. Ecco il dettaglio:

Manuel Soto Ortega, colono di Marte di Paolo Aresi   8
La società e la lotta di classe non ci abbandoneranno mai, né in futuro, né tanto meno sul pianeta Marte. Paolo Aresi ci propone un eroe del lavoro con cui si empatizza immediatamente perché è terribilmente attuale, specie in Italia.

Tra tutti gli infiniti mondi  di Davide Camparsi  5
Quando scrivi un buon racconto di fantascienza, ma la priorità dell’autore sembra essere l’esibizione delle sue conoscenze scientifiche…

Chora  di Francesca Cavallero   7,5
Ogni volta si scopre qualcosa in più sul pianeta che ospita Morjegrad, le Terre Erose e la colonizzazione di questo mondo che l’umanità ha prontamente devastato. Lo stile dell’autrice, ormai riconoscibilissimo, è diventato un marchio di fabbrica e di garanzia.

Colonikon evangelion   di Franci Conforti   7,5
Ambientazione suggestiva che mi ha richiamato alla mente il celebre porto di Mos Esley di Guerre Stellari, anche se in questo caso sono i personaggi ad essere variegati e non le razze aliene, ma l’atmosfera viene compromessa dall’arrivo di coloni spaziali che si rivelano dei veri e propri corpi estranei.

Altri soli, altri animali, altri alberi. Un altro mondo   di  Lorenzo Iacobellis    7,5
Una colonizzazione davvero particolare e suggestiva quella immaginata da Iacobellis, che mi ha catturato inesorabilmente. Gli uomini fuggiti dalla Terra si reinventano simbionti di animali alieni enormi, ma la sfida vera è emanciparsi da una sopravvivenza passiva grazie all’ingegno.

La musa inquietante   di Alessandro Montoro    9
Adoro la commistione fantascienza-horror e Montoro la concretizza in un racconto pieno di azione che gronda tensione e suspance sino ad un finale tragicamente liberatorio.

Mimes   di Maico Morellini   7
Come nel racconto di Montoro, anche Morellini immagina che gli umani che si spingono nell’esplorazione di altri mondi, si considerino sempre e comunque come i colonizzatori. Ma questo aspetto, come accade sul pianeta Mimes, non è affatto scontato.

La fattoria perduta   di Daniela Piegai   7,5
Racconto che mi ha ricordato il mito della caverna in Platone. La fuggitiva ritorna sui suoi passi valutando chi è in grado di essere messo al corrente della realtà e chi è meglio che rimanga vittima della sua confortevole illusione. Poetico e delicato.

L’altro confine della notte   di Franco Ricciardiello    9
Semplicemente splendida l’utopia immaginata da Ricciardiello sul pianeta Nova ed assolutamente verosimile la protervia di chi è avvelenato dallo spirito rapace del capitalismo più becero. Il finale è dettato da un ottimismo a cui non credo.

Avery 2∆Bµ   di Laura Silvestri   10
In una Terra che attende l’impatto catastrofico con un meteorite, alcuni milioni di individui sono scelti per tentare di sopravvivere attraverso la digitalizzazione della loro personalità ed il trasferimento di quest’ultima in droidi cibernetici. L’autrice riflette nel suo racconto sul rischio della perdita di identità e sulla possibile deumanizzazione dei superstiti attraverso la protagonista Lilia, che in questo passaggio perde l’amore di una vita e si illude di recuperare la propria umanità solo attraverso l’aspetto fisico. Racconto denso di temi attualissimi che reputo il migliore dell’antologia.

Le nuvole hanno occhi di Giampietro Stocco   5
Storia e personaggi senza spessore. Detesto scrivere commenti negativi, ma immaginare che il fallimento di una colonizzazione di un pianeta sia imputabile alle nuvole del gigante gassoso vicino è davvero temerario.

Collo di bottiglia  di Silvia Treves   6
Alla Treves riesce bene l’ambientazione angosciante della colonia Amira e la protagonista Gersy ha tutto ciò che le serve per conquistare il lettore, ma la storia decolla solo nel finale.

Il silenzio del cielo   di Alessandro Vietti    7
Delicato e struggente racconto che contempla una storia d’amore di due giovani colonizzatori smarriti e poco consapevoli del loro destino. Ma Camille ha le idee chiare se non altro di come non riprodurre l’approccio aggressivo dell’umanità nei confronti di ciò che ci circonda e che non conosciamo.

Chiudono il volume la biografia degli autori, utile in particolar modo se si desidera approfondire la produzione letteraria di ciascuno di essi, ed un saggio a firma del giornalista e saggista Carmine Treanni che ripercorre il tema della colonizzazione di altri mondi nella letteratura e nel cinema.


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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #817 data: 15 Gennaio 2024, 21:13:01 »
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Citazione da: galions il 15 Gennaio 2024, 20:49:03


AA. VV. COLONI DELL'UNIVERSO



Quinto fascicolo Millemondi che il curatore di Urania Franco Forte riserva alla narrativa breve di autrici ed autori italiani e che è dedicato al tema della colonizzazione di altri mondi.
Va da sé che un tema siffatto porti con sé un immaginario di partenza per forza di cose catastrofico dove la colonizzazione è imposta da una Terra morente per i motivi più diversi, dalla crisi climatica, alle guerre, agli impatti con corpi celesti  vaganti, alle conseguenze di un capitalismo senza più freni.
Ma la varietà degli scenari proposti  è assicurata dalla risposta e dalla qualità che ancora una volta scrittrici e scrittori nostrani sono in grado di restituirci. Ecco il dettaglio:
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Chiudono il volume la biografia degli autori, utile in particolar modo se si desidera approfondire la produzione letteraria di ciascuno di essi, ed un saggio a firma del giornalista e saggista Carmine Treanni che ripercorre il tema della colonizzazione di altri mondi nella letteratura e nel cinema.

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Sai che un poco già mi dispiace il passaggio di queste fantastiche antologie dal contenitore MilleMondi a quello del Volume Speciale Estivo.
Il passaggio sarà pure giustamente necessario per una maggior permanenza in edicola, a disposizione dei lettori, ma per i collezionisti maniaci come me, il cambio di veste disturba non poco. Interrompe la continuità grafica di uno dei maggior successi a firma Franco Forte degli ultimi anni.
« Ultima modifica: 15 Gennaio 2024, 21:13:21 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #818 data: 15 Gennaio 2024, 21:41:39 »
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Citazione da: bibliotecario il 15 Gennaio 2024, 21:13:01


Sai che un poco già mi dispiace il passaggio di queste fantastiche antologie dal contenitore MilleMondi a quello del Volume Speciale Estivo.
Il passaggio sarà pure giustamente necessario per una maggior permanenza in edicola, a disposizione dei lettori, ma per i collezionisti maniaci come me, il cambio di veste disturba non poco. Interrompe la continuità grafica di uno dei maggior successi a firma Franco Forte degli ultimi anni.


Lo capisco, io sono tutt'altro che un collezionista rigoroso, ma ho una venerazione per gli Oscar Draghi, li ho ordinati in alcuni scaffali e sono perfettamente allineati e coperti come un plotone.
Poi all'improvviso è uscito il volume del Lovecraft annotato a pianta quadrata e quindi sporge rompendo la riga.
Ogni volta che lo guardo faccio una smorfia di disapprovazione.
Ma l'amore per i Draghi Mondadori è rimasto immutato.
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« Rispondi #819 data: 16 Gennaio 2024, 17:05:48 »
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Il lungo tramonto Kack McDevitt Urania Jumbo nro 51
Ottavo capitolo della serie The Academy , in Italia , al momento sono stati pubblicati  solo tre romanzi.
Dire qualcosa di nuovo ed originale sull’ ottavo libro di una serie non è facile ed una ulteriore difficoltà da superare è confrontarsi con un libro di genere Hard Science Fiction , quindi scritto in coerenza , con la cosmologia , la scienza e la tecnologia allo stato dell’ arte della conoscenza, e,  scoprire invece di  doversi approcciare alla storia che richiede una larga sospensione dell'incredulità.
Priscilla "Hutch" Hutchins, protagonista anche delle altre opere è da decenni il miglior pilota dell’Accademia. Ha avuto numerosi incontri di primo contatto ed è persino diventata una celebrità minore. Ma la politica mondiale è passata dall’esplorazione ad una fase “isolazionista”, causa il crescente timore che il programma possa imbattersi in una razza extraterrestre più avanzata dell’umanità e che questo possa provocare una guerra. Hutch si ritrova nei panni di una famosa pilota interstellare con poco da fare, finché non scopre  un messaggio da una stella ai confini della galassia che potrebbe essere la sua ultima possibilità per una missione prima che il programma per l’esplorazione dello spazio profondo venga chiuso definitivamente.
Il messaggio è un video che mostra una cascata accompagnato da una musica celestiale.
Nonostante il fatto che questo messaggio possa aver impiegato diverse migliaia di anni per arrivare sulla Terra e che le condizioni di vita possano essere radicalmente cambiate i responsabili decidono di preparare ed inviare l'ultima nave interstellare per il viaggio. A causa della crescita della paranoia sugli alieni crudeli a livello mondiale , Hutch e il suo equipaggio sono costretti a salpare prematuramente, ma ciò che trovano dall'altra parte della galassia è del tutto inaspettato.
Fortunatamente McDewitt crede che le persone siano fondamentalmente buone e lavoreranno insieme per aiutarsi a vicenda e risolvere qualunque problema il cosmo pone loro e le razze aliene che introduce nel “Lungo tramonto” non fanno eccezione, amicizia tra le stelle? Sarebbe ora se trovassimo qualche segno di vita intelligente e senziente nell’ universo e soprattutto nessuna “ Foresta Oscura” , con queste premesse è quindi possibile imbastire,  in modo molto fortunoso,  una missione di salvataggio per una pianeta minacciato dall’ arrivo di un buco nero.
Libro ben scritto , un ritmo lento ma ponderato , un profondo interesse  per la curiosità e l’archeologia, ancorato al presente ma con un piede nel nostro prossimo futuro, peccato per le stupidaggini , evidenziate dal collega Bibliotecario e da me condivise, che caratterizzano la parte iniziale del libro e che contribuiscono notevolmente ad abbassare il voto.
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« Rispondi #820 data: 17 Gennaio 2024, 15:29:24 »
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Questo 2024 non ingrana come avrei sperato.
Un poco è pure colpa mia ma lo è di più, molto di più, di Alessandro, uno spirito burlone


Il viaggio della Electra Persei, 12/2023
di Piero Schiavo Campo
Collana Odissea Fantascienza
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Il viaggio della Electra Persei prosegue nel solco narrativo aperto dall'autore con il precedente romanzo, Premio Urania, Il sigillo del serpente piumato edito nel 2017.
I due romanzi condividono la stessa ambientazione, lo stesso stile, gli stessi riferimenti, la medesima trama generale. Nonostante questo Il viaggio della Electra Persei è tutto sommato godibile anche a se stante.
Godibile si, ma certamente non per tutti o almeno non per me che dopo la sua lettura resto del tutto sconcertato da come possa lo stesso autore scrivere degli ottimi romanzi, con uno sviluppo della trama impeccabile e con dei personaggi accattivanti come L'uomo a un grado Kelvin e La follia di Eos e allo stesso tempo, purtroppo scrivere anche pessimi romanzi di tutt'altro spessore come Il sigillo del serpente piumato o questo suo insignificante e non necessario seguito.
Altro mistero insoluto, il motivo che mi ha indotto a leggere questo romanzo nonostante fosse ancora ben impresso nella mia memoria il trauma subito dalla nefasta lettura del Il sigillo del serpente piumato. Almeno una parziale spiegazione può essere individuata nel mio atteggiamento ottimista e disinvolto al limite dell'autolesionismo, con cui scelgo le mie letture. Un altra può essere addebitata alla mia incondizionata fiducia nei giudizi altrui che qui, col senno di poi, posso affermare senza remora, si sono rivelati nel miglior dei casi molto fantasiosi.
Veniamo all'analisi del testo; rispetto al precedente: Il sigillo del serpente piumato, l'autore cambia i ruoli ai personaggi principali, ma non il contesto in cui sono immersi, che rimane quello della avventura immersiva nei multiuniversi, ne la trama che ricalca gli stereotipi della Quest avventurosa picaresca, infarcita di colpi di scena che non ottengono l'effetto voluto ma il contrario e non alzano il ritmo della lettura che resta piatta, fredda e priva di quel Sense of Wonder, aggiornato al gusto odierno, che sarebbe necessario a questo tipo di storia riproposta oggi ad un lettore che è ben più smaliziato di quello degli anni 50 del secolo scorso, tipo si storia di cui questo romanzo forse e dico forse vuol essere un omaggio, risultando però nel miglior dei casi una parodia.
I personaggi primari e comprimari non hanno alcun sviluppo, risultano bidimensionali e scontati, non generano alcuna empatia al lettore, il plot è di una banalità che non vale neanche la pena parlarne.
Ad appesantire una lettura già di per se indigesta, questa è più volte interrotta da capitoli con numerazione romana del tutto avulsi allo sviluppo della storia, nei quali l'autore da sfoggio in modo del tutto inopportuno della sua erudizione nel campo scientifico con una specie di mini-saggio divulgativo di meccanica quantistica, che poi a ben pensarci è la cosa migliore del volume.
VOTO: 4

« Ultima modifica: 17 Gennaio 2024, 16:34:38 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #821 data: 17 Gennaio 2024, 16:12:51 »
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Per questo mese ho già avuto troppe brutte sorprese.
Le mie letture hanno totalizzato due 4 un 5 e un 6 striminzito.
ho bisogno di bello, di andare sul sicuro, di una lettura confortevole.
Cambio la mia coda di lettura, tolgo dalla lista Ph0xGen! che mi sono accorto di aver già letto ma di non averne ricordo, il che non è un buon segno e lo sostituisco con
I biplani di D'Annunzio, mi piacque a suo tempo, di certo mi piacerà ancora
« Ultima modifica: 17 Gennaio 2024, 16:40:29 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #822 data: 17 Gennaio 2024, 16:38:13 »
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Citazione da: bibliotecario il 17 Gennaio 2024, 15:29:24

Questo 2024 non ingrana come avrei sperato.
Un poco è pure colpa mia ma lo è di più, molto di più, di Alessandro, uno spirito burlone


Il viaggio della Electra Persei, 12/2023
di Piero Schiavo Campo
Collana Odissea Fantascienza
Delosbooks

Il viaggio della Electra Persei prosegue nel solco narrativo aperto dall'autore con il precedente romanzo, Premio Urania, Il sigillo del serpente piumato edito nel 2017.
I due romanzi condividono la stessa ambientazione, lo stesso stile, gli stessi riferimenti, la medesima trama generale. Nonostante questo Il viaggio della Electra Persei è tutto sommato godibile anche a se stante.
Godibile si, ma certamente non per tutti o almeno non per me che dopo la sua lettura resto del tutto sconcertato da come possa lo stesso autore scrivere degli ottimi romanzi, con uno sviluppo della trama impeccabile e con dei personaggi accattivanti come L'uomo a un grado Kelvin e La follia di Eos e allo stesso tempo, purtroppo scrivere anche pessimi romanzi di tutt'altro spessore come Il sigillo del serpente piumato o questo suo insignificante e non necessario seguito.
Altro mistero insoluto, il motivo che mi ha indotto a leggere questo romanzo nonostante fosse ancora ben impresso nella mia memoria il trauma subito dalla nefasta lettura del Il sigillo del serpente piumato. Almeno una parziale spiegazione può essere individuata nel mio atteggiamento ottimista e disinvolto al limite dell'autolesionismo, con cui scelgo le mie letture. Un altra può essere addebitata alla mia incondizionata fiducia nei giudizi altrui che qui, col senno di poi, posso affermare senza remora, si sono rivelati nel miglior dei casi molto fantasiosi.
Veniamo all'analisi del testo; rispetto al precedente: Il sigillo del serpente piumato, l'autore cambia i ruoli ai personaggi principali, ma non il contesto in cui sono immersi, che rimane quello della avventura immersiva nei multiuniversi, ne la trama che ricalca gli stereotipi della Quest avventurosa picaresca, infarcita di colpi di scena che non ottengono l'effetto voluto ma il contrario e non alzano il ritmo della lettura che resta piatta, fredda e priva di quel Sense of Wonder, aggiornato al gusto odierno, che sarebbe necessario a questo tipo di storia riproposta oggi ad un lettore che è ben più smaliziato di quello degli anni 50 del secolo scorso, tipo si storia di cui questo romanzo forse e dico forse vuol essere un omaggio, risultando però nel miglior dei casi una parodia.
I personaggi primari e comprimari non hanno alcun sviluppo, risultano bidimensionali e scontati, non generano alcuna empatia al lettore, il plot è di una banalità che non vale neanche la pena parlarne.
Ad appesantire una lettura già di per se indigesta, questa è più volte interrotta da capitoli con numerazione romana del tutto avulsi allo sviluppo della storia, nei quali l'autore da sfoggio in modo del tutto inopportuno della sua erudizione nel campo scientifico con una specie di mini-saggio divulgativo di meccanica quantistica, che poi a ben pensarci è la cosa migliore del volume.
VOTO: 4




Carissimo Biblio, il piacere sta nel tentarti a leggere se no che piacere cìè
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #823 data: 17 Gennaio 2024, 16:41:47 »
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Citazione da: Sentinel il 17 Gennaio 2024, 16:38:13


Citazione da: bibliotecario il 17 Gennaio 2024, 15:29:24

Questo 2024 non ingrana come avrei sperato.
Un poco è pure colpa mia ma lo è di più, molto di più, di Alessandro, uno spirito burlone


Il viaggio della Electra Persei, 12/2023
di Piero Schiavo Campo
Collana Odissea Fantascienza
Delosbooks

...
VOTO: 4


Carissimo Biblio, il piacere sta nel tentarti a leggere se no che piacere cìè


Hai ragione ma non ci casco più.
Prima di procedere sulla fiducia ti interrogo!
« Ultima modifica: 17 Gennaio 2024, 16:42:01 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #824 data: 17 Gennaio 2024, 19:19:43 »
Cita

In un momento un poco di stanca dovuto alla qualità non eccelsa di alcuni romanzi di FS , ho letto un libro che da tanto tempo aspettava nella mia libreria , cambiando in un certo senso genere ed approccio , di seguito la mia recensione.

La mano sinistra delle tenebre Ursula Le Guinn Cosmo Oro  nro 65 1969


Un'opera innovativa per l’ anno di pubblicazione il 1969, letto oggi il racconto ha perso parte del fascino innovativo e fantascientifico.
La mano sinistra delle tenebre racconta la storia di un emissario umano solitario su Inverno , un mondo alieno i cui abitanti sono ermafroditi latenti, neutri per la maggior parte del tempo, ma ogni ventisei giorni hanno una fase detta kemmer (della durata di due giorni) in cui diventano maschi o femmine in base ad uno scambio di feromoni con il partner. Entrambi i partner quindi hanno la possibilità di restare incinti. Questa caratteristica deriva dal fatto che l'insediamento è stato oggetto di manipolazione genetica decine di migliaia di anni prima.
L’ obiettivo di Gently Ai , l’emissario,  è facilitare l'inclusione del pianeta Inverno in una civiltà intergalattica in crescita, l’Ecumene. Ma per fare ciò deve colmare il divario tra le sue opinioni e quelle della cultura completamente diversa che incontra.
Sbarcato su Inverno fa amicizia con  Therem Harth Estraven un nobile di Karkide uno dei due stati egemoni presenti su Inverno , Therem cerca di aiutare AI nel suo scopo ma viene visto come traditore ed esiliato ,mentre Ai caduto in disgrazia si trasferisce ad   Orgoreyn, l’altro stato  di Inverno, dove viene tradito, arrestato ed inviato in una Fattoria Volontaria e Agenzia di riprogrammazione della Commensalità, luogo di detenzione per malfattori e politici simile ad un gulag.
Saputolo Therem ne organizza la fuga e i due affrontano un viaggio di mesi su un ghiacciaio per uscire dai confini di Orgoreyn.
Il viaggio , lungo e periglioso,  viene ottimamente descritto dalla Le Guin e rappresenta in modo simbolico il processo di familiarizzazione ed accettazione fra i due protagonisti , tuttavia  Therem Harth Estraven è il vero eroe di questa storia,  poiche’ intuisce la promessa di cambiamento che l’  Ecumene ha per il suo mondo ed aiuta Ai fino al sacrificio della sua vita, anche Ai subisce il cambiamento e dopo  molto tempo e molte prove e tribolazioni  riconosce Estraven per cosa e chi è: semplicemente UMANO, superando il disagio ed il pregiudizio e scoprendo il semplice amore.
Romanzo focalizzato principalmente sugli aspetti della psicologia, della società e le sue tradizioni , sulle emozioni umane in un mondo alieno, La mano sinistra delle tenebre è una storia profonda di umanità, amore, tradimento, alienazione e accettazione altamente originale, attuale anche oggi . Attraverso pagin di critica politica e sociale ed il paesaggio ghiacciato di Inverno , scorre una storia inconfondibilmente umana di lealtà, tragedia e amore.
Ma non è un libro facile da leggere, il ritmo è lento , non è pensato per creare emozioni vorticose e trascura l’azione mentre il suo scopo è invece quello di far riflettere i lettori.
Lento all’ inizio nel coinvolgimento del lettore  a causa del linguaggio secco e cerebrale  adottato da Ai , nel proseguo, si trasforma grazie alla narrazione di leggende brevi e molto poetiche di Inverno che illuminano la natura di questo mondo e ci aiutano a vedere gli eventi di questa storia in un contesto diverso e in una luce diversa. La bellezza che il linguaggio di Le Guin raggiunge durante questi intermezzi è mozzafiato ed è certamente uno dei motivi per il quale  “La mano sinistra delle tenebre” rappresenta una pietra miliare negli annali della fantascienza intellettuale.
Voto 8
  
« Ultima modifica: 17 Gennaio 2024, 19:28:14 di capricorno52 » Loggato
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