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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania «prec succ»
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  Autore  Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania  (letto 108082 volte)
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #795 data: 28 Dicembre 2023, 13:59:34 »
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    Nel cuore della galassia, due donne avvolte nell'ombra della storia emergono con forza e determinazione, plasmando il destino dell'impero sotto la guida di Paul Muad’Dib. "La Principessa di Dune" ci catapulta due anni prima degli eventi epici narrati nel capolavoro di Frank Herbert, offrendoci uno sguardo penetrante sulle vite di due figure chiave: la Principessa Irulan e la Fremen Chani.

    Irulan, cresciuta nella maestosità della corte imperiale, si rivela una figura complessa, forgiata dalle lezioni della Sorellanza Bene Gesserit e dalla saggezza di suo padre, l'Imperatore Shaddam Corrino IV. La sua prospettiva affascinante e indipendente la trasforma da semplice pedina politica a giocatrice astuta sullo scacchiere del potere. In un universo intriso di intrighi, la Principessa Irulan emerge come un faro di determinazione, disposta a sfidare le forze che cercano di relegarla a un ruolo predefinito.

    Dall'altra parte, nel deserto implacabile di Arrakis, Chani incarna la resilienza e la forza dei Fremen. Figlia del planetologo Liet-Kynes, cresce sognando l'utopia ecologica del padre. Tuttavia, la sua formazione misticheggiante sotto l'ala di un'antica Madre Reverenda la costringe a confrontarsi con la cruda realtà della vita nel deserto. Il prezzo dei sogni e degli obblighi dei Fremen si manifesta sotto il giogo oppressivo della Casa Harkonnen, rivelando la sua forza interiore e il suo coraggio di fronte all'oppressione.

    La trama avvincente, getta luce sulle intricanti macchinazioni delle fazioni in competizione per il potere: dalla Sorellanza Bene Gesserit alla Gilda Spaziale, dal trono imperiale a una ribellione spietata nell'esercito imperiale. Gli autori ci conducono attraverso un viaggio coinvolgente, dipingendo un ritratto dettagliato di due donne che sfidano il loro destino, contribuendo in modo significativo al regno di Paul Muad’Dib.

   "La Principessa di Dune" si distingue come una prequel avvincente e necessaria, arricchendo la mitologia di Dune con profondità emotiva e caratterizzazioni sfaccettate. La storia appassionante di Irulan e Chani ci invita a riflettere sul potere trasformativo delle donne nell'universo di Dune, sottolineando che, anche nell'oscurità delle epoche passate, le figure femminili possono emergere come eroine indomabili, scolpendo il proprio destino nella pietra dell'impero. Una lettura avvincente che appassiona e commuove, "La Principessa di Dune" è un'ode all'audacia femminile che risuona nel cuore del lettore ancora molto tempo dopo la chiusura del libro.

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #796 data: 31 Dicembre 2023, 00:59:25 »
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Full Brutal di  Kristopher Triana



Pubblicato nel 2018, vincitore dello Splatterpunk Awards nel 2019 ed approdato in Italia nel maggio 2023 per i tipi di Saga Edizioni, tradotto da Alice Renzi, ‘Full brutal’ è un romanzo che ho difficoltà a valutare perché è talmente estremo da rasentare l’inverosimile.
La protagonista io-narrante è Kim White, una sedicenne della borghesia americana privilegiata, orfana di madre, studentessa e cheerleader in una high school di provincia che frequenta la classica cerchia di figli di papà che esclude i coetanei che non possono reggere il loro ricco stile di vita, fatto di vacanze ai tropici, settimane bianche, auto di lusso e feste esclusive.
Il padre di Kim è il classico padre-ectoplasma, completamente dedito al lavoro, che di tanto in tanto passa da casa per pronunciare il campionario delle banalità proprie del padre assente: ‘come va la scuola?’, ‘non fare tardi’, ‘non frequentare brutte compagnie’.
Una vita di successo e di ricchezza sembra attendere la giovane Kim, sempre brillante nei giudizi scolastici, se non fosse che il rovescio della medaglia della sua intelligenza analitica è il suo disarmante deficit emotivo che comporta la totale incapacità di empatizzare con il prossimo e provare compassione.
Kim è annoiata a morte da tutto ciò che la circonda, dalle aspettative di successo che la riguardano, sia scolastiche, che sportive o sentimentali, tanto che talora accarezza persino l’idea del suicidio.
Triana riesce a coinvolgere il lettore con una scrittura fluente, ben resa in italiano dalla traduzione, e riesce altresì a esprimere il pensiero pericolosamente contorto e sociopatico di Kim, tanto che mostra perfettamente come una personalità manipolatoria sia in grado di avvelenare le vite di persone adulte e di un’intera comunità, pur conservando una insospettabilità esemplare.
L'autore pesca a piene mani nel torbido, nel pornografico e nello splatter, talora anche in modo eccessivo, per cui non si tratta di un romanzo per tutti, perché la discesa nell’abisso del finale è un autentico pugno in faccia dove Triana ci inietta una dose robusta di compiacimento dell’orrido.


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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #797 data: 31 Dicembre 2023, 11:58:30 »
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Pupille  di Luigi Musolino





‘Pupille’ è un racconto lungo a firma di Luigi Musolino, uno degli autori più apprezzati della scena letteraria horror italiana, pubblicato per i tipi di Zona 42, ricco di simbolismi e di temi di strettissima attualità, ambientato nella provincia piemontese dove vive e lavora l’autore stesso.
Un essere misterioso che abita la biblioteca abbandonata della scuola elementare di un piccolo centro rurale entra in contatto con i giovani studenti, i quali accusano un malessere che sembra risolversi in un primo momento, ma che in seguito diviene foriero di sviluppi tragici e drammatici.
Il tema che emerge prepotentemente è la responsabilità generazionale che la società attuale è assolutamente incapace di farsi carico, perché irrimediabilmente imprigionata da prospettive di breve respiro, limitate nel tempo e inadatte ad avere la lungimiranza necessaria a raggiungere obiettivi ambiziosi per affrontare le sfide del futuro: sovrapopolazione, crisi climatica, inquinamento, guerre, pandemie.
Musolino adoperando toni fiabeschi non fa altro che sbatterci in faccia niente meno che il fallimento dell’umanità intera e finge una delicatezza che gli adulti colgono erroneamente come fosse un’ulteriore occasione di dilazione del proprio dovere.


Voto 8
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #798 data: 31 Dicembre 2023, 12:36:10 »
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@Galions
Ti sei dato alle letture Horror
Aspetto la tua lista delle letture 2023 per piluccare qualche titolo interessante da mettere in coda di lettura per il 2024
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #799 data: 31 Dicembre 2023, 14:26:39 »
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Citazione da: bibliotecario il 31 Dicembre 2023, 12:36:10

@Galions
Ti sei dato alle letture Horror
Aspetto la tua lista delle letture 2023 per piluccare qualche titolo interessante da mettere in coda di lettura per il 2024


Osvaldo è colpa tua, 'Pupille' l'ho acquistato e letto perché me l'hai suggerito tu nei giorni scorsi
Non temere, ho talmente tanta fantascienza in casa da leggere che tornerò al più presto sulla retta via!
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #800 data: 31 Dicembre 2023, 14:33:50 »
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Citazione da: galions il 31 Dicembre 2023, 14:26:39


Citazione da: bibliotecario il 31 Dicembre 2023, 12:36:10

@Galions
Ti sei dato alle letture Horror
Aspetto la tua lista delle letture 2023 per piluccare qualche titolo interessante da mettere in coda di lettura per il 2024


Osvaldo è colpa tua, 'Pupille' l'ho acquistato e letto perché me l'hai suggerito tu nei giorni scorsi
Non temere, ho talmente tanta fantascienza in casa da leggere che tornerò al più presto sulla retta via!


Ogni tanto uscire dai binari precostituiti è cosa buona e giusta
Sono felice che ti abbia impressionato e quindi ti sia piaciuto, ancora oggi quando ci ripenso mi viene un brivido lungo la schiena
« Ultima modifica: 31 Dicembre 2023, 14:34:08 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #801 data: 03 Gennaio 2024, 14:57:38 »
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Se c'è una cosa che il romanzo "No Coincidence" di Rafal Kosik riesce a fare, è catapultare il lettore in un mondo futuristico di Cyberpunk 2077, immergendolo in una storia avvincente che tiene la mente in continuo movimento.
La trama si apre con un colpo audace messo a segno da un gruppo di sconosciuti su un convoglio Militech, svelando un misterioso container il cui contenuto è destinato a scatenare una serie di eventi sconcertanti. Ma ciò che rende questa storia davvero unica è il legame insidioso che unisce i membri di questa banda: tutti sotto ricatto, costretti a compiere azioni apparentemente senza senso, seguendo gli ordini di un mandante sconosciuto.
La forza trainante del romanzo risiede nella tensione psicologica che permea il gruppo di protagonisti. Il fatto che siano costretti a collaborare, pur portando con sé segreti inconfessabili, aggiunge un elemento di intrighi e mistero. La diffidenza iniziale tra i membri della banda cresce parallelamente alla necessità di lavorare insieme per evitare che i loro oscuri segreti vengano svelati.
Kosik ha abilmente dipinto un ritratto dettagliato di Night City, in cui ogni vicolo e ogni insegna contribuiscono a creare un'atmosfera cupa e futuristica. La città stessa sembra essere un personaggio, con pericoli in agguato ad ogni angolo. La sensazione di oppressione e insicurezza cresce man mano che la storia si sviluppa, trasportando il lettore in un mondo dove i pericoli sono più reali che mai.
La maestria con cui l'autore gestisce le rivelazioni è degna di nota. Ogni pagina aggiunge uno strato al mistero, spingendo il lettore ad avanzare per scoprire cosa si cela dietro ogni angolo. Il romanzo diventa così una corsa contro il tempo, dove il destino dei protagonisti è intricato con il misterioso oggetto custodito nel container.
"No Coincidence" è un romanzo che offre una lettura coinvolgente e mozzafiato per gli appassionati di Cyberpunk 2077. Rafal Kosik ha creato un'opera che non si limita a esplorare un mondo futuristico, ma che pone domande sulle conseguenze dei nostri segreti più oscuri, su quanto siamo disposti a fare per proteggerli e su quale sia il vero prezzo da pagare.

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #802 data: 03 Gennaio 2024, 18:27:57 »
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Citazione da: Sentinel il 03 Gennaio 2024, 14:57:38



...

Voto: 7

Mi hai battuto!
Hai postato nel Thread la prima recensione del 2024
e sei stato non solo più veloce di me ma anche più fortunato. Vedo che il romanzo ti è piaciuto e gli hai concesso un bel 7

Io ho finito il mio primo romanzo del 2024 ieri sera, Sand. Il tesoro delle dune, il mio primo romanzo di High Howey.
Oggi non ho avuto il tempo di preparare il commento e alla fine è pure un bene perchè ancora non ho capito se la storia mi è piaciuta (poco) o non mi è piaciuta (tanto).

Stasera inizio Un salmo per un robot di Becky Chambers... speriamo bene, sono titubante e preoccupato. Le precedenti esperienze con la Chambers, The Long Way. Il Lungo Viaggio e A Closed and Common Orbit. L'orbita ordinaria editi per Fanucci (Ciclo interrotto dopo due romanzi su i quattro pubblicati in lingua originale) furono parecchio soporifere e lente e questo nuovo romanzo, da quel che leggo in rete, dovrebbe ricalcare il medesimo stile.
  
« Ultima modifica: 03 Gennaio 2024, 18:44:22 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #803 data: 04 Gennaio 2024, 15:37:44 »
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La mia prima lettura del 2024 è stata una mezza delusione.
L' approccio con la scrittura di Hugh Howey, di cui sin ora non avevo letto niente, tanto osanno per la trilogia del Silo, mi ha lasciato più di una perplessità.


Sand. Il tesoro delle dune. 09/2023
di Hugh Howey
Collana Narrativa
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Questo romanzo è un fix up di una serie di racconti, usciti originalmente in digitale nel corso del 2013.
Ed è un interessante racconto di fantascienza distopica, post apocalittica, con una serie di giovani personaggi principali facilmente riconoscibili, con una scrittura semplice e dal buon ritmo e dalla trama emozionante. È una storia ambientata sulla Terra, in un tempo futuro non meglio indicato, dove la sabbia ha ricoperto tutto e l'acqua è un bene prezioso. Una sparuta umanità regredita a causa delle difficoltà per sopravvivere in questo ambiente ostile vive allo stato semi nomade in paesi precari costruiti attorno alle poche fonti di acqua potabile. Tra la popolazione che sopravvivere in questo aspro paesaggio, spiccano i sommozzatori che hanno perfezionato l'arte di razziare città sepolte per raccogliere reliquie dei tempi antichi attraverso l'uso di futuristiche mute con le quali riescono ad immergersi nelle profondità delle sabbie.
Il romanzo inizia con un giovane di nome Palmer. È un sommozzatore ingaggiato da una banda di predoni o ribelli per aiutare a trovare una leggendaria città sepolta. Sfortunatamente, si imbatte in qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Da lì, le conseguenze delle sue azioni si dividono in molte sotto trame diverse, tutte riconducibili alla sua numerosa famiglia: ai suoi tre tra fratelli e sorelle e sua madre. C'è anche un interessante retroscena riguardante il padre, creduto morto, un uomo riservato scomparso misteriosamente molti anni prima e una sorellastra da quest'ultimo inviata a contattare la famiglia per avvisarli di un imminente pericolo.
Tutto interessante e piacevole, l'ambientazione, i personaggi, il ritmo e la storia stessa, ma con tanti punti dolenti che hanno inficiato il tutto.
L'autore tralascia del tutto le necessarie spiegazioni, con contestualizza assolutamente alcun che.
La storia si svolge in un lontano futuro in quello che era il Colorado. La società si è quasi completamente disintegrata in una situazione di sopravvivenza del più adatto. Le persone sono costrette ad un'esistenza molto misera. Tutto lo scenario descritto è ricoperto da centinaia di metri di sabbia, come si è arrivati a tutto questo, non è dato di sapere, neanche una parola.
L'azione si svolge sullo sfondo di una lotta armata, si menzionano più volte i ribelli, quindi si presuppone un potere costituito, ma tutto resta sullo sfondo senza una parola su chi e contro cosa ci si stia ribellando.
Neanche le motivazioni dei Villan sono spiegate, senza riferimenti sul contesto, senza sapere il perchè agiscono a quel modo, la lettura perde di credibilità e di senso.
Anche la tecnologia per le immersioni nella sabbia o i mezzi con cui si naviga sopra di essa non è approfondita ma va data per scontata ed è difficile conciliarla con lo stato di arretratezza e di pochezza di mezzi di tutto il resto.
Se ciò non bastasse a rovinare la lettura, il colpo di grazia lo da il finale, che definire affrettato e inconcludente è un complimento.
Niente è concluso, nessuna sotto trama è chiusa, zero spiegazioni, si arriva all'ultima pagina e fine.
Ho cercato in rete se dal 2014 ad oggi l'autore avesse proseguito questa storia in nuovi romanzi ma non sono riuscito a trovare niente.
Di conseguenza, Sand anche se piacevole da leggere, si è rivelato una lettura frustrante ed un occasione persa.
Non basta scrivere con buona prosa prosa, con buon ritmo e discreti dialoghi per creare un buon romanzo.
Non voglio essere troppo cattivo con la prima lettura dell'anno ma più di questo non posso proprio dare:
VOTO: 5  
« Ultima modifica: 04 Gennaio 2024, 15:51:31 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #804 data: 06 Gennaio 2024, 09:52:42 »
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Citazione da: bibliotecario il 03 Gennaio 2024, 18:27:57


Citazione da: Sentinel il 03 Gennaio 2024, 14:57:38

...

...
Stasera inizio Un salmo per un robot di Becky Chambers... speriamo bene, sono titubante e preoccupato. Le precedenti esperienze con la Chambers, The Long Way. Il Lungo Viaggio e A Closed and Common Orbit. L'orbita ordinaria editi per Fanucci (Ciclo interrotto dopo due romanzi su i quattro pubblicati in lingua originale) furono parecchio soporifere e lente e questo nuovo romanzo, da quel che leggo in rete, dovrebbe ricalcare il medesimo stile.
  


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« Rispondi #805 data: 06 Gennaio 2024, 10:39:32 »
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LEVIATHAN FALLS. SCONTRO FINALE
di James S.A. Corey
NARRATIVA FANUCCI

Per fortuna siamo arrivati al capitolo conclusivo della fortunata saga "The Expance" (a meno di eventuali prequel e/o spin off). Naturalmente dopo l'ottava puntata era indispensabile proporre un finale, dati i tanti fili lasciati in sospeso.
Ritroviamo qualcuno dei "vecchietti" della Rocinante, altri personaggi sono morti o semplicemente scomparsi. Poi ci concentriamo su altri comprimari di cui facciamo fatica a ricordare le vicende passate, e scatta la sindrome di "Carneade, chi era costui?". Ebbene questo finale non mi è piaciuto: gli autori abbandonano i loro lettori buttandosi nella FS cosiddetta moderna. Mi aspettavo una grande guerra spaziale, fra Laconia e l'armata ribelle. Invece più che di colpi sparati, si può parlare solo di qualche peto.
Laddove si poteva concludere in due modi, cioè con l'Armageddon  o con un Happy End, ci si butta totalmente nella metafisica e nel trascendente; si inventano incomprensibili destini come quello di Amos, di Duarte e dello stesso Jim Holden, che meritava un po' di gloria; qualcuno se ne va chissà dove, e poi...si resta col cerino in mano: tante parole inutili per quasi 500 pagine. Per carità, scritte bene, ma non certo benedette (tanto per parafrasare una famosa canzone).
Fra i difetti bisogna includere anche la pessima traduzione.

Mi limito a valutare il libro con il 6 politico, tanto per dire che l'ho letto con impegno, ma non lo rimpiango.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #806 data: 07 Gennaio 2024, 13:44:27 »
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I DIPENDENTI
Olga Ravn
La cultura - Il saggiatore




Un po' di parole ripetute e ripetute.
Umani e Umanoidi. La seimillesima nave. La Commissione. Organizzazione del lavoro. Produttività. Fibre azzurre, argento, rosso. Uovo e uova. Lingua. Sogni. Terzo pilota. Odore, profumo, puzza. Le stanze. Gli oggetti. Le stanze con gli oggetti. Nuova Scoperta. Bosco, muschio, prati, ruscello, fiori. Morte. Pelle e pelli. Biodrappeggi. Cadetti. Pioggia. Lavanderia. Bimbo ologramma. Mangiare. Latte condensato. Uccisione e Terminazione.
Sì, ma cosa ho letto? Boh?
La recensione più benevola trovata definisce questo romanzetto come irritante e fumoso.
Per me è solo inutile ed una perdita di tempo.

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #807 data: 07 Gennaio 2024, 18:04:38 »
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Questo 2024 non è iniziato propriamente bene.
Se con Sand. Il tesoro delle dune, non potevo immaginarmi la delusione, ammetto che con Un salmo per il robot, un poco me la sono andata a cercare.
Avendo letto entrambi i due romanzi della Chambers, precedentemente tradotti in Italia, avrei dovuto immaginarmi dove mi sarei andato ad infilare.
Quello che non potevo immaginare è il tè.
Di tè e Fantascienza pensavo che niente potesse essere peggio di quanto letto nel ciclo Imperial Radch di Ann Leckie.
Grazie a Un salmo per il robot, ho scoperto che mi sbagliavo alla grande!



Un salmo per il robot, 01/2024
di Becky Chambers
Collana Urania n.1722
Mondadori

Un salmo per il robot, primo volume della dilogia Monk and Robot si è rilevata, come mi aspettavo alla luce delle precedenti esperienze con i romanzi editi in Italia dell'autrice, una lettura estremamente deludente.
La delusione provata a fine lettura è stata ancor maggiore di quelle già cocenti dei primi due romanzi, unici tradotti in Italia del Ciclo Wayfarers. Almeno in quei due romanzi, l'autrice, pur privilegiando i personaggi, la loro interiorità e le dinamiche interpersonali tra umani e alieni, a spese di una trama dinamica, almeno nell'ambientazione un poco di fantascienza ce la faceva leggere.
In questo romanzo se si sostituisce il personaggio robot Mosscap con la figura del "saggio selvaggio" e si sposta l'ambientazione, solo di nome, dalla Luna abitabile Panga al nostro pianeta, la lettura non ne verrebbe minimamente inficiata.
La Chambers ambienta la sua novella in un lontano futuro, su una Luna di un pianeta non meglio identificato e ci presenta, probabilmente anche a causa della brevità del racconto, in modo assolutamente superficiale e inverosimile una società utopistica passata da un era industriale/tecnologica sull'orlo dell'apocalisse ambientale ad una del tutto affrancata del consumismo, dall'industrializzazione e dal consumo delle risorse ambientali in perfetto equilibrio con la faune e la flora del pianeta a cui ha riservato in esclusiva gran parte del territorio e che ha concesso senza contrastalo il diritto all'auto determinazione, al libero arbitrio a tutti i robot sino ad allora utilizzati nella produzione industriale, che a causa di un non meglio precisato avvenimento hanno raggiuto l'autoconsapevolezza.
Tutta la trama si riduce nel dialogo esistenziale tra il personaggio principale Dex, un monaco che soffre di una crisi esistenziale, e il Robot Mosscap, ribaltamento della figura del Cylone malvagio mandato a prendere contatto con l'umanità dopo secoli di separazione autoindotta. Questa almeno la parte più interessante dopo una lunga ed introspettiva premessa sulle patunie esistenziali del Monaco Dex e le sue cerimonie del tè.
Dalla premessa della quarta di copertina, mi aspettavo almeno qualcosa di più sul modo in cui le società subiscono sconvolgimenti e cambiamenti a causa di primi contatti con altre culture, ma in realtà ho letto solo di due persone che camminano nei boschi e parlano, parlano e parlano del senso della loro vita, del loro posto nel modo e il fine ultimo della loro vite.
Come possa questa Novella aver vinto un premio Hugo ed essere arrivato secondo al premio Nebula resta per me un mistero insoluto.
Noia infinita non lenità neanche dai due racconti riempitivi in coda al romanzo.
Il racconto: Il caso dei crùccioli premurosi, di Nicola Catellani, la cui lettura è resa complicata dal fatto di essere scritto sotto forma di sceneggiatura, è un racconto che al lettore più smaliziato non presenta alcuna sorpresa e il cui andamento è già scontato dopo la prima pagina.
Le pagine del racconto finale, Dusky Parrot di Claudia Zani sono state le migliori di questo Urania ma purtroppo, sono anche state troppo poche per salvarlo.
VOTO: 4  
« Ultima modifica: 08 Gennaio 2024, 15:35:41 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #808 data: 08 Gennaio 2024, 20:21:06 »
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Un salmo per il robot , Becky Chambers Urania Collana nro 1722  2021

Lettura deludente per la quale condivido a pieno il giudizio del collega Bibliotecario.

Questa  autrice ha lasciato fuori dalla sua ispirazione creativa uno dei fattori determinanti della fantascienza “il senso del meraviglioso” , il risultato è un racconto che difficilmente puo’ passare per fantascienza , né per la trama , ne’ per le ambientazioni , ne’ per le descrizioni scientifiche e tecnologiche , il trattamento esclusivamente  intimistico dei personaggi , la negazione di qualsiasi richiamo all’ epica e la mancanza di qualsiasi emozione,  che possa essere approfondita dal punto di vista psicologico  appiattisce senza speranza gli unici due personaggi che sono  circondati da fantasmi stereotipati , monache, locandiere etc...

Nel racconto  ambientato su una luna di un remoto sistema , lo scenario è rappresentato solo da una descrizione superficiale senza radici di una società utopistica figlia di una trascorsa società industriale.
Ovviamente non ci è dato sapere il perché di questo cambiamento né l’attuare struttura civile.
  
Due sono i personaggi che animano , si fa per dire , questo canovaccio il robot “Cappello di Muschio” ed il monaco del the’ “Sibling Dex”.

Dalla premessa della quarta di copertina, mi aspettavo almeno qualcosa di più sulla trasformazione radicale della società e come una società consumista sia stata sostituita da una società indipendente dal consumismo, dal consumo delle risorse ambientali  e dall’ industrializzazione e  che opera in equilibrio con la natura.
Certo non pretendevo un trattato filosofico sul senso della vita come anticipato in quarta copertina , ma la pochezza dei dialoghi fra i protagonisti riportati alla fine del racconto e conclusi con la reciproca soddisfazione è roba da prima elementare, il che mi fa anche dubitare delle capacità di critica delle giurie preposte alle valutazioni di illustri premi per quali il presente racconto è risultato vincente.
  
Forse , colpa mia !!! Dovevo Drizzare le orecchie dopo aver letto la dedica che recitava così come segue : "Per chiunque abbia bisogno di una pausa". Ma non mi aspettavo di dover spegnere completamente il cervello.

Ha ragione Biblio  , come possa questa Novella aver vinto un premio Hugo ed essere arrivato secondo al premio Nebula resta un mistero.

Meglio i due racconti riempitivi in coda al romanzo, la cui valutazione non è cosi negativa come il racconto principale.


VOTO: 5

  
« Ultima modifica: 08 Gennaio 2024, 20:30:53 di capricorno52 » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #809 data: 09 Gennaio 2024, 05:35:26 »
Cita

Buongiorno compagni di lettura, non posso esimermi da dover leggere anche io il romanzo per completare l'asse critica del TRIO MEDUSA

Per il momento vi condivido questo



    Se siete alla ricerca di un'avventura spaziale coinvolgente, avete trovato il vostro biglietto per l'ignoto con "Il Viaggio della Electra Persei". L'autore, vincitore del prestigioso Premio Urania con "Il Sigillo del Serpente Piumato", ci riporta nel suo affascinante universo narrativo, offrendoci una storia avvincente che cattura l'immaginazione dall'inizio alla fine.
    La trama ci introduce ad Atte Cutter, un funzionario del Ministero per i Rapporti con le Specie Aliene, la cui vita prende una svolta inaspettata quando decide di abbandonare il pianeta Ariadne. La sua richiesta di essere prelevato dalla Terra lo mette al centro di un'intricata rete di eventi, dove la Electra Persei, uno yacht spaziale di ultima generazione, diventa il mezzo di un viaggio straordinario e pericoloso.
    Ciò che sembrava inizialmente una commissione semplice, consegnare un misterioso reperto a un collega su Taurus, si trasforma rapidamente in un gioco mortale contro una divinità cosmica. Atte Cutter si ritrova coinvolto in una partita a scacchi infiniti, con il destino della Terra appeso a un filo sottile. La tensione aumenta mentre il protagonista affronta rivelazioni sorprendenti, incontri inattesi e una minaccia che supera di gran lunga le sue aspettative.
    La scrittura dell'autore è avvincente, con una trama ben strutturata e personaggi ben sviluppati. "Il Viaggio della Electra Persei" offre uno sguardo affascinante su un universo ricco di idee originali, con spazi cosmici esplorati attraverso la prospettiva di Atte Cutter. La combinazione di avventura, suspense e elementi di fantascienza crea un mix irresistibile che tiene il lettore incollato alle pagine.
    Da fan del Premio Urania, l'autore dimostra ancora una volta la sua abilità nel trasportare i lettori in mondi fantastici. "Il Viaggio della Electra Persei" è un'esperienza letteraria che appagherà gli amanti della fantascienza, offrendo una storia coinvolgente che si distingue per la sua originalità e l'abilità narrativa dell'autore. Se cercate un viaggio interstellare avventuroso e ricco di colpi di scena, questo romanzo è sicuramente da non perdere.

Voto: 7,5
« Ultima modifica: 09 Gennaio 2024, 05:56:33 di Sentinel » Loggato
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