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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania «prec succ»
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #720 data: 04 Novembre 2023, 11:46:39 »
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Citazione da: Sentinel il 04 Novembre 2023, 10:41:06



"Per le ceneri dei padri" di Davide Del Popolo Riolo è un'opera che trascina il lettore in un'epica esplorazione interiore, in cui il conflitto tra principi morali e la sopravvivenza diventa il fulcro di una narrazione avvincente. L'autore dipinge un universo contrastante, in cui l'utopia della Casa-tra-le-Stelle e la brutalità di Abisso si scontrano in una lotta per l'anima del protagonista, Olympias.
Attraverso una prosa coinvolgente e ricca di dettagli, Davide riesce a trasmettere in modo vivido le emozioni contrastanti che travolgono Olympias mentre è costretta a fare i conti con il suo passato e le sue origini. La sua lotta interiore per bilanciare la difesa della propria moralità con la necessità di adattarsi a un ambiente ostile è tratteggiata con una profondità che suscita l'empatia del lettore e lo costringe a riflettere su questioni complesse legate alla giustizia e alla sopravvivenza.
La trama avvincente e la caratterizzazione sfumata dei personaggi rendono questa lettura un'esperienza coinvolgente e coinvolgente, in cui il lettore è spinto a porsi domande profonde sull'etica e sul significato della resilienza umana. "Per le ceneri dei padri" si distingue come un romanzo che non solo intrattiene, ma stimola anche la riflessione su temi universali e attuali, offrendo una narrazione avvincente e ricca di pathos. Con uno stile narrativo avvincente e una trama avvincente si rivela una lettura avvincente che lascerà un'impronta duratura nel cuore e nella mente del lettore, offrendo una riflessione potente sull'importanza di rimanere fedeli a se stessi anche di fronte alle avversità più gravi.

Voto 8



Quattro volte avvincente in 10 parole? Urca!
E poi l'esperienza è coinvolgente ed anche coinvolgente. Perbacco!
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #721 data: 04 Novembre 2023, 12:08:08 »
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Mi son lasciato trascinare dall’entusiasmo, vedo di correggere alcune ripetizioni
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #722 data: 04 Novembre 2023, 12:42:56 »
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Citazione da: Sentinel il 04 Novembre 2023, 12:08:08

Mi son lasciato trascinare dall’entusiasmo, vedo di correggere alcune ripetizioni

Ale attento, questa comunità è frequentata da scrittori e lettori esigenti e dalle numerose competenze, a volte ne sono intimorito.
Ben ritrovato in questo Angolino
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #723 data: 04 Novembre 2023, 13:34:03 »
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Citazione da: bibliotecario il 04 Novembre 2023, 12:42:56


Citazione da: Sentinel il 04 Novembre 2023, 12:08:08

Mi son lasciato trascinare dall’entusiasmo, vedo di correggere alcune ripetizioni

Ale attento, questa comunità è frequentata da scrittori e lettori esigenti e dalle numerose competenze, a volte ne sono intimorito.
Ben ritrovato in questo Angolino

Devo riconoscere che postare recensioni in questo thread è un benefico esercizio di potenziamento del proprio vocabolario personale, quando scrivo di getto anch'io cone Sentinel ripeto spesso gli aggettivi più roboanti, allora mi rileggo con l'ausilio del dizionario dei sinonimi e dei contrari ed imparo o familiarizzo con termini più ricercati.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #724 data: 04 Novembre 2023, 14:52:01 »
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Il nostro buon e attento Free Will ci bacchetta con garbo per il troppo entusiasmo e per i giudizi, in fondo, davvero troppo roboanti.
Bè, con il mio prossimo commento non vi saranno certo di questi problemi.

Per correttezza e per rispetto dell'editore e di chi alla fine ha accontentato i tanti lettori che per anni si sono accaniti a chiedere a gran voce il completamento del Ciclo capolavoro di Kim Stanley Robinson, Orange Country, ho voluto nonostante la faticosissima lettura di La costa delle palme, completare comunque la trilogia con la lettura di La costa del pacifico, essendo ben consapevole di dove sarei andato a parare


La costa del pacifico, 10/2023
di Kim Stanley Robinson
Collana Urania Jumbo, n.48
Mondadori

Ce l'ho fatta. Ho concluso la lettura della trilogia Orange Country. Questa è l'unica cosa positiva che mi sento di esprimere sulla fatica di Robinson.
A tutti coloro che si ostinano a chiedere ai quattro venti la pubblicazione nella sua interezza di ogni ciclo iniziato, renderei obbligatoria la lettura del Ciclo di Orange Country.
Io me la sono imposta. Mai più chiederò ad un curatore o a un editore di proseguire un ciclo interrotto. Se non lo completano avranno i loro buoni motivi, adesso l'ho compreso. Non vogliono indispettire i propri lettori ma risparmiarli la lettura di vere e proprie insulsaggini per non dire di peggio.
Robinson dopo aver collocato la sua amata Orange Country nel mezzo di uno scenario post apocalittico (La costa dei barbari unico romanzo che valga la pena leggere) e in uno distopico ( La costa della palme) conclude il suo trittico collocando La costa del pacifico in una Utopia che potremmo definire paradisiaca.
Scritto nel 1990 e temporalmente collocato ai nostri giorni, La costa del pacifico è ambientato in una California futura che è un crogiuolo di socialismo, capitalismo, e democrazia diretta in cui le istanze e preoccupazioni ecologiche sono tenute nella massima considerazione. Dove il reddito personale e le dimensioni delle imprese hanno limiti massimi rigorosi, dove tutti sono tenuti a dedicare alcune ore di lavoro a progetti comunitari, dove la maggior parte delle persone vive come parte di cooperative comunali, ma allo stesso tempo sono libere di scegliere il proprio lavoro, vivere dove vogliono, avere voce in capitolo negli affari della comunità. Un paradiso utopico di cui l'autore fa solo dei vaghissimi accenni su come vi si sia giunti dal punto di partenza di un Mondo condannato all'apocalisse come il nostro, in un Paese come gli Stati Uniti del 1990 immerso in più di una crisi, non ultima quella dell'AIDS, a cui Robinson si riferisce in toni più foschi di quelli poi verificatesi nella realtà.
Questo lo scenario su cui si innesta una trama insulsa, lunga nello svolgimento e per di più con un finale affrettato che per uno scrittore prolisso come Robinson è davvero una beffa per il lettore.
Quattrocento pagine dove a prima vista, non succede davvero molto (questo è essenzialmente vero per tutti i libri di Robinson), si possono condensare gli eventi principali dell'intero libro in due frasi e probabilmente con ciò farlo abbastanza bene. Un triangolo amoroso tra i personaggi principali e una disputa sulla destinazione d'uso di una collina, su per giù tra gli stessi personaggi.
Tuttavia questo è il punto; il libro parla più delle persone che della trama che viene raccontata. L'attenzione è concentrata su come e cosa pensano i personaggi, cosa determina le loro azioni, come vengono influenzati dal loro mondo, le cose stupide o giuste e più generose che fanno, le motivazioni che stanno dietro a ciò che fanno o non fanno. La storia parla dei personaggi, di quanto siano veramente ordinari e di come le decisioni che prendono, anziché essere sorprendenti o impressionanti, siano comuni e dirette, lo stesso tipo di decisioni che prenderebbe chiunque di noi. Questo mi ha permesso di identificarmi con loro, specialmente con Kevin il personaggio principale. Amo i romanzi con questo approccio alla storia, che danno importanza più ai personaggi che agli avvenimenti ma qui si è veramente esagerato.
A rendere le cose ancor peggiori, la trama principale è inframmezzata da alcuni brani raccontati da Tom, un personaggio la cui identità viene rivelata solo alla fine, che sono ambientati oltre mezzo secolo prima della storia principale.
Il personaggio ricorrente di Tom, presente in tutti e tre i romanzi del Ciclo, rappresenta qui, come negli altre due storie, per molti versi, la voce di Kim Stanley Robinson stesso, il suo sentire e la sua presa di posizione rispetto ai problemi che affliggevano e purtroppo per molti versi continuano ad affliggere il suo Paese.
In conclusione una trilogia cominciata con le migliori aspettative e conclusa nel peggior dei modi possibili.
VOTO: 4
« Ultima modifica: 04 Novembre 2023, 21:54:26 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #725 data: 04 Novembre 2023, 14:54:45 »
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Con piacere ho riletto “Io sono leggenda” di Richard Matheson, che si conferma un romanzo affascinante e avvincente. La storia ci introduce in un mondo post-apocalittico in cui un morbo misterioso ha trasformato la maggior parte dell’umanità in vampiri assetati di sangue. L’unico superstite, Robert Neville, lotta quotidianamente per sopravvivere, cercando di comprendere e sconfiggere queste creature della notte.
La narrazione di Matheson è intensa e coinvolgente, portando i lettori in un viaggio emotivo attraverso la solitudine, la paura e la disperazione di Neville. Il libro esplora profondamente la psicologia del protagonista, mettendo in discussione la sua sanità mentale mentre cerca di mantenere la propria umanità in un mondo che sembra averla completamente dimenticata.
“Io sono leggenda” è un’opera che mette in discussione la natura umana e il significato della sopravvivenza. La tensione costante, il senso di isolamento e l’oscurità prevalente rendono questo romanzo un punto di riferimento per chi è interessato all’horror post-apocalittico. La storia ispirò numerosi adattamenti cinematografici e rimane un classico nel genere.
La trama offre un intrigante parallelismo con il romanzo “Dracula” di Bram Stoker, ma con un twist unico: Robert Neville è l’eroe solitario in un mondo popolato da mostri, al contrario di Jonathan Harker che è l’intruso umano nel regno dei vampiri. Questo ribaltamento delle convenzioni lo rende una lettura straordinaria per gli amanti del genere horror.
La scrittura di Matheson è efficace nel creare una sensazione di oppressione e paura costante. Il personaggio di Neville è ben sviluppato, e i lettori possono sentire il suo tormento e la sua lotta interiore mentre si confronta con il caos circostante.
Questo romanzo non offre solo suspense e orrore, ma solleva anche domande filosofiche sulla solitudine, l’alienazione e la resilienza umana. L’autore riesce a far riflettere i lettori su cosa significhi essere veramente umani in situazioni estreme.
In definitiva, “Io sono leggenda” è un romanzo classico dell’horror che continua a catturare l’immaginazione dei lettori grazie alla sua narrativa coinvolgente e ai temi profondi che affronta.
Se si è alla ricerca di una lettura che faccia  immergere in un mondo post-apocalittico in cui l’orrore è tanto esterno quanto interno, “Io sono leggenda” è un libro che non deluderà e che decisamente non può mancare nella propria lista di letture.


Voto: 9
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #726 data: 07 Novembre 2023, 21:30:21 »
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Engaged Volume 1 - il libro di Renzo
A 150 dalla scomparsa di Alessandro Manzoni il carissimo amico Beppe Roncari ci regala una riscrittura de “I Promessi Sposi”.
“Engaged - il libro di Renzo” è un’opera letteraria, che fonde abilmente elementi di fantasia, storia, amore e magia in un’avventura emozionante e coinvolgente. L’autore ci trasporta in un mondo in cui il Bene e il Male si contendono un potere inestimabile, rappresentato dal misterioso libro del filosofo nolano.
La trama si apre con l’angelico Mumiah e il demoniaco Belial che assistono al rogo di Giordano Bruno, evento storico intriso di misticismo. La sparizione del Libro segreto innesca una frenetica caccia al tesoro che ci conduce in una serie di ambientazioni affascinanti, tra cui la pittoresca Lecco. Ma la storia va ben oltre l’elemento sovrannaturale, poiché si intreccia con le vite di Renzo e Lucia, due giovani innamorati promessi sposi.
Il contrasto tra la determinazione di Mumiah nel proteggere i giovani amanti e la malvagità di Belial, che si serve del sinistro don Rodrigo e dei suoi bravi per impedire le nozze, aggiunge una dimensione umana e emotiva alla trama. Questa lotta tra forze divine e infernali crea una tensione palpabile che tiene incollati i lettori alle pagine.
L’autore crea personaggi ben sviluppati e profondi, ognuno con le proprie motivazioni e debolezze, che catturano l’attenzione del lettore e li fanno immergere completamente nella storia. Renzo e Lucia emergono come figure centrali, simboli di un amore ostacolato ma inarrendevole, che incarna la lotta tra il Bene e il Male.
La prosa è ricca di dettagli e descrittiva, consentendo al lettore di immergersi completamente in questo mondo intriso di mistero. L’autore sa come bilanciare abilmente il ritmo dell’azione con momenti di introspezione e romanticismo, creando un equilibrio perfetto che mantiene alta l’attenzione del lettore.
Nel complesso, “Engaged” è una lettura avvincente che mescola abilmente la storia in una trama coinvolgente. Con personaggi ben definiti, una narrazione avvincente e un mistero intrigante, questa storia è un must per chi cerca un’avventura epica con un tocco di romanticismo e magia.

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #727 data: 09 Novembre 2023, 08:36:44 »
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Leggere Arthur C. Clarke è terapeutico, ti rinconcilia con la vita

“Rama II” è un avvincente romanzo che ci trasporta in un futuro distante, settant’anni dopo la scoperta di Rama, la misteriosa  astronave aliena a forma cilindrica. Clarke cattura brillantemente l’immaginazione dei lettori mentre ci fa esplorare mondi alieni, tecnologie avanzate e sfide cosmiche. La narrazione è ricca di suspense e mistero, con un equilibrio perfetto tra la scienza e la narrativa avvincente.

Ciò che rende questo libro davvero speciale è come Arthur C. Clarke affronta i problemi terrestri, offrendo una riflessione sulla nostra stessa società e sulle sfide che dobbiamo superare. L’umanità deve fare i conti con le proprie questioni, mentre si immerge in un viaggio interstellare alla ricerca di risposte.

“Rama II” è un romanzo che appassionerà gli amanti della fantascienza e che stimolerà la mente dei lettori con una trama coinvolgente e temi profondi. Una lettura imperdibile per chi desidera esplorare mondi sconosciuti e cercare risposte ai misteri dell’universo.

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #728 data: 09 Novembre 2023, 15:24:32 »
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Ho avuto il piacere di conoscere Lavie Tidhar di persona a StraniMondi, l'ho ascoltato raccontarci del suo ultimo libro edito in Italia, e dopo essermi fatto fotografare con lui ed autografare i suoi romanzi, non potevo certo non leggere almeno uno delle sue storie.
La scelta è ricaduta su La scappatoia, romanzo che si annunciava più che particolare e che devo dire ha ampiamente mantenuto le aspettative.


La Scappatoia, 10/2023
di Lavie Tidhar
Collana I libri dell'Iguana, n.40
Zona42

Per poter parlare del romanzo La scappatoia è necessario una premessa. Bisogna prima di tutto dire che si tratta di un romanzo veramente particolare, strano e originale ma allo stesso tempo straordinario e commovente.
Dopo averlo letto mi rendo conto quanto sia inadeguata e riduttiva nel nostro database, la catalogazione per generi canonici ma questo è un altro discorso.
La scappatoia è un'emozionante mélange tra fiaba, Western, Fantasy e Weird. Lo stesso autore elenca una serie di influenze nella sua postfazione, dall'arte espressionista alle storie mitologiche ebraiche e russe, dall'epopea di Gilgamesh allo spaghetti e Western di Sergio Leone. La scrittura di Lavie Tidhar è una delle più creative ed originale che mi sia capitato di leggere.
È impossibile spiegare la trama senza rivelare troppi elementi importanti, ma al centro di questa narrazione, condotta con tono surreale c’è una storia tragica, struggente e profondamente umana. Quella di un padre che in una sera piovosa, in uno ospedale, assiste impotente alla sofferenza del figlio condannato da una malattia che non lascia speranza e che allo stesso tempo, come in un gioco di specchi, vive in una avventura onirica e picaresca, cavalcando in un altrove, verso le Montagne dell’Oscurità per trovare un fiore, l’Ur-shanabi, l’unico rimedio che potrebbe dare una possibilità di salvezza a suo figlio.
Il protagonista senza nome, che conosceremo come lo Straniero, incontrerà lungo la sua strada un variegato e curioso cast di personaggi, alcuni dei quali sono autoctoni della Scappatoia e altri, come lui, che vi arrivano dall'altro Mondo.
la Scappatoia è popolata da acrobati, tiratori scelti e prestigiatori, clown perseguitati e veterani di una guerra tra ombre e giganti di pietra. È un luogo allo stesso tempo brutale e mozzafiato. E' un mondo del tutto fantastico e simbolico in cui le tempeste sono fatte dii Segni arcaici, la religione è quella dell'Arlecchino, gli orologi si sciolgono, i labirinti non sono statici e il tempo non è lineare. Dove si possono incontrare gli Arcani Maggiori dei tarocchi, dove i clown sono i perseguitati indiani, dove realtà, sogno e ricordo si intrecciano, in cui antichi guerrieri provenienti da strane battaglie hanno strumenti musicali per gambe e vetro, tubi pieni di formiche per braccia. La Scappatoia è un luogo in cui fuggire, la ricerca dello Straniero è uno stato d'animo profondamente umano per rifuggire un dolore straziante.
Lavie Tidhar ci dona un romanzo dalla prosa nitida ed efficace, che ci parla di sentimenti profondi e crudeli, lo fa inscenando una storia da selvaggio West, che è anche una classica Quest Fantasy, tra sogno e avventura epica, dal finale tragicamente commovente.
VOTO: 7
« Ultima modifica: 09 Novembre 2023, 15:24:49 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #729 data: 09 Novembre 2023, 17:49:15 »
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Progetto Hail Mary
di Andy Weir
Omnibus, 2021 (Project Hail Mary)
Mondadori



Terza fatica di Andy Weir non certamente un capolavoro ma ci si avvicina, grazie all’ umanità mista alla fragilità e alla presunta inadeguatezza del protagonista, Grace, parimenti all’ empatia suscitata dal coprotagonista, Rocky, un alieno, fisicamente un ragno,  ma umano e casinista.
Libro interessante anche per le idee e le azioni che banalizzano la scienza e la rendono fruibile ed immediata, una scienza da praticoni, è ovvio quanto sia meravigliosamente nerd Andy Weird, intriso di quella gioia nerd che ho sentito in ogni pagina di The Martian e che è tornata con tutta la sua forza in Hail Mary.
Un libro composto per metà da  esperimenti scientifici e per metà da stravaganti dialoghi-commedia fra i protagonisti, poteva essere noioso, ma come non amare, una trama che mostra tanta intraprendenza e competenza di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili? Fatto con entusiasmo sovraeccitato nel modo più accattivante, pieno di sarcastica autoironia e umorismo.
Buone le idee di base, anche se richiedono, in special modo per quanto concerne le premesse scientifiche e politiche che permeano la  storia, di una larga disponibilità alla sospensione della credulità per non sembrare totalmente fantasiose e campate in aria.
Ryland Grace si sveglia su un'astronave ad anni luce dalla Terra, non ricorda chi è o cosa dovrebbe fare. Ma qualunque cosa sia, deve essere importante, altrimenti non sarebbe stato mandato in questa missione con altri due astronauti.
Sfortunatamente nessuno dei due è sopravvissuto al viaggio, quindi è tutto solo, ed è l'ultima speranza di sopravvivenza della Terra. Deve trovare la soluzione per sconfiggere un batterio che si nutre dell'energia direttamente dalle stelle e che si riproduce ad una velocità esponenziale sui pianeti più ricchi di Anidride Carbonica tanto da raffreddare una stella come il nostro Sole nel giro di pochi anni. Per la vita che ha bisogno dell’energia del Sole non è una buona notizia.
Durante il suo viaggio nello spazio s’imbatte in una astronave aliena.
Anche gli alieni sono alle prese con lo stesso problema, bisogna unire forze e competenze per sperare di salvare i mondi contagiati.
Non ci sono battaglie spaziali, invasioni o cattivi (beh, meno il microbo mangia stelle che sta facendo la sua cosa da microbi mangia stelle mentre minaccia l'esistenza di almeno due specie senzienti nell'universo) - niente che sarebbe tipico per il genere. Abbiamo invece una scienza intelligente, un ragionamento solido e una collaborazione amichevole che sono in prima linea e servono a pareggiare le probabilità apparentemente insormontabili. C’è un problema che deve essere risolto, quindi lo risolveremo è molto “americano” ed è molto divertente. Proprio come The Martian, è uno di quei libri che ripristinano la fiducia nell’umanità anche per i più stanchi di noi. Perché quando ci impegniamo possiamo cooperare, collaborare e fare cose meravigliose.
Libro, in tutta sicurezza senza astrofagi, Andy Weir è tornato in pieno vigore narrativo e ne sono contento.

Voto 8


« Ultima modifica: 09 Novembre 2023, 19:08:05 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #730 data: 09 Novembre 2023, 17:53:41 »
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Citazione da: galions il 05 Ottobre 2023, 17:01:13

Spine di Franci Conforti



Dopo aver sfiorato per ben due volte il premio Urania, la giornalista e docente universitaria milanese Franci Conforti  fa centro pieno nel 2021 con il romanzo ‘Spine’.
Si tratta di un thriller ambientato nel 3959 su una Terra che deve essere un autentico spettacolo per gli occhi, gli alberi sono diventati senzienti e in grado di svilupparsi seguendo criteri architettonici tali da renderli abitabili come fossero appartamenti, o addirittura gli edifici di un’intera città, tanto che queste ultime sono a tutti gli effetti delle arbopoli per usare il termine scelto dall’autrice.
Quest’ambientazione è essa stessa un elemento pregnante del romanzo tanto nella descrizione degli ambienti chiusi che degli spazi aperti e che fa rientrare ‘Spine’ nel filone fantascientifico del solarpunk, un movimento artistico che vuole scommettere sull’efficacia delle tecnologie sostenibili e delle fonti di energia rinnovabili per vagheggiare un possibile futuro positivo, lontano dalle solite prospettive cupe e disfattiste.
La lettura di ‘Spine’ richiede un certo impegno perché innanzitutto bisogna destreggiarsi tra alcuni neologismi che la Conforti usa a profusione, dandoli abbastanza per scontati, ma che sono comprensibili solo grazie al contesto in cui vengono utilizzati.
Ma soprattutto perché l’autrice riesce a mettere il lettore nella stessa situazione dei protagonisti, dandogli in pasto una serie di indizi che se inizialmente sembrano affastellarsi senza una logica chiara, acquistano il loro significato improvvisamente nello spazio di un paio di pagine, cioè solo quando emerge la realtà dei fatti dall’indagine che costituisce il cuore del romanzo.
A questo punto si uniscono gli indizi e si ricostruisce il quadro della vicenda e vi assicuro che tutto questo soddisfa il lettore tanto più quanto è stato tenuto all’oscuro nelle pagine precedenti, e la Conforti riesce a realizzare magistralmente questo metodo di intrattenimento.
Sullo sfondo della vicenda di ‘Spine’ rimane lo sguardo corrucciato che ci ispira l’asimmetria tra la capacità dell’uomo di implementare tecnologie avveniristiche e allo stesso di tempo di non riuscire ad emanciparsi dalle eterne debolezze che lo attanagliano, ovvero avidità, corruzione, droghe e disagi esistenziali.
L’autrice dal canto suo, dopo aver collezionato diversi premi con la sua produzione letteraria precedente, aggiunge il fiore all’occhiello del premio Urania con un lavoro più che discreto.
voto: 7.5


Grazie, mi fa molto piacere che tu l'abbia letto e che ti sia piaciuto. Un grande abbraccio, Franci
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« Rispondi #731 data: 10 Novembre 2023, 12:11:04 »
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UNIVERSALE ECONOMICA FLTRINELLI
Ristampa, senza numero, del 2020
Fred Hoyle
LA NUVOLA NERA



Preciso di aver letto la ristampa del 2020 (con la bellissima copertina di Franco Brambilla), non presente nel db di UM (sarebbe bello che qualcuno provvedesse all'aggiornamento).


Per cercare di disintossicarmi dalle fanta-cretinate di tanti scrittori moderni, ho preso in mano questo classico del 1957. Il pregio dei romanzi di quell'epoca era uno stile di scrittura lineare, piacevole e soprattutto comprensibile. Inoltre la quota di "scienza" era ben calibrata con la quota di "fantasia", nel senso che quest'ultima non era preponderante e si integrava perfettamente con la storia raccontata. Quando poi l'autore era uno scienziato, come il nostro Fred Hoyle, la parte, appunto, scientifica era perfetta, precisa e dettagliata (senza esagerazioni come quelle di Kim S. Robinson).
Non mi soffermo sugli eventi qui raccontati, perché tutti dovrebbero conoscerli (almeno spero).
Mi preme piuttosto soffermarmi su alcuni aspetti che ritengo interessanti.
L'autore era, appunto, uno scienziato, precisamente un astronomo, e quindi tutti i dettagli astronomici, ma anche fisici, biochimici, ecc., sono estremamente precisi e chiari. Addirittura tutte le formule matematiche citate sono così evidenti che sembra di assistere ad una lezione scientifica del professor Hoyle.
Certo, tutta la tecnologia descritta è quella di quell'epoca, ma come si poteva immaginare tutti i cambiamenti avvenuti in soli 60 anni nell'elettronica e nell'informatica? (A meno di essere dei profeti e, per la verità, ci sono state molte visioni profetiche da parte di vari scrittori). Però fa molta tenerezza la descrizione di un "calcolatore" grande come una stanza, con tante valvole che scaldano, e con chilometri di striscia di carta perforata, per inserire programmi e dati, che "solo in una notte" riusciva ad eseguire il calcolo di alcune equazioni, per il quale un uomo "avrebbe impiegato settimane". Soprattutto sapendo che la stessa potenza di calcolo è contenuta oggi in un banale microchip di un cellulare, che nel frattempo fa mille altre cose. E c'è anche tanta nostalgia (e peso della vecchiaia) nel ricordare che ho fatto a tempo a vedere uno di quei "calcolatori" all'Università. Chissà cosa succederà nei prossimi 60 anni? Io non ci sarò, ma mia nipote di 14 anni nello zaino non porta più libri, ma solo un i-pad, sul quale mi ha "insegnato" un sacco di diavolerie, e lei sarà certamente testimone del futuro.
Per quanto riguarda la parte "fantastica" del romanzo, per quanto ardita, è assolutamente credibile ed anche appassionante. Se si ha a disposizione una giornata, ci si può rilassare e godere pienamente della lettura.
Ho solo due piccoli appunti da fare. Il primo riguarda il titolo: in quegli anni i termini "nube" e "nuvola" nel vocabolario erano considerati sinonimi. E, per la verità, ancora oggi sulla Treccani appaiono come tali, salvo specificare che il termine "nube" è più letterario, oppure utilizzato in particolari ambiti. Orbene, da almeno 20 anni l'ambito astronomico utilizza quasi esclusivamente il termine "nube", anziché "nuvola", per descrivere il fenomeno. Certo non ha alcuna colpa il il traduttore Luciano Bianciardi (contemporaneo dell'autore) che, del resto, trova il titolo originale "The Black Cloud". Piuttosto in questa nuova ristampa del 2020 viene dichiarato che la traduzione è stata "rivista" dalla figlia Luciana Bianciardi, e lei avrebbe potuto tentare di cambiare il titolo o almeno certe parole scientifiche del tutto obsolete del testo.

Infine una piccola notazione sul dettaglio riguardante il meridiano di Greenwich, che l'autore afferrma passi a ovest delle Baleari, NELL'OCEANO ATLANTICO, quando invece si tratta del mar Mediterraneo, mentre l'Atlantico viene sfiorato dal meridiano solo migliaia di chilometri a Nord, al largo della Norvegia, e molte migliaia di chilometri a Sud, dopo aver attraversato gran parte dell'Africa. Va bene, al mio amico Hoyle perdono tutto, anche una piccola distrazione.

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #732 data: 10 Novembre 2023, 20:58:15 »
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Citazione da: byFranci il 09 Novembre 2023, 17:53:41


Grazie, mi fa molto piacere che tu l'abbia letto e che ti sia piaciuto. Un grande abbraccio, Franci

Piacere mio Franci, mi spiace di non averti fatto autografare il romanzo a Stranimondi, ma ci riprovo l'anno prossimo.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #733 data: 11 Novembre 2023, 11:34:50 »
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Rama II Urania Jumbo nro 49  Arthur C. Clarke  e Gentry Lee 1989  
Il secondo volume della quadrilogia “Rama”  è parecchio piu’ lungo del primo libro,  oltre 400 pagine, ma non raggiunge l’intensità ed il “sense of wonder”  né aggiunge molto alla storia di Rama sviluppata nel primo.
Qui abbiamo a che fare con nuovi personaggi organizzati in un thriller che lottano fra loro per acquisire fama e  potere , tuttavia la storia complessivamente resta avvincente grazie alle iterazioni  con l’ambiente di Rama.
All’ inizio il libro si dilunga (troppo) descrivendo la storia degli anni  trascorsi dall’ umanità fra i due eventi, crisi economiche e sociali , guerre etc.. , un’altra buona parte è occupata dalla descrizione dei personaggi componenti  la spedizione che a bordo di una astronave terrestre dovrà agganciare e poi penetrare  Rama.
Il fine dell’ esplorazione di Rama è lo studio della nave  e dei possibili abitanti alieni , ma presto la sorprendente ma ben vedere in linea con trama si rinchiude in se stessa in un thriller psicologico ove Clarke e Lee preferiscono approfondire la vita i sentimenti ,  il  carattere e la psicologia dei protagonisti.
La scrittura di Clarke è sempre eccellente ma questa volta si concentra sulla caratterizzazione dei personaggi  che pero’  non e’ il suo forte.
Romanzo che si legge bene , non certo una capolavoro, la trama non è eccezionale , le ambientazioni  si rifanno  al precedente romanzo , libro che cerca di rispondere alle domande su chi siano i Ramani con una marcata impronta teologica.  
Finale sorprendente ma a ben vedere in linea con  il significato di Rama.
Voto   7

« Ultima modifica: 11 Novembre 2023, 11:43:10 di capricorno52 » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #734 data: 12 Novembre 2023, 08:02:34 »
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In questo secondo volume della riscrittura dei “Promessi Sposi” a cura di Beppe Roncari, la storia di Renzo e Lucia sempre più intricata e ricca di passione, mistero e ambientazione magiche, affonda le sue radici nei meandri segreti del passato.
Quando le strade di questi due giovani amanti si sono divise, nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbero stati coinvolti in un conflitto epico tra il Bene e il Male, catalizzato da due forze sovrannaturali: l’angelo Mumiah e il demone Belial. Questi due entità opposte da tempo si sfidano per il possesso di un potente e pericoloso artefatto - il Libro Segreto di Giordano Bruno.
Renzo, dopo aver trovato rifugio a Bergamo, si ritrova sulla via per Venezia, ma non come un viaggiatore qualsiasi, bensì come un prigioniero. Nel frattempo, Lucia ha trovato rifugio in un monastero apparentemente tranquillo ma custodito dalla misteriosa Signora di Monza, una donna dal fascino oscuro e carica di segreti.
Il Libro Segreto di Giordano Bruno è il catalizzatore di questa avvincente narrazione, poiché è depositario di un potere sconfinato che potrebbe portare alla rovina se finisse nelle mani sbagliate o di individui loschi e avidi. La lotta tra l’angelo Mumiah, che desidera proteggere questo antico e pericoloso tomo, e il demone Belial, che cerca di impadronirsene per i suoi scopi malvagi, è un conflitto che si dipana lungo le pagine di questa storia.
La trama è intrisa di peripezie, inganni e colpi di scena che mantengono i lettori incollati alle pagine, ansiosi di scoprire chi prevarrà in questa lotta senza quartiere tra forze opposte. La tensione è palpabile, e l’autore riesce a tenere viva l’attenzione del lettore mentre la storia si snoda tra gli intrighi, i segreti e i pericoli che circondano Renzo e Lucia.
Inoltre, la domanda che si pone è se il Bene avrà la meglio sul Male e se i due giovani amanti, Renzo e Lucia, avranno la possibilità di realizzare il loro sogno d’amore. La loro relazione continua a essere al centro di questa epica battaglia, e il loro destino è incerto fino all’ultima pagina.
“Engaged - il segreto di Lucia” è una storia avvincente che mescola abilmente elementi di romance, fantascienza e mistero, regalando ai lettori un’esperienza coinvolgente e emozionante. È una lettura che appassiona sin dalle prime pagine e lascia una profonda impressione, riflettendo sulle eterne battaglie tra il Bene e il Male e sull’importanza dell’amore in un mondo intriso di segreti e poteri nascosti con un finale tutto da gustare.

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