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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania «prec succ»
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  Autore  Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania  (letto 109856 volte)
Spinofiorito

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #615 data: 26 Luglio 2023, 16:34:25 »
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Che bello questo cambio di nome! Effettivamente, non me ne voglia Sentinel, era proprio l'angolo di UraniaMania tutta!

Sto continuando a leggere il Millemondi ma penso che aggiornerò stasera, nel frattempo vi lascio una recensione di Starship Troopers del consorte Enrico che ci teneva a condividerla con voi

Starship troopers è un rarissimo caso in cui il film è più creativo e brillante del libro. Avendolo visto, prima che letto, avevo alte aspettative: quantomeno una trama più articolata e un approfondimento sugli aracnidi. Ho letto invece una storia che non ha nulla da dire in più rispetto al suo adattamento cinematografico, ma anzi è molto più povera e molto meno entusiasmante, in compenso pagine e pagine del libro vengono dedicate fondamentalmente a due sole cose: alla dettagliatissima descrizione della vita militare, e a lunghe elucubrazioni filosofiche. Tutto ciò non sarebbe un difetto ma la vita militare ricorda tanto gli stereotipi di quella attuale, senza particolari note fantascientifiche; quanto alla filosofia invece, il livello è lo stesso di una chiacchierata alcolica con gli amici: come sarebbe un mondo senza guerra, il ruolo della forza nella società, votare o astenersi... L'autore dedica allo svolgimento della trama solo poche righe, senza spiegare per esempio perché scoppia la guerra, senza sviluppare particolarmente i tratti dei personaggi, poi dedica interi capitoli al superfluo. Il risultato è che almeno la metà del libro è dedicato esclusivamente al racconto dell'addestramento militare. Alcune sfumature le ho apprezzate, mi sono immedesimato effettivamente in questo giovane alle prese con un duro addestramento, e c'è almeno un colpo di scena. Ma per il resto dopo concluso il libro mi sono rivisto il film, un cult senza troppe pretese e l'ho apprezzato ancora di più.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #616 data: 26 Luglio 2023, 16:59:55 »
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Citazione da: Spinofiorito il 26 Luglio 2023, 16:34:25

Che bello questo cambio di nome! Effettivamente, non me ne voglia Sentinel, era proprio l'angolo di UraniaMania tutta!

Sto continuando a leggere il Millemondi ma penso che aggiornerò stasera, nel frattempo vi lascio una recensione di Starship Troopers del consorte Enrico che ci teneva a condividerla con voi

Starship troopers è un rarissimo caso in cui il film è più creativo e brillante del libro. Avendolo visto, prima che letto, avevo alte aspettative: quantomeno una trama più articolata e un approfondimento sugli aracnidi. Ho letto invece una storia che non ha nulla da dire in più rispetto al suo adattamento cinematografico, ma anzi è molto più povera e molto meno entusiasmante, in compenso pagine e pagine del libro vengono dedicate fondamentalmente a due sole cose: alla dettagliatissima descrizione della vita militare, e a lunghe elucubrazioni filosofiche. Tutto ciò non sarebbe un difetto ma la vita militare ricorda tanto gli stereotipi di quella attuale, senza particolari note fantascientifiche; quanto alla filosofia invece, il livello è lo stesso di una chiacchierata alcolica con gli amici: come sarebbe un mondo senza guerra, il ruolo della forza nella società, votare o astenersi... L'autore dedica allo svolgimento della trama solo poche righe, senza spiegare per esempio perché scoppia la guerra, senza sviluppare particolarmente i tratti dei personaggi, poi dedica interi capitoli al superfluo. Il risultato è che almeno la metà del libro è dedicato esclusivamente al racconto dell'addestramento militare. Alcune sfumature le ho apprezzate, mi sono immedesimato effettivamente in questo giovane alle prese con un duro addestramento, e c'è almeno un colpo di scena. Ma per il resto dopo concluso il libro mi sono rivisto il film, un cult senza troppe pretese e l'ho apprezzato ancora di più.

Ciao Spino,
Devi dire ad Enrico di leggere Guerra Eterna
Joe Haldeman, lui si che sa scrivere un romanzo di guerra futura, con alieni credibili, situazioni altrettanto credibili e personaggi indimenticabili.
Guerra eterna è un libro che amo particolarmente, consigliatissimo.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #617 data: 26 Luglio 2023, 17:29:44 »
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Enrico ti ringrazia! Mi sa che è il prossimo che leggerà, io in realtà vorrei fargli leggere Fondazione ma ho la trilogia e lo vedo un po' dissuaso dalla mole
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #618 data: 26 Luglio 2023, 18:02:26 »
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Quoto Biblio su Guerra eterna, forse tra i miei 5 libri preferiti.
Sulla Fondazione, conviene partire con la trilogia classica, che sta in piedi bene da sola, non propinargli il ciclo completo della Fondazione (con prequel e sequel) poiché questi si appoggiano anche al ciclo dei Robot.
« Ultima modifica: 26 Luglio 2023, 18:03:34 di Kronos H » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #619 data: 26 Luglio 2023, 18:17:31 »
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Citazione da: Kronos H il 26 Luglio 2023, 18:02:26


Quoto Biblio su Guerra eterna, forse tra i miei 5 libri preferiti.
Sulla Fondazione, conviene partire con la trilogia classica, che sta in piedi bene da sola, non propinargli il ciclo completo della Fondazione (con prequel e sequel) poiché questi si appoggiano anche al ciclo dei Robot.

Concordo, addirittura partirei solo con il primo della nuova traduzione; poi vedrei ...
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #620 data: 26 Luglio 2023, 22:21:42 »
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Sì certo, ho la trilogia classica ma è comunque un bel malloppetto. Magari gli regalo quelli appena usciti, vediamo!


Intanto continuo a scrivere le mie impressioni sul Millemondi da dove ero rimasta...

Colonikon Evangelion di Franci Conforti
Coinvolgente, ben scritto, mi piace molto la versione spaziale della grande evangelizzazione "che lo si voglia o no", con metodi non proprio ortodossi. Il tema non è certo nuovo ma è particolare il punto di vista di Poeta, gestore di un pub nel bel mezzo dell'universo e poco intenzionato a lasciarsi colonizzare...
Adesso apprezzo anche le immagini create da Franci, anche se confesso che hanno influenzato il modo in cui mi sono immaginata i personaggi :) 7,5/10

Altri soli, altri animali, altri alberi. Un altro mondo di Lorenzo Iacobellis
Veramente interessato, ho avuto l'impressione di star guardando un dipinto dell'Arcimboldo ma con le creature strane che si trovano del Codex Seraphinianus. Un racconto particolare di un gigantesco ecosistema alieno. 7,5/10

La musa inquietante, Alessandro Montoro
Similmente al racconto di Iacobellis anche questo è parecchio immersivo e richiama atmosfere... Pittoriche. E del resto non ne fa nemmeno un segreto dato che tutto il racconto è ricco di riferimenti alla Metafisica e a Giorgio de Chirico. Devo dire che è il motivo per cui mi è piaciuto meno, paradossalmente: davvero troppo citazionismo, tra pittura, rock progressivo e... Urania! Forse avrei preferito una ispirazione meno spiattellata in faccia e più tra le righe. La tematica invece incontra i miei gusti, dove gli esseri umani hanno a che fare con misteriose specie indigene dotate di una coscienza collettiva. 6/10

Mimes, Maico Modellini
Il racconto è breve ma ho trovato un qualcosa di poetico nelle descrizioni relative al pianeta Mimes. Questo pianeta davvero speciale è come un grandissimo essere senziente che assorbe le specie che si posano su di esso. Come una sorta di sperimentatore genetico lavora sul DNA degli ospiti creando le migliori condizioni per lo sviluppo della vita sul pianeta. Ma siamo sicuri di essere soli e soprattutto di essere i migliori nell'universo? 6.5/10 ma leggerei volentieri un'espansione dell'universo di questo racconto
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #621 data: 26 Luglio 2023, 22:35:48 »
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Citazione da: Spinofiorito il 26 Luglio 2023, 22:21:42

Sì certo, ho la trilogia classica ma è comunque un bel malloppetto. Magari gli regalo quelli appena usciti, vediamo!


Intanto continuo a scrivere le mie impressioni sul Millemondi da dove ero rimasta...

Colonikon Evangelion di Franci Conforti
Coinvolgente, ben scritto, mi piace molto la versione spaziale della grande evangelizzazione "che lo si voglia o no", con metodi non proprio ortodossi. Il tema non è certo nuovo ma è particolare il punto di vista di Poeta, gestore di un pub nel bel mezzo dell'universo e poco intenzionato a lasciarsi colonizzare...
Adesso apprezzo anche le immagini create da Franci, anche se confesso che hanno influenzato il modo in cui mi sono immaginata i personaggi :) 7,5/10

Altri soli, altri animali, altri alberi. Un altro mondo di Lorenzo Iacobellis
Veramente interessato, ho avuto l'impressione di star guardando un dipinto dell'Arcimboldo ma con le creature strane che si trovano del Codex Seraphinianus. Un racconto particolare di un gigantesco ecosistema alieno. 7,5/10

La musa inquietante, Alessandro Montoro
Similmente al racconto di Iacobellis anche questo è parecchio immersivo e richiama atmosfere... Pittoriche. E del resto non ne fa nemmeno un segreto dato che tutto il racconto è ricco di riferimenti alla Metafisica e a Giorgio de Chirico. Devo dire che è il motivo per cui mi è piaciuto meno, paradossalmente: davvero troppo citazionismo, tra pittura, rock progressivo e... Urania! Forse avrei preferito una ispirazione meno spiattellata in faccia e più tra le righe. La tematica invece incontra i miei gusti, dove gli esseri umani hanno a che fare con misteriose specie indigene dotate di una coscienza collettiva. 6/10

Mimes, Maico Modellini
Il racconto è breve ma ho trovato un qualcosa di poetico nelle descrizioni relative al pianeta Mimes. Questo pianeta davvero speciale è come un grandissimo essere senziente che assorbe le specie che si posano su di esso. Come una sorta di sperimentatore genetico lavora sul DNA degli ospiti creando le migliori condizioni per lo sviluppo della vita sul pianeta. Ma siamo sicuri di essere soli e soprattutto di essere i migliori nell'universo? 6.5/10 ma leggerei volentieri un'espansione dell'universo di questo racconto

Il bello di seguire i commenti delle nostre letture condivise, è che viene voglia di rileggerle, per approfondire quelle sfumature che vengono fuori dai commenti altrui e che magari ci erano sfuggite.
Per me è così e la mia coda di lettura non ne è per niente contenta!
« Ultima modifica: 26 Luglio 2023, 22:37:40 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #622 data: 27 Luglio 2023, 09:34:01 »
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Ho perso il conto di quante volte ho riletto il ciclo della Fondazione classica. era il 1984 quando al primo anno delle superiori, visitai un po' scettico la biblioteca delle scuole superiori che avevo iniziato. Uno stanzino con un numero esiguo di libri che non mi dicevano nulla. Mi trovai per le mani "Cronache della Galassia" di Isaac Asimov. Mai letto nulla. boh... proviamo....
E da li' iniziò tutto il mio percorso di divoratore di libri che mi ha portato a leggere dai 40 ai 70 libri all'anno...
Molti sono stati dimenticati. pochi sono rimasti ben saldi nella mia memoria. Con grande affetto riprendo a mano ogni tanto il mio "Numero 1" modello zio Paperone, sotto teca di vetro.
Ho sempre sostenuto che "Un buon libro e' tale se merita di essere riletto." E la trilogia della fondazione lo merita.

Adoro il genere Military Science Fiction. Startship troppers (ai miei tempi era ancora "fanteria dello spazio") e' rimasto uno dei miei libri preferiti. concordo con chi mi precede che va spesso letto vicino a "Guerra eterna" di Haldeman.
Piu' recentemente, John Scalzi ha rivisto in chiave parecchio piu' moderna Starship Troopers con il suo "Morire per vivere", infelice cambio titolo rispetto all'originale Old man's war. Scalzi ha fatto un ottimo lavoro e il libro e' ora ai vertici della mia personale top ten. Anche questo riletto almeno altre 3 volte.

per la serie Mil Sci-fi, consiglio anche i 5 libri di Mike Resnick che iniziano con Gli ammutinati dell'astronave (urania 1579) e a seguire gli altri volumi tutti disponibili su Urania.

Buone letture e ... buone riletture.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #623 data: 27 Luglio 2023, 18:19:03 »
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x Gundam70
stai forse rileggendo la fondazione nella nuova traduzione. Se sì merita ?
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #624 data: 27 Luglio 2023, 18:19:05 »
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Allora. Come continuo a ripetere il racconto breve o lungo che sia non mi dà la possibilità di affezionarmi al protagonista, mi lascia quasi sempre con la voglia di averne di più, be’ solo per i buoni racconti, quelli mediocri per fortuna finiscono presto, e la maggior  parte delle volte passano come l’acqua corrente e vengono dimenticati in fretta. Ho scritto questi piccoli commenti evitando di fare riassunti della trama visto che qui su UM  ci sono diversi post illuminanti e ho dato solo le mie impressioni ‘di pancia’. Spero che nessuno si offenda perché ho cercato di essere più neutra possibile. Devo comunque dire che, nonostante abbia impiegato diversi giorni a leggere questo Millemondi ho trovato che è una buona antologia, con molte idee originali.

Coloni dell'Universo

Manuel Soto Ortega, colono di Marte di Paolo Aresi. Primo racconto della antologia, ottimo racconto di come Manuel prenda coscienza di sé e della società in cui vive e lavora. Finale interessante.
voto 7

Fra tutti gli infiniti mondi di Davide Camparsi. Tanto per riequilibrare le cose... Non è nelle mie corde, la storia si perde in spiegazioni che ho skippato allegramente.
voto 5

Chora
di Francesca Cavallero. Confesso che ho lasciato a metà Le Ombre di Morjegrad per incompatibilità ma questo racconto mi ha veramente stupito. La sua capacità affabulatrice, la padronanza della lingua, le descrizioni semplicemente perfette fanno di un racconto di poche pagine un gioiellino.
voto 7.5

Colonikon Evangelion di Franci Conforti: Ecco, questo racconto appena finito mi fa dire: ancora, di più, ne voglio ancora. Brava, brava, brava.
voto 7.5

Altri soli, altri animali, altri alberi. Un altro mondo di Lorenzo Iacobellis. Vecchia cara space opera, sempre gradita ad una lettrice “aged” come me. E leggendo mi son ricordata di altri Mondi, tipo quello di Andrew il disturbatore o l’imperdibile I Superstiti di Ragnarock.
Non mi dispiacerebbe leggere altro di questa Terra e dei suoi coloni.
voto 7.5

La Musa inquietante di Alessandro Montoro. Un altro che mi lascia perplessa. Magari la storia sarebbe anche buona ma non mi piace come scrive l’autore. Dialoghi finti, descrizioni confuse, sospensione dell’incredulità pari a zero. Non avevo letto nulla di suo e non ne provo la voglia. Ma poi il titolo?
voto 5

Mimes di Maico Morellini. Ennesimo pianeta senziente che ‘colonizza’ i coloni. Ne ho lette altre di storie simili e questa  è una di quelle buone, ben scritta e intrigante.
voto 7

La fattoria perduta
di Daniela Piegai. Storia delicatissima e poetica su ingegneria genetica, presa di coscienza di sé, ribellione e autodeterminazione. Molto molto buona.
voto 6.5

L’altro confine della notte di Franco Ricciardiello. Questo sì! Vale tutta l’antologia! Accidenti, mentre leggevo non ero seduta in poltrona ma nella foresta di kyplok, tra gli alberi semipietrificati di Terranova a bagnarmi di pioggia mentre i vulcani eruttavano…Grande!
voto 8.5

Avery 2DBn di Laura Silvestri. Cupo e triste il racconto di un amore senza futuro in un futuro dove i terrestri hanno perso ogni forma umana e ogni umanità. Le distopie non mi piacciono.
voto 6

Le nuvole hanno gli occhi di Giampiero Stocco.   Dell’autore recentemente ho letto qualcosa che mi è piaciuta molto quindi, piena di aspettative, sono rimasta perplessa per queste nuvole poco convincenti.
voto 6

Collo di Bottiglia di Silvia Treves: commento difficile, racconto ben scritto, dove via via si scopre la storia della colonia insieme alla protagonista ma… non so non mi ha toccato abbastanza.
voto 6

Il silenzio del cielo di Alessandro Vietti. Autore che ho apprezzato col suo  il Potere e con Real Mars qui mi sembra che stia stretto nel racconto di poche pagine, mi sarebbe piaciuto qualcosa di più consistente e articolato.
voto 6.5
« Ultima modifica: 27 Luglio 2023, 18:20:12 di Phoenix » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #625 data: 27 Luglio 2023, 18:57:35 »
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Citazione da: maspe il 27 Luglio 2023, 18:19:03

x Gundam70
stai forse rileggendo la fondazione nella nuova traduzione. Se sì merita ?

Lucky lo sta facendo e lui è un massimo esperto di Fondazione.
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« Rispondi #626 data: 27 Luglio 2023, 19:50:30 »
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Citazione da: bibliotecario il 27 Luglio 2023, 18:57:35


Citazione da: maspe il 27 Luglio 2023, 18:19:03

x Gundam70
stai forse rileggendo la fondazione nella nuova traduzione. Se sì merita ?

Lucky lo sta facendo e lui è un massimo esperto di Fondazione.

Mi guardo bene dal leggere un libro solo per valutarne una nuova traduzione.
Dirò dunque che ho trovato la lettura gradevole di un'opera che ho sempre amato e che amo ancora
Gian
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #627 data: 27 Luglio 2023, 23:08:21 »
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Citazione da: Phoenix il 27 Luglio 2023, 18:19:05

Allora. Come continuo a ripetere il racconto breve o lungo che sia non mi dà la possibilità di affezionarmi al protagonista, mi lascia quasi sempre con la voglia di averne di più, be’ solo per i buoni racconti, quelli mediocri per fortuna finiscono presto, e la maggior  parte delle volte passano come l’acqua corrente e vengono dimenticati in fretta. Ho scritto questi piccoli commenti evitando di fare riassunti della trama visto che qui su UM  ci sono diversi post illuminanti e ho dato solo le mie impressioni ‘di pancia’. Spero che nessuno si offenda perché ho cercato di essere più neutra possibile. Devo comunque dire che, nonostante abbia impiegato diversi giorni a leggere questo Millemondi ho trovato che è una buona antologia, con molte idee originali.

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Manuel Soto Ortega, colono di Marte di Paolo Aresi. Primo racconto della antologia, ottimo racconto di come Manuel prenda coscienza di sé e della società in cui vive e lavora. Finale interessante.
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Chora
di Francesca Cavallero. Confesso che ho lasciato a metà Le Ombre di Morjegrad per incompatibilità ma questo racconto mi ha veramente stupito. La sua capacità affabulatrice, la padronanza della lingua, le descrizioni semplicemente perfette fanno di un racconto di poche pagine un gioiellino.
voto 7.5

Colonikon Evangelion di Franci Conforti: Ecco, questo racconto appena finito mi fa dire: ancora, di più, ne voglio ancora. Brava, brava, brava.
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Altri soli, altri animali, altri alberi. Un altro mondo di Lorenzo Iacobellis. Vecchia cara space opera, sempre gradita ad una lettrice “aged” come me. E leggendo mi son ricordata di altri Mondi, tipo quello di Andrew il disturbatore o l’imperdibile I Superstiti di Ragnarock.
Non mi dispiacerebbe leggere altro di questa Terra e dei suoi coloni.
voto 7.5

La Musa inquietante di Alessandro Montoro. Un altro che mi lascia perplessa. Magari la storia sarebbe anche buona ma non mi piace come scrive l’autore. Dialoghi finti, descrizioni confuse, sospensione dell’incredulità pari a zero. Non avevo letto nulla di suo e non ne provo la voglia. Ma poi il titolo?
voto 5

Mimes di Maico Morellini. Ennesimo pianeta senziente che ‘colonizza’ i coloni. Ne ho lette altre di storie simili e questa  è una di quelle buone, ben scritta e intrigante.
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La fattoria perduta
di Daniela Piegai. Storia delicatissima e poetica su ingegneria genetica, presa di coscienza di sé, ribellione e autodeterminazione. Molto molto buona.
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L’altro confine della notte di Franco Ricciardiello. Questo sì! Vale tutta l’antologia! Accidenti, mentre leggevo non ero seduta in poltrona ma nella foresta di kyplok, tra gli alberi semipietrificati di Terranova a bagnarmi di pioggia mentre i vulcani eruttavano…Grande!
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Avery 2DBn di Laura Silvestri. Cupo e triste il racconto di un amore senza futuro in un futuro dove i terrestri hanno perso ogni forma umana e ogni umanità. Le distopie non mi piacciono.
voto 6

Le nuvole hanno gli occhi di Giampiero Stocco.   Dell’autore recentemente ho letto qualcosa che mi è piaciuta molto quindi, piena di aspettative, sono rimasta perplessa per queste nuvole poco convincenti.
voto 6

Collo di Bottiglia di Silvia Treves: commento difficile, racconto ben scritto, dove via via si scopre la storia della colonia insieme alla protagonista ma… non so non mi ha toccato abbastanza.
voto 6

Il silenzio del cielo di Alessandro Vietti. Autore che ho apprezzato col suo  il Potere e con Real Mars qui mi sembra che stia stretto nel racconto di poche pagine, mi sarebbe piaciuto qualcosa di più consistente e articolato.
voto 6.5


Ciao!

Vorrei ringraziarti tantissimo perché so che Le ombre di Morjegrad è un romanzo spigoloso (anzi, per certi versi ostico e non tutti lo hanno apprezzato, come è normale che sia), ma da quando l'ho scritto ho cercato di lavorare molto sullo stile, sia nei racconti sia ne Il sangue delle madri (anche grazie a osservazioni e critiche che qui, in particolare, sono state articolate e interessanti). Mi fa davvero piacere sapere che tu abbia rilevato un cambiamento.
Grazie di cuore per le tue parole.

Un abbraccio,

Echo (Fra)
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #628 data: 29 Luglio 2023, 13:00:28 »
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Prima di riprendere Spirito di Napa Tei li dove lo avevo interrotto a febbraio dell'anno scorso. Sperando di ricordarmi quanto già letto sia sufficiente a farmi rientrare senza problemi nella storia, senza dover ricominciare da capo, visto il caldo opprimente del periodo ho pensato bene di tuffarmi prima in una storia che prometteva un gran freddo sin dal titolo, L'inverno senza fine.
Di John Christopher avevo già letto in edizione Urania, Morte dell'erba e Una ruga sulla terra, romanzi di genere Catastrofico Apocalittico in stile british che mi erano molto piaciuti.
L'inverno senza fine, edito in collane che non colleziono mi era sinora sfuggito, cosa a cui ho posto rimedio grazie ad una edizione digitale della versione pubblicata in Galassia.


L'inverno senza fine, 10/1964
di John Christopher, PS di Christopher Samuel Youd
Collana Galassia n. 46
La Tribuna

Romanzo post-apocalittico, descrive attraverso le vicissitudini di due coppie londinesi, i cui ruoli all'interno delle coppie cambieranno più volte durante il romanzo, un futuro in cui il livello di radiazione solare diminuisce tanto da far calare un inverno perpetuo nell'emisfero nord del pianeta, costringendo una parte della popolazione, quella più fortunata, quella che potrà permetterselo, a fuggire verso i climi più caldi dell'Africa, dando il via ad un rovesciamento dei ruoli. L'Africa diventa politicamente dominante portando a un'ironica situazione post colonialista in cui i camerieri bianchi si inchinano davanti ai padroni neri a Lagos.
Il romanzo è diviso in tre parti ben distinte e separate tra loro. Nella prima vediamo due coppie della media borghesia londinese alle prese con la loro vita quotidiana negli anni 60 del secolo scorso, con i loro problemi di coppia e di lavoro che fanno casualmente conoscenza e che senza rendersene conto, giorno dopo giorno, finiscono nella tragedia climatica da cui il titolo. Questa prima parte mi è assai piaciuta perchè la catastrofe alle porte non è descritta a livello globale e generale ma solo ed esclusivamente filtrata attraverso gli occhi dei quattro personaggi principali che da comuni cittadini, sono portati prima all'incredulità, poi alla negazione e sono fondamentalmente più presi dai loro problemi sentimentali che da quello che gli sta succedendo intorno.
Tutto ciò, letto oggi, alla luce della catastrofe ambientale, stavolta vera e incontrovertibile in cui stiamo precipitando a un che di profetico e istruttivo sul comportamento del genere Umano.
La seconda parte vede l'arrivo in Nigeria, da profughi in fuga, di tre dei quattro personaggi principali ed il loro tentativo di integrazione in una società, quella Africana che ha un fortissimo impeto di rivalsa verso gli ex colonizzatori caduti in disgrazia. Anche questa parte centrale è illuminante e interessante da leggere. La legge del contrappasso è spietata, i bianchi sono costretti a tutta la trafila delle umiliazioni di cui una volta erano i perpetuatori. Le donne devono ricorrere alla prostituzione per sopravvivere mentre gli uomini si devono adattare ai lavori più umili e degradanti.
La terza parte, il ritorno in una Londra ghiacciata e coperta dalle nevi, di tre dei quattro personaggi che li si ritrovano dopo varie peripezie grazie ad una spedizione esplorativa coloniale africana è la meno riuscita, la più debole. I comportamenti dei personaggi e la conclusione sono particolarmente poco verosimili e in qualche modo rovinano un romanzo sino a quel punto più che buono.
In definitiva la lettura è stata comunque piacevole e non mi sono pentito del ripescaggio, nonostante il romanzo non sia invecchiato particolarmente bene. Il linguaggio e il modo di approcciare le dinamiche interraziali da parte dell'autore, lette oggi paino non appropriate, politicamente scorrette, ma sono d'altronde frutto dei tempi in cui il romanzo è stato scritto. Curioso il fatto che già mi era successo con altri romanzi scritti nelle stesso periodo da autori anglofoni, i continui riferimenti agli alcolici, ma quanto bevevano gli inglesi negli anni sessanta?
VOTO: 6,5
« Ultima modifica: 29 Luglio 2023, 14:09:26 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #629 data: 01 Agosto 2023, 09:31:05 »
Cita

Vi racconto un aneddoto.
Come avrete ormai capito lessi la prima parte di Spirito di Napa Tei, a febbraio 2022 quando il nostro fresco Illustre Umino Will Steiner inviò il manoscritto al Premio Urania.
Risultò una lettura interessante, piacevole da leggere, che si inseriva nel filone di romanzi Young Adult avventurosi, ambientati nello spazio, sulla scia degli scritti di autori come il duo Amie Kaufman e Jay Kristof o come Brandon Senderson, ma adatto anche ai lettori più maturi in cerca di qualche ora di sano svago.
Capirete quindi il mio disappunto quando arrivato all'ultima pagina, dopo circa duecentocinquanta pagine, mi resi conto che la storia si interrompeva senza alcuna conclusione, neanche accennata.
Capirete anche il mio imbarazzo nel dare un giudizio sul testo da inviare alla redazione di Urania. Scrissi che il romanzo nella stesura attuale non era adatto alla pubblicazione su Urania, ma aggiunsi di attenzionare l'autore e di tenere presente il romanzo una volta concluso per una eventuale pubblicazione magari in altra testata.
Ero però così curioso di sapere come si concludesse Spirito di Napa Tei che provai con impegno a contattare l'autore, senza riuscirci. Ero del tutto fuori strada, convinto come ero che sotto un nome cosi strano, Lars Schlichting, si nascondesse un autrice, ovviamente italiana, ero sicuro fosse uno pseudonimo, visto anche che in rete con quel nome usciva fuori solo uno stimato professionista svizzero
Dopo alcuni tentativi andati a vuoto persi le speranze.
Immaginate la mia sorpresa all'annuncio dell'uscita in Urania Speciale, in versione completa, di Spirito di Napa Tei


Spirito di Napa Tei, 07/2023
di Lars Schlichting
Urania Speciale N.46
Mondadori

Spirito di Napa Tei è la storia avventurosa di un viaggio di formazione, di crescita interiore, del giovane protagonista cadetto spaziale, Will Stainer.
Al contempo, il lettore vivrà, attraverso le azioni del protagonista e le ripercussioni di queste ultime, anche un viaggio che partendo dalla reciproca sfiducia, porterà l'umanità e le razze aliene che popolano lo spazio e con cui l'Uomo è venuto in contatto, ad una nuova era di comprensione e condivisione reciproca.
Per cui non aspettatevi nessuna dura distopia, nessun oscuro Thriller, nessuna contaminazione con altro genere. Solo ana semplice, pulita e fantasiosa storia di Fantascienza Spaziale, dove i buoni sono buoni e i cattivi sono cattivi. Con tante curiose e ben descritte razze aliene, viaggi spaziali, fantastiche astronavi, stazioni intergalattiche, esotici pianeti, battaglie spaziali immaginifiche (ce n'è una che dura e appassiona per più di cento pagine) e duelli rituali all'ultimo sangue, oltre ad un pizzico di romantico amore che non guasta mai in queste genere storie.
Troverete divertimento allo stato puro senza tanti orpelli, una lettura adatta ai giovani lettori, un classico e didascalico romanzo per far innamorare di un genere.
Ma Spirito di Napa Tei non è solo tutto questo, anche se è già tanto, è anche un romanzo che non ha paura di affrontare temi alti con un linguaggio semplice e fluido, temi oggigiorno di scottante attualità, come quelli dell'accettazione e della comprensione del diverso, della difficoltà della comprensione di linguaggi e culture diverse. Ci parla del senso di inferiorità e dell'isolazione in cui si sente immerso chi è catalogato come diverso, che spesso lo porta a reagire con violenza.
E' un romanzo forse utopistico, sicuramente sfacciatamente ottimistico, di sicuro divertimento e appagamento per il lettore di cui oggi, soprattutto oggi si sentiva tanto il bisogno di leggere.
VOTO: 8  
« Ultima modifica: 01 Agosto 2023, 15:34:04 di bibliotecario » Loggato
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