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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania «prec succ»
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  Autore  Discussione: L’angolo delle letture di UraniaMania  (letto 106079 volte)
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #855 data: 20 Marzo 2024, 21:56:58 »
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Nathan Ballingrud


NORTH AMERICAN LAKE MONSTERS




L’autore americano Nathan Ballingrud firma un’antologia scritta con una prosa semplicemente perfetta, che la traduzione di Lucio Besana ci restituisce nel migliore dei modi.
Alcuni racconti sono accomunati dall’ambientazione nell’America profonda ferita dalla furia distruttiva dell’uragano Katrina e descrivono una devastazione che non è solo quella visibile nelle strade e sulle abitazioni, ma anche la rovina di vite, progetti e speranze che si infrangono contro il rovescio della medaglia del sogno americano, ovvero il destino di chi ci ha provato e non ce l’ha fatta.
Per cui i suoi protagonisti sono sconfitti che possono diventare mostri, persone che soccombono all’istinto brutale che hanno tenuto a bada sino al giorno precedente e che di fronte all’improvviso dissolvimento di ogni ostacolo finisce per tracimare.

Va dove la strada ti porta
Una giovane donna abbandonata dal compagno, si barcamena come cameriera in una tavola calda sulla costa della Louisiana cercando di essere la madre migliore possibile per la piccola Gwen. Ma un giorno raccoglie tutto il coraggio che non ha mai avuto prima non per riscattarsi, bensì per prendere una decisione intollerabile e profondamente vigliacca.

Wild Acre
Jeremy piccolo imprenditore edile si ritrova senza fondi e con un lotto di case in costruzione bersagliate dal vandalismo. Accompagnato da due costruttori cerca di proteggere il suo investimento, ma nell’ambientazione boschiva entra in gioco un elemento soprannaturale che finisce per affondare ogni speranza di concludere l’affare immobiliare e provvedere alla propria famiglia e ai propri operai.

S.S.
Il giovanissimo Nick vive nell’età in cui sta formando un’identità che brama di essere accettata dal gruppo in cui vuole inserirsi ed è anche l’età in cui si entra in contatto per la prima volta con il sesso. La coetanea Trixie è la chiave per  soddisfare entrambi questi desideri. Ma quando un’incidente permette a Nick di capire il prezzo che gli viene richiesto finisce per dimostrare una grande maturità.

Il crepaccio
Tutto l’orrore e la lenta disperazione che annichiliscono una spedizione antartica imbattutasi in una delle più micidiali trappole del deserto ghiacciato: il crepaccio.

I mostri del cielo
Un padre di famiglia corroso dal senso di colpa per la scomparsa del figlio consuma i suoi giorni nell’alcol in una spirale di autodistruzione.
L’incontro fortuito con una creatura apparentemente fragile che sembra un angelo gli restituisce un nuovo legame con la moglie, ma di natura tutt’altro che angelico.

Bianco come il sole
Cosa può accadere ad una famiglia dove il figlio coltiva segretamente un’amicizia ingenua con il vampiro che si è nascosto nello spazio sottostante al pavimento?

North American Lake Monsters
Un padre reduce da sei anni di carcere torna in famiglia dove tenta di recuperare la sua autorità genitoriale con la figlia, il suo rapporto con una moglie alcolizzata, ma tutto appare tremendamente difficile.

La stazione di transito
Beltrane è ‘infestato’. La furia dell’uragano Katrina lo ha ridotto ad un senzatetto che sprofonda ogni giorno di più in un gorgo di acqua gelata. La sua salvezza potrebbe consistere nel ritrovare la figlia che non vede da oltre vent’anni, però si tratta di una speranza che può trasformarsi nella disperazione dell’essere respinto.

Il buon marito
Una moglie afflitta da una forma depressiva suicida, un marito che si affanna a salvare le apparenze ed una figlia che approfitta della vita nel college per allontanarsi da un clima famigliare opprimente.
Il tutto coronato da un finale splatter che rischia di sconfinare nel ridicolo.

Non tutti i racconti mi hanno convinto come spesso accade nelle antologie, ma Ballingrud indubbiamente conosce il modo di intrattenere il suo lettore mostrando l’America degli sconfitti e dei diseredati sui quali ha infierito l’uragano Katrina distruggendo i loro averi e le loro anime.


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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #856 data: 21 Marzo 2024, 18:14:51 »
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Neanche il tempo di farci caso e questo Thread ha superato le 100.000 visualizzazioni.
È il Thread più letto in assoluto.
E pure quello che ha totalizzato il maggior numero di visualizzazioni nel minor tempo.
Almeno qui, leggere e commentare è una attività che ancora va per la maggiore
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #857 data: 22 Marzo 2024, 12:36:04 »
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Citazione da: bibliotecario il 21 Marzo 2024, 18:14:51

Neanche il tempo di farci caso e questo Thread ha superato le 100.000 visualizzazioni.
È il Thread più letto in assoluto.
E pure quello che ha totalizzato il maggior numero di visualizzazioni nel minor tempo.
Almeno qui, leggere e commentare è una attività che ancora va per la maggiore

Adoro leggere i commenti alle letture, vi assicuro cari UMini che prima di prendere un libro in mano la prima cosa che faccio è  leggere cosa ne pensate voi.
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #858 data: 22 Marzo 2024, 12:52:08 »
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Citazione da: galions il 22 Marzo 2024, 12:36:04


Citazione da: bibliotecario il 21 Marzo 2024, 18:14:51

Neanche il tempo di farci caso e questo Thread ha superato le 100.000 visualizzazioni.
È il Thread più letto in assoluto.
E pure quello che ha totalizzato il maggior numero di visualizzazioni nel minor tempo.
Almeno qui, leggere e commentare è una attività che ancora va per la maggiore

Adoro leggere i commenti alle letture, vi assicuro cari UMini che prima di prendere un libro in mano la prima cosa che faccio è  leggere cosa ne pensate voi.

.. dovresti dire "cosa ne pensiamo NOI"..
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #859 data: 22 Marzo 2024, 13:47:27 »
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Citazione da: Lucky il 22 Marzo 2024, 12:52:08


Citazione da: galions il 22 Marzo 2024, 12:36:04


Citazione da: bibliotecario il 21 Marzo 2024, 18:14:51

Neanche il tempo di farci caso e questo Thread ha superato le 100.000 visualizzazioni.
È il Thread più letto in assoluto.
E pure quello che ha totalizzato il maggior numero di visualizzazioni nel minor tempo.
Almeno qui, leggere e commentare è una attività che ancora va per la maggiore

Adoro leggere i commenti alle letture, vi assicuro cari UMini che prima di prendere un libro in mano la prima cosa che faccio è  leggere cosa ne pensate voi.

.. dovresti dire "cosa ne pensiamo NOI"..

Hai ragione Gian, la mia estraneità riguarda la lettura di quel determinato libro, non certo la comunità UMina! :)
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #860 data: 24 Marzo 2024, 10:00:28 »
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In "Agency", William Gibson, un pilastro nel panorama letterario di genere, ci trasporta in una California alternativa del 2017, dove il mondo è plasmato da una serie di eventi politici e tecnologici che divergono dalla nostra realtà. Qui incontriamo Verity Jane, un'abile "donna che sussurra alle app", il cui talento eccezionale la rende una figura chiave nel beta-testing di nuove tecnologie digitali.
L'avventura di Verity inizia quando viene reclutata da una promettente start-up di San Francisco per testare un innovativo paio di occhiali digitali potenziati da un'intelligenza artificiale chiamata Eunice. Tuttavia, ciò che sembrava essere un normale incarico di lavoro si trasforma rapidamente in un viaggio attraverso le pieghe del tempo e dello spazio.
Scopriamo l'esistenza di una realtà alternativa, un futuro post-apocalittico sconvolto da un evento devastante noto come "Jackpot", dove il confine tra il possibile e l'impossibile si sfuma. In questa dimensione, incontriamo Wilf Netherton, un agente intrappolato tra i fili della corporatizzazione e della manipolazione temporale, le cui azioni hanno conseguenze che si estendono attraverso le linee temporali.
L'abilità dell'autore nel tessere insieme questi mondi alternativi è sorprendente, portando il lettore in un viaggio avvincente attraverso le possibilità infinite della speculazione temporale. Con una prosa affascinante e una trama avvincente cattura l'immaginazione e invita alla riflessione su temi quali il potere della tecnologia, le conseguenze delle scelte umane e il mistero della temporalità stessa.
Intriso di suspense e colpi di scena, questo romanzo sfida il lettore a esplorare i confini della percezione e dell'esistenza stessa, offrendo una visione affascinante di un universo in cui il passato, il presente e il futuro si intrecciano in modi inaspettati. Una lettura imperdibile per gli amanti della fantascienza che desiderano essere trasportati in mondi alternativi e riflettere sulle infinite possibilità dell'universo.

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #861 data: 24 Marzo 2024, 11:48:46 »
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Dopo la prima parte del il meglio della fantascienza internazionale del 2020 uscito sul MilleMondi di dicembre che francamente non mi ha entusiasmato anche se l'ho trovata tutto sommato gradevole, aspettavo l'uscita della seconda parte con curiosità.
I racconti migliori saranno stati raccolti nella seconda e ultima parte per chiudere l'antologia al meglio o saranno stati collocati all'inizio, nella prima parte per catturare subito l'attenzione del lettore?  


Altre Storie, Altri Mondi. Parte 2, 03/2024
di A.A.V.V. a cura di Jonathan Strahan
Collana MilleMondi n.98
Mondadori

Togliamo suspense e diciamolo subito, il meglio Strahan se lo è sparato ad inizio volume e quindi, per noi, nel MilleMondi precedente, il 97 Altre Storie, Altri Mondi. Parte 1.
I tredici racconti di questa seconda parte del meglio della Fantascienza internazionale del 2020 non alzano in alcun modo il livello complessivo dell'antologia.
Anzi, purtroppo lo abbassano.
Strahan ha certamente fatto una buona cosa puntando realmente sull'internazionalità degli autori scelti per questo tipo di raccolte del meglio dell'anno, ampliando di conseguenza scenari e sensibilità presentate ai lettori.
Ma questi ultimi fanno fatica, o almeno ho fatto fatica io, ad entrare in sintonia con storie che in questa seconda parte, sotto quasi tutti culturalmente a noi lontane e rientrano tutte nel sottogenere della Speculative Fiction, tutte concentrare sul fosco futuro prossimo che ci attende. Ho sentito la mancanza di quel Sense of wonder tipica di certa Fantascienza che non ha paura di allargare gli orizzonti, di proiettare lo sguardo lontano. In definitiva in questi 13 racconti ci sono troppe storie di fantasia, la maggior parte basate su culture troppo lontane dalla mia per farmele davvero apprezzare e c'è poca, pochissima Space Opera.
Certamente tutti i racconti sono ben scritti, sulla professionalità degli autori niente da dire ma molti di essi non mi hanno lasciato niente.
Salvo solo il racconto di apertura “Come Quini il Calamaro perse il suo Klobučar” di Rich Larson, storia movimentata e ricca di personaggi simpatici, forse quello dall'impianto più classico di questa seconda parte, oltre ai due racconti che per tematiche e poetica hanno più toccato le corde dei miei sentimenti, "Padre" di Ray Nayler e "Non badare a me" di Suzanne Palmer. Di questi ultimi due consiglio assolutamente la lettura, il secondo, solo per essere stato pensato dall'autrice porta a credere che qualcosa negli Stati Uniti davvero oggi non funzioni, sia sbagliato.
Tre racconti su tredici non sono però sufficienti per far propendere per un giudizio positivo per una raccolta che anzi abbassa pure la qualità complessiva dell'intera antologia dell'edizione originale in singolo volume: The Year's Best Science Fiction: Volume 2, 2021.
Voto: 5
« Ultima modifica: 24 Marzo 2024, 11:50:06 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #862 data: 24 Marzo 2024, 18:13:18 »
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Snow Crash è un romanzo che mi ha affascinato sin dalle prime pagine. La sua capacità di immaginare un futuro tanto plausibile quanto inquietante mi ha catturato immediatamente, e la caratterizzazione dei personaggi principali mi ha tenuto incollato alle pagine fino all'ultima riga. Mi sono ritrovato immerso nel Metaverso insieme a Hiro e Y.T., affrontando insieme a loro le sfide di un mondo al limite del collasso.

Ciò che mi ha colpito di più del romanzo è stata la sua capacità di esplorare tematiche complesse come il potere delle corporazioni, il ruolo della tecnologia nella nostra vita quotidiana e la natura stessa della realtà. Stephenson riesce a farlo con uno stile narrativo coinvolgente e una trama avvincente, mantenendo costantemente alta l'attenzione del lettore.

Tuttavia, devo ammettere che in alcuni punti la trama si fa un po' confusa e alcune sottotrame non sono del tutto sviluppate in modo soddisfacente. Alcuni personaggi secondari avrebbero potuto beneficiare di una maggiore profondità e sviluppo, rendendo così l'intera narrazione più ricca e coinvolgente. Inoltre, il finale, sebbene intrigante, lascia alcune domande senza risposta, lasciando il lettore con una certa sensazione di insoddisfazione.

In definitiva, Snow Crash è un romanzo che consiglio vivamente a chiunque sia interessato a una lettura che sfidi le convenzioni del genere e che offra una visione provocatoria del futuro. Con la sua combinazione di azione, suspense e riflessioni filosofiche, è una lettura che non deluderà gli amanti della fantascienza e del cyberpunk, anche se presenta qualche piccola pecca nella sua esecuzione.


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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #863 data: 28 Marzo 2024, 15:19:20 »
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Dalla meglio della Fantascienza internazionale ai racconti italiani inspirati dal dipinto, La nave dei folli di Hieronymus Bosch.
Questo piovoso inizio di primavera è tutto un fiorire di antologie intriganti.


La nave dei folli, 02/2024
di A.A.V.V. a cura di Emiliano Maramonte
Collana Odissea Fantascienza
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Antologia tematica, gli autori hanno preso inspirazione da uno dei dipinti più famosi e inquietanti del visionario artista fiammingo Hieronymus Bosch.
Questo Incipit, questa sfida proposta agli autori chiamati alle prese con un opera così allegoria e iconografica mi incuriosiva molto.
La lettura si è rivelata una serie di racconti a tema, spazianti dalla Fantascienza all'Horror al Fantastico Tout Court ma anche una esperienza multimediale visto che è stato possibile accompagnare la lettura con l'ascolto di un brano musicale di Dario Giardi, scaricabile tramite un barcode che si trova in conclusione del libro.
In più sempre dopo i sei racconti che compongono l'antologia è presente un saggio ben strutturato ed esplicativo su opera e vita del pittore Hieronymus Bosch a firma di Simonetta Olivo. In definitiva un opera, anche se avara di pagine, solo 152, pregna di significato che consente di vivere un esperienza di lettura variegata e a più livelli.
Ogni autore e autrice ha preso spunto per il suo racconto da un qualsiasi elemento del dipinto in oggetto, chi da un dettaglio, chi da un personaggio, chi dal significato complessivo dell'opera o dalla sua simbologia.
Il mosaico narrativo risultante, omogeneo per ispirazione e diversissimo per stile e tematiche è notevole.
E' spesso antipatico e comunque sempre soggettivo mettersi a fare la lista di cosa si è trovato migliore e di cosa peggiore in questo tipo di antologie. Così com' è indiscreto riportare la sinossi di racconti, tutti abbastanza brevi, col rischio di rovinare la sorpresa al futuro lettore. Diro quindi solo che in base ai miei gusti di accanito lettore di Fantascienza dal cuore tenero che i due racconti più nelle mie corde si sono rivelati: "Rubare le vacche del sole" e "Memoria" rispettivamente di Damiano Lotto e Axa Lydia Lotto, quest'ultima sempre in grado di commuovermi. Un gradino più in basso ma sempre piacevoli i restanti quattro racconti.
A fine lettura resta forte il desidero di approfondire la conoscenza con lo straordinario artista ispiratore di questa piacevole iniziativa.
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« Ultima modifica: 28 Marzo 2024, 15:19:31 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #864 data: 03 Aprile 2024, 15:52:20 »
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Spesso i romanzi arrivati in finale al Premio Urania che non hanno la fortuna di essere eletti vincitori, trovano comunque il modo di essere pubblicati grazie all'encomiabile lavoro della casa editrice Delos.
La tal cosa, personalmente mi fa molto piacere, in quanto mi permette di leggere e quindi confrontare questi romanzi con il vincitore di quella determinata edizione del Premio.
Così da poter stilare la mia personale classifica, ed eleggere il mio personale vincitore aiutato in questo, se ho fortuna, anche dal fatto di aver potuto leggere qualche altro finalista nella fase di selezione dei testi per il Premio Urania, visto che faccio parte del gruppo di lettori di UraniaMania che si occupa della prima selezione dei romanzi inviati a Mondadori per partecipare al Premio Urania.
La lettura di cui vi sto per parlare, finalista al Premio Urania 2022 e per il momento edita solo in digitale, rientra in questa casistica.


Stupenda creatura idiota, 02/2024
di Flavio Torba (pseudonimo di...)
Collana Odissea Digital Fantascienza, n.146
Delos Digital

Stupenda creatura idiota è un romanzo che ci presenta un futuro prossimo distopico, in cui tutti i nostri peggiori istinti e vanità sono esasperati all'eccesso e non è un bel futuro. Gli stilemi scelti dall'autore per presentarci questo scorcio di futuro in cui rispecchiarci sono quelli del Noir, del Hard-Boiled. La storia è ambientata in una non meglio identificata città stato di nome Palmariva, dove è permessa l'arte della Trasfigurazione. Arte medico estetica che permette la manipolazione e trasformazione dei corpi umani che così possono prendere le somiglianze di chiunque e dove certi Trasfiguratori si sono spinti ben oltre ogni limite lecito ed etico, creando delle vere e proprie chimere uomo animale.
Tra questa torbida fauna umana seguiremo le vicissitudini di Alex, Trasfiguratore caduto in disgrazia, che si trova costretto ad operare la sua arte su Haidi, la creatura che dà il titolo al romanzo, creatura che anche senza mai proferire parola durante l'intero romanzo assurge ad emblema di un mondo che ha perso ogni valore e non può nemmeno più appigliarsi alla concretezza del proprio corpo. A loro si aggregheranno durante il racconto la figura del Poliziotto, dell'Amante, del Mentore propedeutici a dar vita ad una trama da Giallo classico ma ricca di scene d'azione, a volte dure tanto da rasentare lo Splatter ma in cui l'autore si trova pienamente e suo agio.
In conclusione ci troviamo difronte ad un romanzo che col Premio Urania, forse aveva poco da spartire, ma in grado di presentare al lettore una storia amara, "erba secca, mare vuoto, facce prodotte in serie", uno scorcio di futuro prossimo in cui le uniche relazioni sincere si potranno intrecciare solo con esseri dalla coscienza ridotta, degradati a puri giocattoli capaci di sofferenza costretti a subire tutta la violenza generata da un egoismo senza limiti già pienamente operante nella società attuale.
Per onestà non vanno sottaciuti alcuni difetti che inficiano il volere complessivo del testo. Il Backgraund narrativo generale è troppo lasciato sotto traccia, vi sono delle incongruenze che fanno storcere la bocca a partire dal fatto che il Protagonista guida una Punto scassata, quindi dovremmo essere in un futuro prossimo molto vicino, ma allora dove si trova la città stato di Palmariva? perchè solo li è permessa la trasfigurazione? a cosa è dovuto tutto il degrado umano, urbano e ambientale descritto?
Tutte domande a cui avrei gradito una risposta nel testo così come avrei gradito un maggior editing che avesse coretto alcuni refusi.
Giusto l'approdo in finale (al Premio Urania) ma anche nella mia personale classica, per ambire alla vittoria ci sarebbe voluto quel che in più che non ho trovato.
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« Ultima modifica: 03 Aprile 2024, 15:53:00 di bibliotecario » Loggato
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« Rispondi #865 data: 04 Aprile 2024, 12:08:33 »
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Eccoci al primo Nodo del 2024,
tra l'altro finalmente un Nodo di cristallina ed indiscutibile Fantascienza, se poi questa si sia rivelata una Fantascienza nelle mie corde è tutt'altro discorso.


Al limite del possibile, 03/2024
di Claudio Kulesko
Collana 42 Nodi, n.29
Zona42

Kulesko sino ad ora aveva bazzicato più i territori del Horror che quelli della Fantascienza, quindi sono rimasto piacevolmente spiazzato sin dalle prime pagine di questo sorprendente e divertente racconto. Testo irriverente, surreale, stilisticamente ingegnoso e complesso, ma non per questo più che godibile e di facile lettura si pone nel solco dei migliori racconti umoristici e surreali di Fredric Brown, Robert Sheckley o Douglas Adams, senza tralasciare speculazioni filosofiche e disertazioni sui massimi sistemi economici.
Nello specifico del divertente racconto, possiamo anticipare che siamo alle prese con una particolare anomalia spazio temporale del multiverso che potrebbe avere delle spiacevoli conseguenze per tutti ma soprattutto per il Tecnico chiamato ad intervenire, al quale da collega, va tutta la mia stima e comprensione. Non mi resta che offrirgli un metaforico Gotto Esplosivo Pangalattico, se lo è più che meritato.
Non è il mio genere preferito di Fantascienza ma devo dire che è un ottimo racconto di Fantascienza tout court.
Voto: 6,5
« Ultima modifica: 04 Aprile 2024, 12:08:43 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #866 data: 05 Aprile 2024, 08:39:42 »
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Un Nodo tira l'altro per cui...


La parabola della matriarca, 03/2024
di Simone Marcelli Pitzalis
Collana 42 Nodi, n.30
Zona 42

Con questo racconto torniamo alle atmosfere puramente fantastiche o magiche spesso incontrate in questa collana trasversale a più generi.
Qui incontriamo la vecchia Tzia Zara e apprendiamo la sua storia.
Storia di resistenza, ribellione e speranza. Zara la straniera, la profuga, la diversa, costretta ad approdare in terra straniera, su un isola così simile alle nostre. Dovrà subire tutta la trafila di umiliazioni e ostracismo di cui tutti noi siamo testimoni nella realtà e di cui siamo cosi tanto bravi a far finta di non vedere, proprio come fanno gli abitanti di San Fausto, lo spopolato paese di approdo di Zara. ma le subirà a testa alta e con determinazione costruirà il suo futuro la sua comunità la sua rivincita.
Raccontato da una voce narrante di genere non binario, in una costante riflessione sull’identità e sul corpo, con una prosa sincopata a tratti drammatica ed epica, con una costruzione certamente ispirata alla mistica cristiana, questa novella getta uno sguardo visionario e poetico sul tempo futuro, o, piuttosto, sull' impietoso presente, mettendoci di fronte alle nostre responsabilità, alle nostra meschinità, se non personali certamente della nostra società.
Voto:6  
« Ultima modifica: 05 Aprile 2024, 08:40:44 di bibliotecario » Loggato
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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #867 data: 09 Aprile 2024, 10:48:22 »
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James S. A. Corey
L'IRA DI TIAMAT



Ottavo e penultimo romanzo della saga ‘The Expanse’ in cui ciascun titolo, essendo sequenziale all’altro, non può essere letto come romanzo autonomo, per cui il mio commento contiene inevitabilmente spoiler che se volete evitare dovete smettere di leggere.

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L’alto console di Laconia Winston Duarte ha surclassato qualunque ambizione possa aver nutrito Jules Pierre Mao sulla protomolecola.
Grazie alla ricerca scientifica guidata da Paolo Cortazar e al campione sottratto alla fazione dell’A.P.E. di Fred Johnson, Duarte ha potuto implementare l’ingegneria militare necessaria per costruire astronavi in grado di subire colpi in battaglia senza conseguenze, e con esse si è impossessato della stazione di Medina acquisendo il controllo dell’intero traffico interplanetario tra i portali degli anelli, sottomettendo anche il sistema solare.
Ma tutto ciò non basta, lo studio delle potenzialità della protomolecola sembra poter alimentare aspettative concrete sul più ancestrale sogno dell’umanità: la sconfitta della morte.
Duarte in completo delirio di onnipotenza si serve inoltre delle competenze della dottoressa Okoye, che abbiamo già conosciuto nello scenario del pianeta Ilus, per compiere attacchi indiscriminati e ciechi volti a stanare qualunque forza o entità che abbia avuto un ruolo storico nell’annientamento dei creatori della protomolecola.
I fronti narrativi disponibili sono molteplici ed i due autori riempiono pagine su pagine come sempre ricchissime di azione, suspance e colpi di scena efficacissimi che avviluppano il lettore in un susseguirsi febbrile di eventi.
Azzeccati sono anche i consueti punti di vista che si alternano nel progredire della narrazione che si arricchisce di un personaggio davvero interessante capace di incidere soprattutto nel finale, anche se in questo frangente formulerei una critica asserendo che questo personaggio avrebbe dovuto avere un pizzico in più di maturità per giustificare la radicalità della sua scelta.
L’azione incalzante non esclude comunque la capacità di Abraham e Franck di saper toccare le corde della nostra sensibilità quando entrano nel merito della psicologia intima dei loro personaggi, individuando i tasti che ispirano i loro comportamenti coerentemente con le personalità che si sono via via delineate nel corso del ciclo letterario.
Ancora una volta traduzione all’altezza di Annarita Guarnieri che conserva perfettamente il taglio cinematografico a cui ci hanno abituato i due autori sin dai primi volumi della saga che promette un finale elettrizzante.


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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #868 data: 10 Aprile 2024, 12:29:26 »
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FANTASTICA MONDADORI
Veronica Roth
Poster Girl




Questa giovane scrittrice ha certamente molto talento nell'immaginare situazioni fantastiche ed originali. Ha iniziato la sua carriera con la trilogia "Divergent, Insurgent, Allegiant", dedicata ad un pubblico YA. Purtroppo in questi libri ci sono anche aspetti negativi nella scrittura: soprattutto Allegiant è piuttosto confuso ed incoerente in molti passaggi, al punto che l'autrice si è apprestata a scrivere il quarto libro della trilogia, intitolato "Quattro", come il nomignolo di uno dei personaggi più importanti. Poi si è dedicata alla dualogia "Cave the Mark", diversa dalle prime opere, ambientata altrove e con una scrittura decisamente più matura. Purtroppo anche qui non mancano mille imperfezioni.
Ora con "Poster girl" immagina una megalopoli che copre un territorio, grosso modo compreso fra Vancouver, Portland e Seattle, su cui governa un regime autoritario, la Delegazione, che controlla i cittadini con dispositivi biomeccanici, apparentemente nati per facilitare la loro vita, ma che servono per spiare la lora attività. Poi c'è un' insurrezione e si instaura un nuovo regime, il Triumvirato, anch'esso dittatoriale, e naturalmente nasce una nuova organizzazione rivoluzionaria. Il Triumvirato costruisce la cosiddetta "Apertura", dove vengono confinati in quattro grandi palazzi i collaborazionisti del precedente regime. Le suddette persone imprigionate cercano di sopravvivere con le risorse limitate ricevute dalla città (anche con donazioni di cittadini) e soprattutto con fantasia e ingegno.
Tutto il racconto si dipana assistendo a ciò che accade, con gli occhi di una ragazza dell'Apertura, Sonya, figlia di un lealista, ora defunto in circostanze particolari con il resto della sua famiglia. Sonya è particolare perché, quando era adolescente, il suo volto è stato utilizzato sui manifesti (appunto Poster Girl) per la propaganda del regime Delegazione.
Non mi concentro sugli accadimenti drammatici e tragici del romanzo: preferisco accennare ad alcuni elementi originali per fantasia dell'autrice. Prima di tutto il cosiddetto "Impianto", cioè l'apparecchiatura installata nell'occhio destro delle persone e collegata al cervello, che dovrebbe servire da cellulare, motore di ricerca, navigatore, biblioteca e molto altro, ma che, come detto serve a spiare le persone. Poi i "DesCoin", cioè una specie di moneta virtuale che viene aggiunta o tolta al cittadino a seconda dei suoi comportamenti giudicati, in maniera arbitraria, positivi o negativi.
Come detto ci sono molti difetti di scrittura, nel senso che le grandi idee rimangono spesso confuse e la trama non sempre si intreccia con l'ordito. C'è anche la stranezza dell'Apertura: come è possibile che solo quattro gatti di collaborazionisti e le loro famiglie vengano rinchiusi? Ce ne dovrebbero essere molti di più. E poi non si capisce come è organizzata la nuova resistenza e molti aspetti rimangono sospesi in aria.
Come buon peso, la traduzione di Roberta Verde contiene innumerevoli errori di grammatica italiana ed anche qualcuno di sintassi.

Ci sono due finali (che ovviamente non racconto) che vorrebbero essere consolatori, ma...Forse sarà necessario un seguito (speriamo di no!).

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Re:L’angolo delle letture di UraniaMania
« Rispondi #869 data: 13 Aprile 2024, 12:47:46 »
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Ero poco convinto già dalla sinossi, ma mai una volta che dia ascolto a quella vocina dentro di me...
e mai una volta che faccia attenzione agli annunci delle case editrici.
Cosa vogli dire con questo?
Che mi sono fatto fregare ed è pure colpa mia


Il depositario dell'Eco, 03/2024
di Carlotta Martello
Collana Zenit
Lumien

In generale va detto che la casa editrice Lumien fa veramente uno splendido lavoro, cura e segue le proprie uscite in modo meticoloso e generoso.
Date un occhiata alla pagina dedicata al Il depositario dell' Eco su Amazon e ve ne renderete subito conto. Ci sono tante di quelle info che un lettore non attento vi ci si potrebbe anche perdere, come è successo a me che non ho fatto attenzione ad una informazione basilare. Questo già voluminoso volume, 444 pagine, opera prima della giovane Carlotta Martello è solo il primo volume di una futura trilogia.
Evidentemente l'autrice ha impostato e dato il via alla propria carriera letteraria con le idee già chiare e senza paura ma almeno per me il debutto non è dei migliori. Ho ammesso di non aver fatto attenzione all'avviso ma dopo essermi letto 444 pagine uno straccio di conclusione me lo sarei pure meritato ed invece niente di niente, il romanzo si interrompe nel momento più accattivante e drammatico e buona pace per chi dopo esserci rimasto di sasso, dovrà se vorrà, aspettare il prossimo romanzo, anzi i prossimi due per conoscere la conclusione degli avvenimenti.
Altra nota dolente, che non avevo immaginato. Il romanzo è veramente sbilanciato verso un target di lettori giovane, anzi giovanissimo, con protagonisti adolescenti, linguaggio e descrizioni alle acque di rosa, epurate di ogni convincente violenza anche ove in tutta onesta ve ne sarebbe stato realisticamente bisogno. Non dico che la lettura sia noiosa o del tutto non adatta ad un lettore adulto ma certo per quest'ultimo può risultare senza mordente, ingenua.
Ma di cosa parla, Il depositario dell'Eco? di una avventura, di un viaggio tanto fantasioso ed esotico quanto interiore, di una ricerca, ambientata un un futuro steampunk con un Worldbulding curato e vasto ma poco verosimile. La storia inizia a Nuova Londra in un Mondo che ha perso il ricordo del Prima e dove le rovine del passato sono un mistero e le conoscenze perdute la meta di questa avventura. La narrazione diventa sempre più concitata via via che i giovani protagonisti Kyle un ladruncolo di Nuova Londra e Astrid una nobile di Parigi, accompagnati dalla guardia personale di quest'ultima cercheranno di svelare i misteri dei Primi, coloro che abitavano la terra migliaia di anni prima, per trovare un antidoto al veleno che scorre nel sangue di Kyle e dell' Eco con le sue immagini da un passato remoto.
La trama si dipana tra incontri sorprendenti, tra avventura e scene di combattimenti, fughe precipitose e città fantasiose simili solo di nome a quelle di oggi sino ad arrivare ad un finale che lascia intravedere il quadro generale, per poi terminare nel momento più topico della storia dandoci appuntamento al prossimo romanzo.
Appuntamento a cui però credo non mi presenterò.
Voto: 5  
« Ultima modifica: 13 Aprile 2024, 14:38:09 di bibliotecario » Loggato
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